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World of Tanks: Xbox 360 Edition

Recensione - World of Tanks: Xbox 360 EditionXbox 360 DigitalGame

Dopo l’annuncio in pompa magna allo scorso E3, Wargaming.net ha portato finalmente a compimento la sua opera. World of Tanks: Xbox 360 Edition è diventato rapidamente l’emblema del free-to-play su Xbox 360, pur non essendone il capostipite. Se siete appassionati di carri armati e giochi di guerra in genere, eccovi la nostra recensione!

Il Gioco

Ho seguito World of Tanks con una certa curiosità, sin dai primi passi che ha mosso su PC. Sviluppato e pubblicato da Wargaming.net World of Tanks: Xbox 360 Edition finalmente esce dalla lunga fase beta e approda in versione definitiva sulla piattaforma Live Arcade, sotto la forma già annunciata di free-to-play. Una volta scaricato (gratuitamente, appunto) il gioco, installato e scaricate le patch, siamo già pronti a scendere sul campo di battaglia. Il primo passo è la scelta del carro. Al momento in cui scrivo sono presenti tre fazioni: Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania. Le differenze si fermano quasi unicamente ai tipi di carri acquistabili tramite l’esperienza guadagnata o acquistata. Le caratteristiche dei carri delle varie fazioni, però, sono molto simili tra loro. I carri si dividono in cinque tipi, a loro volta divisi in 10 tier, o livelli: Corazzati Leggeri, Corazzati Medi, Corazzati Pesanti, Cacciacarri e Artiglieria. Ognuna di queste classi ha peculiarità e debolezze proprie, ad esempio un carro leggero vi permette di effettuare agilmente ricognizione e di muovervi velocemente, ma dall’altro lato è delicatissimo e facilmente abbattibile. I controlli dei carri sono ben posizionati e facili da memorizzare. Possiamo scegliere tra quattro configurazioni diverse, due molto simili ai controlli classici degli sparatutto e due più simili a quelle dei giochi di guida, con acceleratore e freno sui grilletti destro e sinistro.

Particolare, soprattutto nei tempi moderni, è l’approccio di gameplay. World of Tanks: Xbox 360 Edition infatti non è il solito sparatutto frenetico, in cui basta avanzare “come un panzer” per avere ragione degli avversari. L’approccio in questo caso è molto più tattico e studiato. Occorre studiare bene le caratteristiche della mappa e dell’avversario e poi cercare di affrontarlo sfruttandone i punti deboli. L’approccio mordi e fuggi può farvi vincere qualche partita sicuramente, ma se si vuole diventare forti nel lungo periodo occorre cercare di imparare a memoria i punti strategici di ogni mappa (ancora più degli altri sparatutto), e cercare di coordinarsi al meglio con la propria squadra. Il matchmaking abbina il vostro carro con altri carri dello stesso livello o quasi, in modo da non avere incontri troppo sbilanciati. Come in ogni gioco free-to-play, a farla da padrone sono le immancabili micro-transazioni. Il gioco è giocabile tranquillamente anche munendoci di infinita pazienza e sbloccando i carri unicamente utilizzando l’esperienza guadagnata giocando, ma se vogliamo evitare di aspettare le calende greche (visto che per sbloccare i nuovi carri occorre sborsare parecchio oro-argento-esperienza), è quasi obbligatorio l’acquisto di oro attraverso la “Fabbrica”, lo shop online del gioco. L’oro acquistato può essere poi convertito in argento o esperienza, e usato per acquistare qualunque cosa in-game. La soluzione “intermedia” tra l’acquisto di oro in-game e la prosecuzione con le proprie gambe, è l’account premium. E’acquistabile anch’esso con l’oro guadagnato in-game (5000 un mese, 13500 sei mesi, 25000 un anno), e garantisce un boost permanente di denaro ed esperienza, del 50% per ogni partita. Il “lato oscuro” delle microtransazioni è il rischio di sfociare nel pay-to-win, l’acquisto di equipaggiamento o miglioramenti talmente potenti da portare a facili vittorie. In World of Tanks: Xbox 360 Edition fortunatamente non è presente questo lato fastidioso, ma il tutto ruota attorno alla reale capacità del giocatore e della sua squadra.

Amore

Vario, completo e personalizzabile

- Il punto di forza di World of Tanks: Xbox 360 Edition risiede principalmente nelle possibilità di personalizzazione che offre. Il mastodontico numero di carri armati, l’altrettanto elevato numero di sviluppi e potenziamenti, unito anche a dettagli e migliorie esclusivamente gratis, rendono l’esperienza perfetta per qualsiasi approccio, abilità o stile di gioco.

Free-to-play, non pay-to-win

- Uno dei principali punti su cui fecero forza i ragazzi di Wargaming quando ci mostrarono per la prima volta il gioco in quel di Colonia, fu sicuramente la promessa che World of Tanks: Xbox 360 Edition non sarebbe diventato un pay-to-win, un gioco cioè che favorisce solo chi spende più denaro. Ebbene, versione finale alla mano, la promessa è stata mantenuta. Ho avuto a disposizione i carri più forti del gioco e li ho potenziati al massimo, nonostante ciò non ho primeggiato nelle partite che ho giocato. Sicuramente spendere soldi aiuta ad acquistare e a potenziare i carri prima degli altri, ma due sono le variabili che ri-equilibrano la situazione: la fortissima componente umana e l’ottimo matchmaking che mischia bene le carte e crea partite sempre alla pari.

Diverso dal solito

- Nel panorama degli sparatutto, dominato dalla frenesia e velocità, World of Tanks: Xbox 360 Edition è una voce fuori dal coro, dominato da un approccio più tattico e lento. Il focus si trasferisce dall’abilità del singolo, verso la strategia e l’abilità della squadra. Per distruggere determinati tipi di carri non basta sparare “a caso”, ma occorre studiare una vera e propria tattica per colpire i punti deboli, che possono essere i cingoli o il retro.

Odio

Graficamente non eccezionale

- Il tallone d’Achille di World of Tanks: Xbox 360 Edition è certamente rappresentato dal comparto grafico, che non è paragonabile agli ultimi standard visti su Xbox 360, né tantomeno alla versione PC, parecchio migliore. Un aspetto a mio parere assolutamente marginale, visto che le qualità del gioco sono concrete e rappresentate dalla solidità del gameplay e dalle sue possibilità. Qualcosina in più poteva essere fatta nella cura del level design, magari inserendo un po’ più di vegetazione o oggetti di contorno.

Tiriamo le somme

La versione finale di World of Tanks: Xbox 360 Edition è all’altezza della presentazione in pompa magna che gli fu riservata allo scorso E3. Il gioco nel complesso è una più che buona esperienza, si tiene ben lontano dalla tentazione del pay-to-win e rimane giocabile anche dal giocatore occasionale. I giocatori che amano un approccio frenetico possono starne lontani mille miglia, gli altri invece rimarranno piacevolmente sorpresi. Varrebbe anche di più degli *zero* Euro spesi.
8.0

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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