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Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters
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Recensione - Lanterna Verde: L'Ascesa dei ManhuntersXbox 360Game

Dopo arrampicamuri, uomini pipistrello, déi del tuono e mutanti, è arrivato anche per il crociato di smeraldo di casa DC il momento di debuttare con una propria pellicola cinematografica e puntualissimo, anzi addirittura in largo anticipo rispetto all'uscita del film nelle sale, arriva il relativo tie-in videoludico. Scopriamo insieme il valore di Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters.

Il Gioco

Sviluppato dai ragazzi di Double Helix, Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters strizza palesemente l'occhio fin dalle prime battute ad una delle più famose serie di questa generazione: God of War. Gli indizi sono diversi, a partire dal taglio delle telecamere passando per il sistema di gameplay estremamente simile a quanto visto nel titolo con Kratos protagonista. Siamo infatti alle prese con un beat-‘em-up molto classico: ovviamente il confronto diretto con l'esclusiva Sony risulterebbe alquanto impietoso, ma non è quello a cui il titolo aspira. La storia ci vede impersonare la più famosa Lanterna Verde, Hal Jordan, che entrato in possesso si un anello alieno si trova a doverne carpire molto velocemente tutti i segreti e poteri per fronteggiare i pericolosi Manhunters in un totale di dieci livelli di gioco. Sotto il profilo del gameplay il titolo offre le meccaniche tipiche del genere, con combattimenti corpo a corpo arricchiti da diverse mosse che concatenate in combo portano a colpi devastanti. Ad alternarne le fasi di combattimento troviamo delle sezione puzzle molto semplici e altre in volo dove il gameplay cambia ricordando molto gli sparatutto verticali di vecchia scuola. Ovviamente il potere dell’anello è fondamentale, permettendoci di materializzare diverse armi leggere o pesanti capaci di diversificare i combattimenti.

Ad ogni nemico ucciso acquisiremo dell’esperienza che servirà ad un duplice scopo. Nel primo caso potremo utilizzarla per arricchire di ulteriori colpi le combo base presenti nel titolo facendole salire di livello; nel secondo caso invece potremo acquisire dei “costrutti”, ovvero delle nuove forme d’arma del nostro anello da usare a nostro vantaggio. Il gioco non supporta in alcun modo le funzionalità di Xbox Live, tuttavia, per gli amanti del multigiocatore offre la possibilità di cimentarsi in partite cooperative sulla stessa console grazie ad un sistema di drop in/drop up particolarmente funzionale. Piccola chicca per i fan del personaggio DC: entrando nella sezione extra, è possibile visionare il trailer esteso e con scene inedite del film in uscita a settembre e anche il teaser della nuova serie animata che sarà lanciata in concomitanza con il film.

Amore

Immediatezza

- Divertente da giocare, Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters evita la ricerca di particolari elementi grafici o di gameplay per raffinare il contorno, ma punto tutto sulla sostanza. Se dovessi fare un paragone, direi che assomiglia molto a quei beat-‘em-up di fine anni ’80 molto essenziali nella forma ma estremamente divertenti da giocare.

Co-op locale

- Sempre per richiamare quel concetto di divertimento in stile anni ’80 appena citato, troviamo un sistema di drop in/drop out che permette ad un secondo giocatore di entrare in qualsiasi momento nella partita in corso sulla nostra console, senza che questa venga interrotta o si debba ricominciare dall’ultimo checkpoint. Il secondo player impersona Sinestro, personaggio carismatico ed esrtemamente potente, nonché mentore del nostro Lanterna Verde. Inoltre, durante la prova ho notato come il gioco invogli spesso a provare la cooperativa e di come lo stesso gameplay si amalgami meglio con le meccaniche a due giocatori rispetto a quello singolo. Peccato solo che non ci sia anche il supporto per la co-op online.

Storia 2.0

- A differenza di quanto fanno spesso i tie-in, riproponendo la trama presente nel film oppure, in caso di trilogie o simili, raccontando il gap tra un capitolo e l’altro (come ad esempio l’ultimo Trasformers), il titolo amplia e migliora quanto raccontato dal film. La più grossa differenza sta nel fatto che, a differenza della pellicola, l’Hal Jordan videoludico è già pienamente cosciente dei poteri derivanti dall’anello. Non seguiamo quindi, come nel film, il percorso di formazione di Hal per diventare il supereroe ma piuttosto esploriamo la storia che vede contrapposti lui e i suoi compagni a Parallax, il villain a capo dei Manhunters.

Nel giorno più splendente, nella notte più profonda...

- La parte indubbiamente più divertente degli scontri è data dai vari poteri che è possibile sbloccare tramite l’anello. La possibilità di poter generare qualsiasi tipo di oggetto permette al protagonista di usare armi sempre diverse: corto raggio, lungo raggio, a proiettili e cosi via. Oltre a classici tasti dell’attacco veloce e pesante (rispettivamente assegnati ad una spada e dei pugni giganti) possiamo acquistare con i punti esperienza dei costrutti che, assegnati ad un apposito menu, danno la possibilità di utilizzare armi molto più devastasti: una sega circolare, un martello gigante e cosi via. E’ inutile sottolineare come questa ampia scelta di attacchi porti ad una varietà degli scontri assolutamente alta e invogli il giocatore stesso a scoprire e sbloccare tutti i costrutti.

Odio

Grafica

- Tecnicamente il lavoro svolto dai Double Helix non è molto solido. Il motore grafico con molto probabilità è stato importato dal loro precedente lavoro, G.I. Joe, e anche se ritoccato pesantemente mostra ancora tutta la sua fragilità offrendoci una realizzazione decisamente sottotono rispetto a quanto ci possono offrire le produzioni odierne. A completare l’opera ci pensa un level design poco ispirato, con l'unica eccezione delle fasi in volo, ma che per il resto non risulta particolarmente evocativo.

Elettrocardiogramma piatto

- Come detto, Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters è divertente e si ispira palesemente ad un mostro sacro come God of War, ma scordatevi quegli scontri epici con bestioni giganti e sezioni di gioco estremamente ispirate, aspetti inesistenti che lasciano il posto ad una "normalità" di fondo che rimane costante per tutta l’avventura. Per quanto si lasci giocare, non ci sarà una scena che vi rimarrà impressa o che ricorderete nella vostra memoria di videogiocatori. Un vero peccato, soprattutto perché il personaggio è già di suo molto carismatico.

Poco impegnativo

- Nella mia prima run ho iniziato subito alla difficoltà più alta, chiamata Cavaliere Verde. E anche così, in tutta l’avventura sarò morto si e no un paio di volte, esclusivamente contro i boss. Gli scontri con i normali manhuters sono risultati troppo semplici e poco impegnativi, inoltre giocando in cooperativa il livello di difficoltà si abbassa ulteriormente.

Tiriamo le somme

Lanterna Verde: L'Ascesa dei Manhunters non offre momenti epici capaci di rimanere impressi nella memoria del giocatore, non presenta particolari virtuosismi stilistici o di gameplay e presenta inoltre più di un difetto. Alla fine però è un titolo che nella sua semplicità si lascia giocare dall’inizio alla fine, magari in compagnia, senza mai annoiare. Inoltre amplia la trama del film, e questo i fan di Lanterna Verde potrebbero apprezzarlo.
6.3

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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