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Kill the Brickman

Recensione - Kill the BrickmanXbox Series X | S DigitalGame

Il team di poncle, autori dell'acclamatissimo Vampire Survivors, torna in veste di publisher per presentarci (e shadowdroppare istantaneamente) Kill the Brickman, opera prima tanto bizzarra quanto interessante del piccolo team statunitense Doonutsaur che ci proietta in un universo folle dove dei mattoni senzienti hanno invaso la Terra, e sta a noi fermarli. Eccovi la nostra recensione!
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Il Gioco

La collaborazione tra il publisher poncle e gli sviluppatori Doonutsaur nasce da una semplice email che ha portato i primi a innamorarsi del concept di Kill the Brickman, siglando un accordo in pochi giorni. Il risultato è un puzzle game con spiccati elementi da deck-builder, nel quale, armati di rivoltella, siamo chiamati a sparare a dei blocchi dal volto umano, i "mattoni felloni", che infestano ogni livello. Di partita in partita, dovremo costruire tatticamente il nostro arsenale di proiettili, tamburi per la pistola e "reliquie" per superare sfide sempre più ardue.

MX Video - Kill the Brickman

Al lancio, Kill the Brickman ci propone quattro capitoli, ognuno sbloccabile completando il precedente e composto da una decina o più di livelli. All'inizio di ogni stage, ci viene chiesto di selezionare due "missioni" opzionali: si tratta di modificatori che possono garantirci dei bonus, ma al costo di malus come una maggiore aggressività dei nemici. Successivamente si accede al negozio, dove possiamo spendere i soldi guadagnati per acquistare nuovi proiettili (esplosivi, corrosivi o clonanti), tamburi per la pistola e reliquie. I proiettili disponibili non sono solo di tipo standard, ma troviamo anche varianti speciali con danni maggiorati o effetti extra, come la capacità di spostare i blocchi o di aumentare la propria potenza per ogni turno in cui non vengono utilizzati.

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I tamburi, d'altro canto, aggiungono profondità tattica: ce n'è uno con un solo colpo ma dai danni devastanti, un altro a tre proiettili con potenza crescente, uno che genera munizioni extra e così via. Altri ancora potenziano semplicemente quelli già in nostro possesso, facendoli salire di livello ed aumentandone i danni. Le reliquie, infine, sono potenziamenti equipaggiabili (fino a cinque) che offrono bonus passivi, come raddoppiare l'attacco del primo proiettile o aumentare i danni di una specifica categoria di munizioni.

Una volta terminati gli acquisti, inizia il livello vero e proprio. La prima fase è puramente strategica: da una selezione casuale di proiettili presi dal nostro arsenale, dobbiamo decidere quali inserire nel tamburo (o nei tamburi) e in che ordine. Qui emerge la componente deck-builder; possiamo scegliere quali munizioni usare, ripescarne di nuove fino a tre volte o conservarne alcune per i turni successivi. L'ordine di sparo è cruciale: potremmo voler indebolire i nemici con proiettili corrosivi per poi finirli con quelli esplosivi, ad esempio.

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Scelte le nostre cartucce, inizia l'azione. Ad ogni turno spariamo un proiettile, cercando di colpire il maggior numero possibile di mattoni felloni. Ogni proiettile ha un valore di danno e un numero massimo di rimbalzi, mentre ogni mattone ha i suoi punti vita. L'obiettivo è calcolare la traiettoria migliore, aiutati da una linea di mira, per massimizzare i danni tra primo impatto del proiettile e successivi rimbalzi. Con lo stick destro si mira in modo approssimativo, mentre con i dorsali si effettuano aggiustamenti di precisione. I livelli si complicano progressivamente, introducendo portali, mattoni "edificio" con effetti secondari e mattoni felloni con abilità diverse. Finito il nostro turno, tocca ai mattoni, che possono muoversi o attaccarci, facendoci perdere un cuore. L'attacco dei mattoni è però sempre comunicato da una "fase preparatoria" con un turno d'anticipo, quindi quando questo accade, è bene concentrarsi sul mattone che ci sta per attaccare così da farlo fuori prima che possa danneggiarci. Lo scopo è quindi superare tutti i livelli di un capitolo, incluso il boss finale, prima di esaurire la salute a causa degli attacchi nemici. Ne risulta un "puzzle game deck-builder strategico", dove ogni livello è un enigma da risolvere con gli strumenti a nostra disposizione, con l'aggiunta della componente di casualità/fortuna data dall'assegnazione casuale dei proiettili.

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La rivoltella iniziale non è peraltro l'unica arma disponibile: completando il terzo capitolo si sbloccano una pistola automatica e un fucile. Inoltre le armi salgono di livello man mano che le usiamo, sbloccando abilità extra come un aumento dei danni o dei rimbalzi. Oltre ai capitoli principali, infine, completando i livelli si sbloccano delle "Zone", specifiche sfide extra affrontabili con un budget prefissato per gli acquisti iniziali.

Graficamente, il gioco adotta uno stile volutamente rétro e pixelloso che ricorda l'era 16-bit. Una nota di merito va alla localizzazione italiana completa, fondamentale per comprendere le descrizioni di proiettili, tamburi e reliquie.

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Amore

Strategia pistolera

- Ho apprezzato molto il modo in cui il gioco ci permette di costruire un arsenale - e la relativa strategia - di livello in livello, spendendo i (pochi) soldi guadagnati dopo aver completato ogni sfida. All'inizio avevo ignorato questo aspetto pensando di potermela cavare con i soli proiettili iniziali, ma poco dopo è stato chiaro che, quando la difficoltà inizia ad aumentare, serve avere, letteralmente, delle cartucce in più. Si inizia quindi a costruire una strategia basata su specifici tipi di proiettili, si acquistano potenziamenti e reliquie che ci permettano di portare avanti quella strategia, ed alla fine si ha la meglio su tutti i livelli, boss finale compreso. Una volta che si entra nel meccanismo, è estremamente soddisfacente!

Alta varietà di opzioni

- Se all'inizio abbiamo solo pochi proiettili a disposizione, dopo molte partite ed ai livelli più alti ci si inizia a rendere conto della grande varietà di proiettili, tamburi e reliquie che il gioco ci mette a disposizione. Ci vengono proposti casualmente nello store, quindi ci vorrà un bel po' prima di averli visti tutti, e questo, unito alla loro grande varietà, fa sì che ogni partita sia sempre diversa, con strategie che dovremo adattare in base a quello che il "mazzo" ci mette a disposizione.

Al prezzo giusto

- Solo 5 Euro? Che aspettate a comprarlo?

Odio

Qualche problema di adattamento

- Premetto che ho giocato una versione pre-release del gioco e che quindi qualcosa potrebbe essere risolto con una patch al lancio o poco dopo, ma ho notato alcuni problemi di adattamento alla lingua italiana ed al joypad. Nel primo caso, alcuni testi che in italiano risultano essere più lunghi dell'originale "strabordano" dall'area in cui sono visualizzati (ad esempio un bottone) creando un brutto effetto estetico. Per i controlli con pad invece, mentre li ho trovati generalmente funzionali, trovo che il sistema di mira sia un po' scomodo, perché quello con thumbstick è troppo sensibile e quello con i dorsali lo è troppo poco. Quindi si finisce per muovere troppo velocemente o troppo lentamente la mira, perdendo tempo extra per aggiustarla. Nella versione da me testata non ci sono le opzioni per modificare la sensibilità di questi controlli, ma spero vengano aggiunte.

Tiriamo le somme

Kill the Brickman ci offre un interessante mix di deck-building, strategia ed elementi puzzle, capace di intrattenere il giocatore per molte partite. Non è un capolavoro che resterà negli annali dei videogiochi, ma visto il prezzo irrisorio a cui viene offerto, tutti gli amanti di questi generi dovrebbero assolutamente dargli una chance.
7.8

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copertina

L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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