Hitman: Absolution punterà ad una fetta di pubblico più vasta rispetto ai precedenti capitoli. In un'intervista con il sito digitaltrends.com, il director di IO Interactive, Tore Blystad, ha spiegato che la ripida curva di apprendimento dei precedenti capitoli aveva limitato le loro possibilità di diffusione verso una fetta più ampia di utenza.

Il director ha detto che i vecchi giochi di Hitman avevano un gameplay indirizzato principalmente ai giocatori più esperti e ha spiegato che nonostante la serie abbia avuto un fascino mondiale, i titoli precedenti erano davvero difficili da giocare.

Quindi la sfida più grande che il team ha dovuto affrontare con il nuovo gioco è stata quella di doverlo rendere più accessibile in diversi sensi, facendolo diventare un po' più accessibile ma mantenendo, allo stesso tempo, quelle caratteristiche che avrebbero reso contenti anche i fan più fedeli alla serie. 

Nel corso dell'intervista, Blystad ha poi discusso di come l'innovativa IA del gioco renderà l'esperienza molto più immersiva. Ad esempio un nemico sarà in grado di reagire ai nostri attacchi in base a come sarà attaccato, così come proseguirà per la sua strada se noi lo ignoreremo (e se ovviamente non ci vedrà).

Blystad ha spiegato che il team di sviluppo si concentrerà molto sulle abilità dei personaggi. Inoltre, parlando proprio dei personaggi, il director ha detto che in Hitman: Absolution questi avranno tutti, in qualche modo, un ruolo importante nella storia.

Insomma, un certo bilanciamento della difficoltà di gioco è accettabile, speriamo però che Hitman rimanga il gioco che abbiamo conosciuto e non venga privato della sua natura stealth. Al momento, comunque, non ci rimane che attendere un primo filmato di gameplay, magari nel corso dell'E3 2011.