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Recensione - BelowXbox One DigitalGame

E' passata una vita dall'annuncio di Below, rivelato all'E3 2013 come indie di punta di Xbox One quando non esisteva neanche il programma ID@Xbox; l'atteso titolo è ora finalmente tra noi, e non ci resta che scoprire se la lunga attesa sia stata ripagata.

Il Gioco

Prima di iniziare ad approfondire le caratteristiche di Below, voglio fare un'importante premessa: se siete interessati al titolo, il consiglio migliore è di buttarvi e provarlo di persona, soprattutto se siete iscritti al programma Game Pass, che vi permette di provarlo senza costi aggiuntivi. Provatelo, immergetevi in questo atipico roguelike esplorativo, perché credetemi, è un gioco dove meno sapete e meglio è, visto che le sorprese che avrete dalle varie scoperte sono estremamente importanti. Detto questo, di seguito descriverò le basi del gioco e del gameplay oltre alcune situazioni che il titolo ci presenta, ma per non rovinarvi l'esperienza mi asterrò dal rivelare certi cambiamenti drastici di gameplay, tematiche e atmosfere che questa insolita avventura sa offrire. I primi minuti di Below fanno già presagire il tipo di gioco che vi aspetta: un lungo filmato quasi statico dove si segue una minuscola barca inquadrata dall'alto, che dopo una lunga navigazione attracca su una spiaggia dalla quale scende il protagonista. Questo filmato è affascinante, curato, ma anche molto lento e sorprendentemente lungo per quanto poco accada durante la sua durata, e non essendo possibile saltarlo il messaggio è chiaro: Below è un gioco lento, dove la pazienza del giocatore è una virtù che non può mancare.

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L'anonimo protagonista, senza un background o apparenti motivazioni specifiche, e sempre inquadrato con una visuale dall'alto molto lontana in cui non sembra che un puntino in location molto ampie, presto viene attratto attraverso campi e formazioni rocciose fino ad addentrarsi in una caverna che scende, scende sempre di più verso mondi sempre più strani. Le aree visitate sono generate proceduralmente, a parte alcune che rimangono fisse poiché contengono elementi imperativi per il proseguo della storia. La varietà degli elementi costruttivi che il gioco usa per genera queste zone appare molto buona, ed è raro trovare due posti uguali o troppo simili. L'esplorazione dei mondi sotterranei inizia in maniera molto lenta, poiché il protagonista può sì scattare, ma anche così si muove in maniera relativamente lenta rispetto alla grandezza delle aree, ma successivamente troveremo modi per velocizzarci e potenziarci.

MX Video - Below

Below è basilarmente un hack 'n' slash con visuale dall'alto ed elementi roguelike. Per restare sul genere, il gameplay è vagamente paragonabile ad un roguelike uscito su PC, Teleglitch. Il giocatore può usare attacchi e mosse ormai standard per il genere: ha una spada per gli attacchi corpo a corpo, arco e frecce per quelli dalla distanza, ma può anche schivare i colpi oltre al già citato sprint. Nonostante qualche chiara ispirazione souls-like su cui torneremo successivamente, il sistema di combattimento è in realtà molto più semplificato e basilare di quei titoli. La relativa semplicità di comandi è una manna dal cielo, perché già dalle primissime aree delle caverne si viene rapidamente attaccati da misteriose creature d'ombra, che non sono obbligatorie da sconfiggere ma solitamente conviene farlo poiché una volta uccise possono rilasciare energia aggiuntiva per l'importantissima lanterna.

Quest'oggetto è infatti uno degli elementi chiave di tutto Below, per tanti motivi. In primis le caverne sono estremamente buie, e senza la lanterna è praticamente impossibile vedere qualunque cosa. Essendoci nemici, trappole e piccoli labirinti, non è facile uscire vivi da ogni area senza luce. La lanterna può inoltre essere usata per interagire con determinati oggetti, risolvere enigmi, aprire nuovi passaggi e così via. E non è solo la lanterna che ha bisogno di costanti ricariche, ma anche il personaggio stesso, poiché il titolo di Capybara Games presenta anche elementi survival: dobbiamo sfruttare pozzanghere d'acqua, fiumi e altre fonti d'acqua per non rimanere mai senza la possibilità di dissetarsi, e bisognerà trovare bacche, carne animale o altro per mettere qualcosa sotto i denti ed evitare di morire di fame. C'è anche un sistema di crafting che ci permette di creare cibi o pozioni più efficaci combinando tra loro i vari ingredienti presso i focolari sparsi per i livelli, anche se anche qui vige la sperimentazione non essendoci alcuna guida sul come fare. Questo sistema può essere usato anche per creare frecce, equipaggiamenti migliori e così via.

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Un elemento davvero importante nell'economia di gioco è inoltre la morte, poiché come ho accennato Below è in primis un roguelike, dotato quindi di permadeath. Morire nelle profonde caverne comporta il ritorno al punto di partenza, con la possibilità di ritrovare il proprio loot nel punto in cui eravamo morti. Ci sono per fortuna alcuni stratagemmi per non dover ogni volta ripercorrere tutti i livelli. In primis troviamo dei falò in stile di Dark Souls che fungono da accampamenti dove riordinare l'inventario e prendersi una piccola pausa, che possono essere utilizzati per un'unica e una sola rinascita in caso di morte: alla seconda si ritorna di nuovo alla partenza. Ancor più fondamentale però è il sistema di scorciatoie: esplorando bene infatti è possibile trovare passaggi che, una volta aperti, permettono di aggirare tantissime aree, facilitando il ritorno in punti già visti in caso di backtracking e soprattutto velocizzando la ripresa dei propri oggetti in caso di morte prematura. Altrimenti, con tanti nemici e trappole che possono eliminare il giocatore con pochi colpi, sarebbe stato sin troppo complicato tornare in punti avanzati del gioco in caso di morte.

Molto del gioco ruota intorno a questa meccanica di morte e percorsi alternativi. La difficoltà è alta, i nemici tanti, le trappole sono spesso letali al primo colpo, e basta una distrazione per morire. Ogni volta che ci lanciamo in un combattimento dobbiamo ponderare bene i rischi per non rischiare di morire in punti avanzati senza scorciatoie o rianimazioni disponibili ai falò, e man mano che l'avventura va avanti offre ambienti sempre più strani ma soprattutto più pericolosi, con un rischio di bloccarsi è davvero alto. Lo stesso vale per la risoluzione di alcuni enigmi che si trovano sul percorso, soprattutto per quel che riguarda i frammenti di luce sparsi in giro per le tantissime aree di gioco che diventano sempre più difficili da trovare, ma che sono importantissimi per il proseguimento a un certo punto.

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Viste queste difficoltà, quindi, diventa difficile prevedere quanto passerete su Below prima di arrivare ai titoli di coda: può risultare essere davvero longevo, nel bene e nel male, mentre chi l'ha già completato una volta impiegherà mediamente sulle 4 ore conoscendo già tutti gli enigmi. E' presente inoltre anche qualche spunto per la rigiocabilità, ma anche qui preferisco non dare ulteriori dettagli visto che riguarda alcuni eventi legati al memorabile finale del gioco. Parlando invece dei fattori più tecnici e oggettivi, segnaliamo in primis che il gioco è tradotto in italiano per quel che riguarda i pochissimi testi presenti, ma c'è da dire che sono traduzioni poco curate e talvolta incoerenti, che però non risultano gravi poiché sono davvero poche in un gioco che trasmette pressoché ogni informazione grazie al suo mondo di gioco. Presente anche il supporto ad Xbox One X, su cui Below gira egregiamente in 4K con un sapiente utilizzo dell'HDR, importantissimo in scenari che fanno un largo uso di neri e ombre. Infine, segnaliamo che Below è disponibile sin dal lancio sul servizio Xbox Game Pass, che con il suo ridotto costo mensile risulta probabilmente il modo più semplice ed economico per provare quest'avventura assieme a numerosi altri giochi.

Amore

Stile speciale

- Da quando Below fu rivelato nell'ormai lontano 2013, abbiamo ammirato lo stile oscuro, minimale ma anche incredibilmente dettagliato e stilisticamente accattivante che questo indie con visuale dall'alto sa offrire. E ora che abbiamo messo le mani sul prodotto finito, non possiamo che confermare le nostre impressioni iniziali: esplorare i misteriosi mondi sotterranei (e non) di Below, tra caverne senza fine, città surreali, spiagge cupe e discese infinite risulta sempre audiovisivamente coinvolgente, anche grazie alla colonna sonora minimalista ma incredibilmente atmosferica che propone. Il tutto rende specialmente bene su Xbox One X, dove 4K e HDR rendono i mondi ancora più spettacolari.

Sotterranei misteriosi

- Dai primi istanti in cui il protagonista mette piede sulla terra ferma, Below propone dubbi, incertezze, domande, cose da scoprire. Gigantesche aree con formazioni rocciose naturali e non, bizzarri falò e torce da accendere, creature che vogliono far la pelle al giocatore e altre che si fanno i fatti propri, meccanismi e costruzioni che potrebbero avere origine umana come aliena. Andare nei sotterranei di Below è un viaggio verso l'ignoto, dove ogni area è diversa dalla precedente, dove ogni regola e logica sono da scoprire esplorando e sperimentando. E non pensate che dopo qualche ora il senso del gioco diventi chiaro o che, arrivati in fondo sia tutto logico e comprensibile: persino il finale lascia ampio spazio ad interpretazioni, nonostante alcuni eventi abbastanza chiari.

Alla scoperta delle piccole cose

- Se cercate un titolo che vi tenga per mano dall'inizio alla fine, state alla larga da Below: a parte un paio di scritte nelle prime fasi che indicano quali tasti usare per determinate azioni, l'intera esperienza è una continua scoperta: come usare le armi, cosa fare con la torcia, come craftare cibi e oggetti… sta a voi scoprire il tutto a forza di prove ed esperimenti. C'è quindi molta sperimentazione a tentativi come avveniva nelle vecchie avventure grafiche, e vista la telecamera lontanissima dall'azione è facile perdersi indizi ed oggetti importanti, ma è questo alone di mistero che rende Below così unico e affascinante, ed è ciò che offre grandi soddisfazioni al giocatore quando finalmente apprende qualche nuova logica.

Le giuste ispirazioni

- Below è uno di quei casi da manuale dove l'unione di tanti trend videoludici crea un mix che non è solo la somma delle parti ma un prodotto unico, differente, che cambia le regole di quanto fosse possibile creare in quei generi. Un'esplorazione da gioco d'avventura old school, una struttura souls-like, un sistema di progresso roguelike, con una narrazione che avviene tramite le ambientazioni più che con eventi e parole. Below prende in prestito tanti elementi e li usa per creare un titolo memorabile e originale.

Odio

Esplorazione fine a sé stessa

- Nel corso dell'avventura ho incontrato diverse aree enormi dove è possibile camminare per minuti senza trovare nulla. Questo è un elemento old school che sicuramente piacerà a molti ed anche a me non dispiace, ma ci sono diversi motivi per cui questa mancanza di direzione è poco logica, vedasi gli elementi survival. E non sempre la varietà degli scenari giustifica le lunghe distese di nulla assoluto, facendo così diventare alcune parti un po' noiose.

Poco intuitivo

- Da non confondere punto in cui ho lodato il titolo per le sue regole che vanno scoperte poco a poco sperimentando, poiché Below risulta abbastanza poco pratico e intuitivo anche una volta capite certe regole. A partire da una gestione dell'inventario scomoda, icone tra le quali è facile confondersi e il rischio di sprecare risorse preziose, che possono anche portare ad ampi progressi persi. Tanti souls-like e roguelike fanno del mistero e del trial and error il loro fulcro, ma solitamente questo è accompagnato da menu pratici e regole più logiche di quanto avvenga in Below. Solo il gameplay di base risulta di fatto semplice e logico, ma solo perché si tratta di un hack 'n' slash abbastanza classico.

Di nuovo qui…

- Armatevi di pazienza o di una guida esaustiva, perché è facile perdere voglia e motivazione nel corso dell'avventura oscura che è Below. Il permadeath è un elemento estremamente punitivo in un gioco che non ha paura a circondare il giocatore di nemici, trappole, sequenze che possono eliminarlo in un colpo solo. Le possibilità di rinascere ai falò sono estremamente limitate, e se non si è trovata una scorciatoia per aggirare rapidamente tante schermate, una morte rischia di causare ore di progresso perso. E siccome è possibile morire anche solo di fame o perché non si ha più la possibilità di usare la torcia in mezzo ai pericoli nel buio, questo può portare a parecchia frustrazione.

Elementi survival un po' forzati

- Come già detto, il titolo di Capybara Games dà il meglio di sé quando l'esplorazione la fa da padrona, dove il giocatore deve scoprire le bizzarre logiche e meccaniche di un mondo pericoloso ma estremamente affascinante. Anche per questo, la componente survival sembra in totale contrapposizione con quello che dovrebbe essere lo spirito di Below: perché mettere il giocatore nella situazione di dover costantemente occuparsi di cibo e acqua quando già ci sono tanti pericoli? Quando l'esplorazione lenta e meticolosa è tra i punti cardine del titolo, la fretta di nutrirsi diventa un elemento di contrasto che, francamente, non aggiunge niente di utile al titolo.

Tiriamo le somme

Below è un titolo senza eguali, che si destreggia tra elementi roguelike e souls-like unendoli però a tante idee originali. Lo stile è raffinato, il mondo minimalista ma pieno di sorprese, l'esplorazione e la sperimentazione prendono il sopravvento uniti a una difficoltà che non perdona, spiegazioni praticamente inesistenti, e tantissimo trial and error. E' un'esperienza lunga e memorabile che premia i più audaci, ma il gameplay e il bilanciamento presentano alcune lacune che non gli permettono di diventare un titolo consigliabile senza riserve. Below ci immerge in un mondo misterioso nel quale dobbiamo capire da soli ogni più piccola cosa, ma talvolta questo fascino lascia purtroppo spazio alla noia e alla frustrazione. Sicuramente è un'avventura che merita di essere provata, e se disponente del Game Pass vi consigliamo di farlo senza remore quanto prima.
7.5

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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