MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



img Xbox One
copertina

Il controller di Xbox One: prova su strada

L' uscita di Xbox One si avvicina a grandi passi ed aumentano per MondoXbox le opportunità di contatto ravvicinato con la console. Recentemente abbiamo avuto l'occasione di passare diversi giorni in compagnia della nuova nata di casa Microsoft e vogliamo quindi approfittarne per offrirvi le nostre impressioni sul nuovo controller dopo molte ore di gioco.
Al di là delle caratteristiche tecniche e dei giochi disponibili, uno degli elementi maggiormente caratterizzanti delle console casalinghe è da sempre il controller, l'interfaccia uomo-macchina che definisce il modo in cui interagiamo con la console arrivando persino a poterne decretare il successo ancor più delle specifiche hardware, come Nintendo ha già dimostrato. Non è un caso che, diversi mesi dopo il lancio della prima Xbox, Microsoft mandò in pensione l'ingombrante controller "jumbo" passando ad un design più compatto e adatto anche a mani più piccole, oppure che poco prima del lancio di PS3 Sony decise di cestinare il già annunciato controller "boomerang" tornando al più classico design DualShock: un errore nel design del controller può comportare il rifiuto da parte del mercato dell'intera console.

E' per questo che Microsoft, forte del successo del controller di Xbox 360, ha deciso di mantenerlo in gran parte inalterato per Xbox One. Questo non significa però che sia identico: anche se ad uno sguardo superficiale il nuovo joypad appare simile al predecessore nella disposizione e tipologia dei comandi, integra in realtà decine di piccole modifiche atte a migliorare ulteriormente l'esperienza di gioco. Quella della quale s'è forse parlato maggiormente sono i nuovi rumble triggers, i grilletti che incorporano dei piccoli motori di vibrazione per offrire un nuovo tipo di feedback tattile, ma ci sono tante altre novità: il comparto batterie a scomparsa e non più in rilievo, la nuova croce direzionale, gli stick con bordo zigrinato, i led infrarossi per il riconoscimento da Kinect, la nuova tecnologia wireless che permette la trasmissione di audio surround e in alta definizione direttamente al pad (per poter così connettere le cuffie che non necessiteranno più di trasmettitori wireless), il leggero redesign di grilletti e tasti dorsali e così via.

  • img
  • img
  • img
  • img


Ultimamente ho potuto passare diverse ore con il nuovo controller: per recensire CoD: Ghosts ho avuto a disposizione una Xbox One (oltre anche ad altre console) per tre giorni di fila, mentre durante un recente evento a Monaco ho potuto levarmi gli ultimi dubbi sul controller. Cosa ne penso, quindi? Beh, la primissima impressione è che sia molto simile al pad che usiamo su Xbox 360 - anche come dimensioni e peso, seppure in realtà sia leggermente più piccolo e leggero - ma poi si iniziano a notare le differenze. Quella più evidente è il redesign degli stick: si nota subito il motivo zigrinato che ho trovato molto piacevole al tatto e che migliora senza dubbio il grip dei pollici sugli stick, anche se spero che non finisca per sparire velocemente, vittima dell'usura. Anche la resistenza delle levette sembra leggermente diminuita, anche se di poco. Globalmente direi che gli stick sono sicuramente migliorati, così come lo è anche la croce direzionale, vera spina nel fianco dell'attuale controller. Microsoft ha abbandonato il design a pad circolare presentandoci ora una vera e propria croce, incassata in un affossamento nella scocca del controller. Risulta ora più immediato e intuitivo selezionare le quattro direzioni, e non ho avuto grossi problemi neanche a premere contemporaneamente due estremità della croce per impartire un comando diagonale; andrebbe testato più a fondo con un titolo che faccia largo uso della croce direzionale, ma per ora convince sicuramente. Nulla da segnalare invece sui quattro pulsanti frontali A, B ,X, Y, che appaiono inalterati rispetto al passato.
Anche i grilletti, vero punto di forza dell'attuale controller Xbox 360, non risultano sostanzialmente cambiati anche se ora presentano un design leggermente diverso sui lati esterni; mi riservo invece di poter giudicare meglio la nuova vibrazione sui grilletti visto che l'unico gioco reale - all'E3 avevo potuto sperimentarla in una tech demo - sul quale ho potuto provarla è Ryse, ed è qui implementata solo in determinate situazioni, quando si mira per tirare con delle grosse balestre, ed in maniera piuttosto blanda per simulare la vibrazione della corda tesa.

Potenziale problema di adattamento, anche se non drammatico, invece sui tasti dorsali. Nel nuovo pad sono stati ridisegnati con un perno nell'estremità interna, dove di solito finisce la punta delle dita: questo fa sì che quel punto non sia molto sensibile alla pressione, e più di una volta l'ho premuto istintivamente senza riuscire ad attivare il relativo comando. Ponendo invece la punta delle dita nella parte centrale dei tasti, oppure facendo pressione con il polpastrello, il problema scompare e dopo qualche ora ho iniziato a farlo piuttosto naturalmente. Questa è a mio avviso l'unica area di possibile miglioramento del controller.

Nulla di particolare da segnalare sul tasto Xbox, che nonostante sia ora posizionato più in alto risulta accessibile senza problemi: la sua pressione ci permette di accedere direttamente alla schermata home di Xbox One, mentre quando abbiamo un gioco ed un'app - oppure due app - affiancate sullo schermo tramite la funzione di "snap", fare un doppio-click sul tasto ci permette di alternare il focus tra uno e l'altro riquadro.

Una funzione interessante l'ho infine potuta verificare giocando con Dead Rising 3. Come sapete il controller presenta dei led ad infrarossi per poter essere riconosciuto da Kinect: questo serve sia a riconoscere quale giocatore sta usando il pad che a tracciare i movimenti del controller stesso, potendo così abilitare una sorta di "giroscopio virtuale". In DR3 infatti, quando si viene afferrati da uno zombi per scrollarcerlo di dosso dobbiamo agitare velocemente il pad, come se fosse dotato di un sensore di movimento. Il meccanismo funziona molto bene ed è un bell'esempio di sinergia Kinect-controller finalizzata al gameplay.

In conclusione il controller di Xbox One convince appieno: grazie a piccole modifiche e adattamenti ergonomici Microsoft è riuscita a migliorare il già ottimo pad di Xbox 360, introducendo qualche novità capace di influire anche nel modo in cui giochiamo. Unico neo la modifica all'ergonomia dei tasti frontali, che a seconda delle vostre abitudini potrebbero richiedere un minimo d'adattamento. Non v'è dubbio comunque sul fatto che possa rappresentare ancora uno dei migliori joypad, se non il migliore, in circolazione.

c Commenti (16)

copertina

L'autore

autore

Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...