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PES 2011 e FIFA 11 provati alla GamesCom

Si ripropone anche quest’anno il tormentone che accompagna ogni inizio di stagione calcistica reale che si traduce, nel mondo dei videogame, nell’eterno confronto tra le ennesime edizioni di FIFA e PES. In occasione della GamesCom abbiamo avuto modo di provare entrambi i titoli: eccovi le nostre considerazioni sui due contendenti che si disputeranno i cuori (e i portafogli) dei giocatori a partire dai prossimi mesi.

PES 2011 e FIFA 11 provati alla GamesCom


La rincorsa di PES 2011
Quello che in passato era il re incontrastato delle simulazioni calcistiche, da qualche edizione è costretto a rincorrere l’avversario. In questa edizione il gioco è stato sottoposto ad una profonda serie di revisioni per corregge i molti problemi che hanno affossato le precedenti versioni. Il primo impatto con PES 2011 è sicuramente migliore rispetto alla precedente edizione: finalmente PES ha un look marcatamente più consono all'attuale generazione di console.

Ho giocato almeno 60 minuti con diversi avversari per provare a fondo il gameplay e verificare la grafica di gioco: sin dai primi momenti si intuisce che le possibilità superiori di controllo sono collegate a sequenze di tasti che, seppur molto potenti, sono sicuramente più complesse per il giocatore novello. L’azione ne risulta limitata se non si conoscono tutte le possibilità di controllo anche se, rispetto alle precedenti edizioni di PES, si intuiscono maggiori potenzialità. La fisica della palla e dei giocatori è notevolmente migliorata, contrasti di gioco e movimenti molto più realistici. Nonostante questo, però, non è stato ancora debellato quel morbo che portava i giocatori a muoversi lateralmente come in una danza Maori per approcciare il giocatore in attacco, così come talune “pattinate” degli stessi. Sono comunque assenti tanti dei problemi che hanno afflitto PES 2010 anche se non possiamo ancora esprimerci sulle modalità on-line, che tanto disappunto hanno creato in passato tra i numerosi fan del gioco calcistico di Konami.

Per un giudizio definitivo dovremo attendere l'uscita del gioco nei negozi, ma per ora sono ben visibili i miglioramenti che dovrebbero avvicinare il titolo giapponese al concorrente di EA Sports.

FIFA migliora ancora
Per FIFA 11 oltre a poter provare il gioco di persona ho potuto assistere anche ad una dimostrazione svolta dal producer David Rutter, il quale mi ha confermato che il team si è concentrato sul risolvere tutti i piccoli problemi che, sebbene non impedisseri una piena fruibilità del gioco, erano particolarmente noiosi per i giocatori più assidui. La relativa perfezione di certi parti del gioco rendeva più evidenti queste problematiche, che permettevano ai più profondi conoscitori del gioco di prevalere rispetto ad altri.

Ovviamente, in un mercato altamente competitivo come quello dei giochi del calcio multipiattaforma, oltre ai vari aggiustamenti EA non poteva non introdurre delle innovazioni rispetto alla precedente versione. Partiamo proprio da quella annunciata nella conferenza dell'editore alla GamesCom, la modalità 11 contro 11. Questa è la sorpresa più clamorosa e la novità più eclatante alla base anche della pubblicità all’interno degli stand “WE ARE 11”, ed è stata implementata in modo da non penalizzare il giocatore che si assume l’ingrato compito del portiere. Il team si è concentrato infatti per trasformare questo ruolo, apparentemente molto noioso, in una sorta di allenatore in campo che può guardare la partita da una posizione preferenziale, dare disposizioni ai compagni oltre a, ovviamente, essere uomo chiave nei momenti in cui è richiesto il proprio intervento. Il tutto senza dover urlare più di tanto, come si faceva stando in porta nel gioco reale, ma potendo suggerire ai compagni via chat vocale eventuali schemi di gioco o soluzioni di ripiego. Molto coinvolgente e molto ben fatta. Parlando di portiere è da notare che è stato completamente rivisto il sistema di controllo, aggiungendo anche una provvidenziale scia che segnala la traiettoria della palla per evitare problemi di visuale dovuti alla speciale prospettiva della telecamera del portiere.

Continuando con le finezze iniziamo ad elencare ì piccoli ma significativi miglioramenti apportati al gameplay, lasciando a voi la scoperta delle nuove modalità di gioco a cui accennerò solo brevemente. E’ stato cambiato il sistema di passaggi in modo da rendere possibile l’impostazione degli stessi in maniera più accurata e precisa, meno “pilotata”, mentre le animazioni sono state cambiate in modo da rispettare più fedelmente il livello del giocatore. Se un giocatore è un abile dribblatore avrà animazioni più attente a questo particolare, rispecchiando l’impatto visivo del dribbling fatto da Kaka piuttosto che Gattuso. Sono state introdotte alcune importanti innovazioni tecnologiche come il sistema di scontri a 360°, che si traduce in giocatori che cercano di difendere la posizione in maniera molto più realistica con contrasti verso gli avversari che gli sono vicini. L’IA è stata notevolmente migliorata in modo che i giocatori effettuino mosse più contestualizzate alla situazione di gioco.

Anche l’algoritmo di selezione del giocatore è diventato molto più affidabile e maggiormente cosciente della situazione di gioco, permettendo una impostazione a livelli progressivi di automatismo che consentono di trovare il giusto feeling che, nell’attuale versione di FIFA, molti raggiungono solo con l’impostazione completamente manuale. Per i movimenti dei giocatori è stato fatto un utilizzo molto più invasivo del motion capture: David ha spiegato che qualora il giocatore riportasse dei movimenti impossibili nella realtà, gli stessi sviluppatori li riregistravano in modo da trasmettere al giocatore un movimento più verosimile in quella particolare condizione di gioco. Anche il sistema di tiro dei rigori è stato rivisto tornando parzialmente al passato. In pratica la potenza dei tiri viene selezionata bloccando un cursore che si muove sui livelli di forza da dare alla palla. In questo modo solo posizionandolo correttamente nelle zone verdi o gialle si può sperare che il tiro vada dove è stato indirizzato. Le modalità allenatore e “be a pro” verranno sostituite da una nuova modalità che consentirà di essere un giocatore, un manager o un allenatore con tutte le attività derivanti dai vari ruoli.

Molte di queste migliorie saranno davvero evidenti solo joypad alla mano: dopo averlo provato vi assicuro che l'impressione è di avere una squadra che finalmente gioca a calcio in maniera coerente e predeterminata senza rinunciare a sprazzi di casualità. FIFA 11 si presenta veramente bene e credo personalmente che, anche quest'anno, sarà il gioco di calcio da avere; ma potrete farvi anche voi un'idea più chiara quando, tra qualche settimana, arriveranno sul Marketplace le demo di entrambi i giochi.

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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