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DuckTales Remastered

Recensione - DuckTales RemasteredXbox 360 DigitalGame

Forse i più giovani non se lo ricorderanno, ma sul finire del 1989 Capcom, calvacando il successo della serie animata DuckTales, realizzò uno splendido platform game a scorrimento per NES e Game Boy che ebbe un enorme successo di pubblico. A distanza di oltre 20 anni il titolo approda ora sulle nostre console in veste rinnovata e con alcune interessanti aggiunte. Scopriamo insieme se Zio Paperone e i nipotini saranno all’altezza anche di questa missione!

Il Gioco

DuckTales Remastered è una fedele trasposizione del titolo originale,dal quale eredita la struttura platform 2D, la ricerca di tesori in giro per il mondo (ma non solo) e il sistema di controllo ridotto basato sull’uso di soli due tasti. Dopo aver avviato il gioco e selezionato la difficoltà verremo immediatamente catapultati nell’universo Disney e, nei panni di Paperon De Paperoni, dovremo difendere l’amato Deposito da un attacco dei Bassotti e liberare nel contempo i malcapitati Qui,Quo e Qua. Questo livello inedito è a tutti gli effetti un tutorial e, oltre ad introdurci coerentemente alla trama del gioco, serve per familiarizzare con i controlli e con l’unica arma a nostra disposizione, ovvero il fido bastone da passeggio. Anche se sono passati più di vent’anni dalla sua apparizione, Zio Paperone è infatti arzillo come un tempo e, tra un balzo e l’altro, affronterà senza paura qualunque nemico saltandogli in testa con il famigerato “pogo” che ,se ben sfruttato, permetterà non solo di tenere a bada i nemici ma anche di raggiungere i luoghi più elevati. Una volta liberato il Deposito dagli invasori e scoperto il motivo dell’intrusione, potremo scegliere liberamente da quale angolo sperduto iniziare la ricerca del Tesoro Perduto e, grazie all’onnipresente Jet McQuack, in pochi secondi saremo a destinazione.

Amazzonia,Transilvania e Himalaya sono alcuni dei sei luoghi che dovremo visitare in caccia di ricchezze affrontando trappole e tipologie di nemici differenti in perfetto stile Disney. Ogni livello è suddiviso in più sezioni e prima di poter accedere alla sfida con il boss finale dovremo sempre recuperare alcuni oggetti chiave sparsi per le varie ambientazioni. Come nel gioco originale i nemici non brilleranno per intelligenza ma la loro continua rinascita renderà l’esplorazione molto frenetica e sia a difficoltà Normale che Difficile il ridotto numero di vite e la mancanza di checkpoint costringeranno il burbero Paperone a ripetere più volte interi livelli. Una volta sconfitto il cattivo di turno faremo ritorno al Deposito, portando con noi tutte le ricchezze recuperate, che potremo poi spendere per acquistare alcuni collezionabili, per la gioia di tutti i fan.

Il gameplay di DuckTales Remastered è essenzialmente questo ed ogni aspetto, seppur modificato, è un chiaro omaggio alla versione pubblicata sul finire degli anni 80. Capcom e WayForward hanno infatti preferito mantenere la struttura di gioco classica della serie arricchendola con un comparto tecnico all’altezza degli standard attuali. Le meccaniche di gioco basate su soli due tasti per gestire i salti e l’uso del bastone sono rimaste inalterate, mentre graficamente il titolo unisce sapientemente fondali tridimensionali e personaggi 2D.A questo si aggiungono animazioni ben realizzate e una scala cromatica che contribuisce a rendere ogni livello simile ad un episodio animato, tutto condito dalla colonna sonora che ricalca alla perfezione la sua controparte originale. Da sottolineare la presenza di molti dialoghi, purtroppo solo in lingua originale, recitati dai doppiatori storici della serie animata con i quali gli sviluppatori hanno reso la trama meno evanescente.

Amore

Un platform old-school

- DuckTales Remastered è un gioco difficile, proprio come lo era il titolo pubblicato nel 1989 e a questo deve buona parte del suo fascino, proprio come allora. Il livello di sfida è elevato in ogni situazione e alcune sezioni daranno del filo da torcere anche ai veterani del genere ma, una volta presa confidenza con l’arte del “pogo”, sarà uno spasso superare ogni ambientazione saltando da una parte all’altra in cerca di tesori.

L’universo Disney

- Le ambientazioni sono state ridisegnate con uno stile grafico che rispecchia alla perfezione l’immaginario Disney e tutti i personaggi, protagonisti e non, risplendono nelle loro versioni HD. Grande cura è stata riposta nella realizzazione delle ambientazioni, delle animazioni e delle scene di intermezzo che, pur risultando un po’ statiche, si susseguono in quantità e riescono in più di un’occasione a strappare un sorriso.

Odio

Troppe interruzioni

- L’azione senza sosta era uno dei tratti distintivi dell’originale DuckTales e la volontà degli sviluppatori di inserire in questa nuova versione numerose interruzioni per chiarire la trama e gli avvenimenti spezza irrimediabilmente il ritmo del gioco. Fortunatamente le scene si possono saltare ma il gameplay risulta in ogni caso troppo frammentato.

Comparto audio

- La sezione audio era uno dei punti di forza del titolo originale ed è stata qui riproposta praticamente senza modifiche. Le musiche e gli effetti ci riportano nostalgicamente all’era dei giochi ad 8 bit ma diventano rapidamente monotone, mentre i dialoghi in lingua originale non riescono ad emozionare chi era affezionato alle voci dei doppiatori italiani.

Difficoltà mal calibrate

- Giocare a livello Facile con vite praticamente infinite rischia di snaturare le meccaniche di gioco, ma già a livello Normale dovremo sudare non poco per portare a termine ciascun livello e in pochi sapranno affrontare il livello Difficile. Una curva di difficoltà meno ripida e meno “punitiva” avrebbe sicuramente reso DuckTales Remastered appetibile ad un pubblico molto più vasto.

Tiriamo le somme

DuckTales Remastered è un titolo che si ama o si odia. La scelta di mantenere inalterato lo spirito e la complessità del gioco originale lo rendono un prodotto per molti ma non per tutti. Il comparto tecnico rende sicuramente giustizia ad uno dei capolavori dell’era ad 8 bit e i fan dell’universo Disney non potranno che apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori per mantenere inalterato il fascino di quegli anni, ma vista l’estrema difficoltà i meno pazienti dovrebbero almeno provarlo prima dell’acquisto. I cultori delle sfide e del genere platform troveranno invece un gioco non perfetto ma comunque capace di regalare ore di sfida in compagnia dei paperi più famosi del mondo.
7.0

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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