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Namco Bandai: Line-up autunno 2009

Namco Bandai ci ha ospitato a Milano per visionare l'intera line-up dei propri titoli in uscita entro fine anno. Sono stati parecchi i giochi interessanti che abbiamo potuto visionare e provare per voi, da Tekken 6 al nuovo Dead to Rights, passando per Dragon Ball: Raging Blast e il nuovo RPG Magna Carta 2: eccovi il nostro resoconto su questo piacevole evento.

Namco Bandai: Line-up autunno 2009


Tekken 6
Senza ombra di dubbio, il piatto forte dell'evento è stato il ritorno, dopo una lunghissima assenza, del King of Iron Fist Tournament nella sua sesta incarnazione, la prima su console next-gen oltre che su una piattaforma di casa Microsoft: a presentarci l'ambizioso progetto è intervenuto il Project Director Katsuhiro Harada in persona. Il celeberrimo gameplay di questa serie, capace di vendere qualcosa come 34 milioni di copie world wide, è naturalmente immutato, le combo e tutte le mosse dei vostri personaggi preferiti sono ancora presenti ed ogni fan di questa serie ritroverà immediatamente il feeling tipico di Tekken. La prima novità introdotta è l'inedita interattività degli stage; certamente non una rivoluzione nel genere picchiaduro, visto che era già presente in Dead or Alive, ma un tassello in più alla strategia di combattimento. Distruggendo una parete ci ritroveremo in un'altra zona dello stage, oppure ingrandiremo la zona in cui già ci troviamo, ottenendo interessanti novità nella tattica di scontro.

Tecnicamente, sebbene ancora incompleto, il gioco si presenta bene, con addirittura 40 personaggi selezionabili da subito, enormi, iperdettagliati ed animati davvero bene a 60 frames al secondo senza alcun balbettamento. Il massiccio uso di Motion Blur sui personaggi stessi li rende ancora migliori, integrandoli perfettamente negli scenari di combattimento. Questi sono realizzati benissimo, con molti elementi animati su sfondo e pregevoli giochi di luce garantiti da un buonissimo modello di illuminazione, risultando mai asettici o troppo statici. Abbiamo però notato qualche piccolo problema di compenetrazione dei poligoni, in particolare tra i piedi dei personaggi ed il pavimento, ben mascherati però in quegli stage dove il pavimento stesso è sostituito da acqua o neve. I difetti maggiori li abbiamo notati in una sola ambientazione, quella nella prateria in mezzo ad un gregge di pecore; ci è sembrato quasi come se lo stage fosse diviso in anelli concentrici, con i lottatori in quello più interno e spostandoci sembrava quasi come se il paesaggio circostante fosse su un altro anello che ruotava indipendentemente da quello centrale, con un fastidioso effetto. Dobbiamo comunque ricordarci che lo sviluppo è tutt'altro che concluso e viste le grandi attese rivolte a questo titolo, non possiamo far altro che affidarci alle promettenti mani dei ragazzi Namco.

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La maggiore novità introdotta nel gioco, e proprio per le versioni casalinghe, è lo Scenario Campaign Mode (che ricorda la modalità Tekken Force apparsa in Tekken 3 e 4), in cui ci troveremo in una specie di picchiaduro a scorrimento anni '90 con tanto di boss di fine livello, ma con la caratteristica di avere l'intero parco mosse immutato rispetto al gioco standard. Purtroppo qui abbiamo constatato un level design non troppo ispirato, con ambienti spogli e sotto tono se paragonati ai ben più evocativi stage del gioco "normale"; qualche dubbio ce lo ha lasciato anche l'intelligenza artificiale dei nostri nemici, praticamente immobili sino a che non saremo molto vicini ad essi. Ma non possiamo ancora esprimere un parere negativo al riguardo, visto anche che non eravamo a conoscenza del livello di difficoltà impostato. Questa modalità sarà anche giocabile in due, sia sulla stessa console che online tramite l'eccellente servizio Xbox Live. Il servizio online di Microsoft sarà ovviamente sfruttato anche per gli scontri uno contro uno, sperando che il netcode sia all'altezza delle aspettative e che riesca a garantire la stessa fluidità del gioco in singolo.

Ciliegina sulla torta per i veri appassionati di questa serie, sarà la presenza di una edizione limitata con tanto di Arcade Stick, finalmente wireless, creato con la collaborazione degli sviluppatori del gioco. Certamente un acquisto obbligato per chi aspettava da tempo il ritorno di Tekken sui nostri schermi ed è pronto a passarci parecchie ore! Non ci resta che aspettare la release ufficiale di quello che, con un paio di aggiustamenti qua e la, potrebbe tranquillamente rivelarsi come il nuovo punto di riferimento nel panorama dei picchiaduro 3D.


Dragon Ball: Raging Blast
Ennesima incarnazione videoludica del celebre manga/anime di Akira Toriyama, Dragon Ball: Raging Blast vuole arrivare laddove non era arrivato lo scorso capitolo delle avventure di Goku, Burst Limit. Il produttore Ryo Mito ci ha spiegato che per migliorarne la qualità complessiva ha voluto basarsi su quelle che sono riconosciute all'unanimità come le migliori trasposizioni videoludiche del manga di Toriyama, la serie Budokai Tenkaichi. Per far ciò la prima caratteristica stravolta sono le arene, diventate enormi ed in parte interattive. Potremo come sempre combattere furiosamente a terra o in aria e, nel caso fosse previsto dallo stage, anche sott'acqua. La grande velocità dei combattimenti tipici di Dragon Ball troverà il suo habitat naturale in spazi aperti, mentre ci sembrava letteralmente ingabbiata, e forse addirittura monca, in arene di dimensioni classiche. Un altro aspetto che decretò il successo dei migliori capitoli passati era l'enorme roster di combattenti a disposizione, cosa che, al momento, non possiamo ancora affermare con certezza presente in Raging Blast. La versione da noi provata aveva a disposizione solo 8 personaggi selezionabili, ma siamo certi che il numero finale sarà di gran lunga maggiore.

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Come da tradizione, la grafica cel-shading aiuta a rendere l'aspetto visivo davvero simile all'anime se non addirittura migliore grazie ad animazioni fluide e senza tentennamenti, e i protagonisti risultano molto ben caratterizzati e dettagliati, cosa invece che non si può dire per gli stage di gioco, sempre piuttosto spogli ed anonimi anche se abbiamo potuto visionarne solo due. Pad alla mano l'introduzione di spazi sconfinati si sente, dandoci una maggior libertà di movimento e permettendoci di catapultarci liberamente da una parte all'altra proprio come siamo abituati a vedere nell'anime. Abbiamo però notato qualche imbarazzo nella telecamera ad inseguire i repentini movimenti dei combattenti su schermo, arrivando talvolta addirittura a perderli di vista del tutto. Dettaglio che dovrà necessariamente essere sistemato per non rovinare il gameplay dell'intero gioco. Le mosse speciali sono assegnate all'analogico destro: per lanciare una Kamehameha basterà un colpetto allo stick, a favore dell'immediatezza e della spettacolarità di azione.

Abbiamo certamente apprezzato la nuova direzione intrapresa dal gioco: se verranno curati molti particolari ancora grezzi e sarà introdotto un roster di lottatori all'altezza delle aspettative dei fan, potremmo ritrovarci tra le mani un ottimo nuovo capitolo delle interminabili avventure di Son Goku ed amici.


Magna Carta II
Previsto in uscita esclusiva su Xbox 360 ad ottobre, Magna Carta II è un promettente gioco di ruolo sviluppato dai giapponesi Softmax. Lanzheim, il territorio in cui si svolge l'avventura, è sconvolto da una guerra civile devastante. Noi impersoneremo l'eroe di turno senza alcun ricordo del proprio passato, ma al tempo stesso l'unico che potrà fermare le ostilità. Come altri recenti RPG giapponesi, il gioco è caratterizzato da combattimenti in tempo reale, abbandonando i più tradizionali turni e scontri casuali; questo non vuol dire che sia un prodotto meno profondo e curato, visto che il sistema di combattimento si baserà anche su attacchi da compiere con il giusto tempismo, magie varie e l'immancabile crescita dei nostri personaggi. Altra interessante particolarità è la presenza su schermo dell'intero party mentre esploreremo il territorio, con la possibilità di cambiare il personaggio da usare in qualsiasi momento della nostra avventura.

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Durante il nostro veloce hands-on abbiamo notato una grafica davvero promettente: i paesaggi che abbiamo potuto visionare risultavano curati e creati con perizia, ricchissimi di particolari grazie allo sfruttamento dell'Unreal Engine 3, il tutto senza cali di frame rate o problemi di fluidità e senza alcun caricamento. Non dovremo assistere ai classici combattimenti in arene più o meno piccole, ma tutto si svolgerà direttamente sul terreno esplorato in cui incontreremo i nostri nemici, quasi come un normale action-RPG occidentale alla Baldur's Gate, senza alcuna interruzione. Anche il character design risulta realizzato ottimamente, grazie al lavoro dell'artista Coreano Hyung - Tae Kim.

Naturalmente giudicare un gioco di ruolo dopo pochi minuti è praticamente impossibile: quello che abbiamo visto è promettente, ottima grafica unita a buonissime idee, alcune delle quali totalmente inedite per questo tipo di giochi. Una trama all'altezza potrebbe regalarci un RPG davvero buono, quindi restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti al riguardo.


Dead To Rights: Retribution
Sviluppato da Volatile Studios, Retribution ci fa rivivere le avventure dell'agente Jack Slate e del suo fidato compagno, il cane Shadow, nelle tumultuose strade di Grant City. Apparso per la prima volta nell'ormai lontano 2002 su Xbox, anche questa volta siamo di fronte ad un action game purissimo, contraddistinto da forti dosi di violenza e da una trama dai toni Noir che, a detta degli sviluppatori, non mancherà di regalarci colpi di scena. Entrambi i protagonisti saranno giocabili, portando ovviamente un gameplay totalmente diverso tra l'uno e l'altro. Utilizzando il letale Shadow potremo cogliere i nemici di sorpresa, trovandoli per poi azzannarli violentemente sfruttando i sensi del cane, mentre l'agente Slate sarà pronto a stupirci non solo tramite l'ormai strausata meccanica di sparare rimanendo al riparo, ma sfoderando ottime capacità di combattimento a mani nude. Caratteristica questa che ci permetterà altresì di disarmare direttamente i criminali o scaraventarli a terra violentemente mettendo fine alle loro sofferenze. Il tutto è confezionato in modo molto cinematografico, con un'ottima regia che tende a rendere ogni nostra azione più spettacolare e violenta possibile.

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Grant City è contraddistinta da un design atto a sottolineare il suo lato peggiore, oscuro; durante la nostra breve prova ci siamo davvero sentiti in pericolo, immersi in una città allo sbando sotto ad una pioggia incessante e con criminali ovunque. L'impatto grafico è più che buono nonostante il codice non sia ancora completo e l'uscita sia ancora ben lontana, e l'unico difetto che abbiamo riscontrato è il sistema di mira: nonostante il reticolo fosse rosso, indicando che avevamo il nemico ben inquadrato, i nostri colpi non facevano nè caldo nè freddo alla nostra, presunta, vittima. Probabilmente semplici problemi di calibrazione che andranno corretti prima dell'uscita prevista per fine anno. Un gioco da tenere d'occhio: con un gameplay ultra-collaudato da altri titoli, una trama noir ben sviluppata e con interessanti novità quali il forte uso degli attacchi a mani nude e la presenza di Shadow come personaggio giocabile, potrebbe rivelarsi un ottimo prodotto.

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