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Need for Speed Unbound
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Recensione - Need for Speed UnboundXbox Series X | SGame

Sono passati ormai tre anni da NFS Heat di Ghost Games, ultimo episodio della serie che non riuscì a riportarci ai fasti di un ormai lontano passato. Il volante torna ora saldamente in mano ai ragazzi di Criterion, che con Need for Speed Unbound provano a reimmaginare la serie ricreando al contempo quel feeling che fece di Need For Speed un vero e proprio cult. Scopriamo se ci sono riusciti!
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Il Gioco

Benvenuti a Lakeshore City, città fittizia che ricalca in maniera piuttosto evidente la skyline di Chicago e dintorni. Siamo in periodo di elezioni e cosa potrà mai essere il maggiore cruccio del candidato sindaco? Ovviamente le gare illegali che si svolgono nelle strade della città, decisamente un problema da non sottovalutare. In questo bizzarro contesto noi impersoniamo il Rookie, il classico esordiente meccanico/pilota che vuole sbarcare il lunario correndo in gare illegali. Possiamo creare il nostro alter ego tramite un buon editor che sfoggia uno degli aspetti peculiari di Need for Speed Unbound, ossia il connubio tra la grafica realistica della mappa di gioco e delle automobili, e gli elementi di chiaro stampo anime, realizzati in cel shading, che riguardano tutti i personaggi presenti ed i controversi effetti speciali, come le sgommate, che produrremo compiendo manovre spericolate durante la guida. Come dicevo, tramite l'editor possiamo creare il nostro personaggio partendo da una manciata di modelli predefiniti che potremo poi modificare liberamente agendo sui tratti somatici, sulla capigliatura e su un'abbondante quantità di capi di abbigliamento in stile urbano che coinvolgono una discreta quantità di marchi famosi. Una volta creato il nostro personaggio iniziamo quello che altro non è che un corposo tutorial, dove prenderemo contatto con il particolare stile di guida e, soprattutto, dove sceglieremo la nostra prima auto. In questa fase preliminare della campagna siamo accompagnati da Yasmine, nostra amica e collega nell'officina di Rydell, quasi un padre più che un datore di lavoro. Prenderemo quindi parte ai primi Raduni ed alle relative gare, conoscendo alcuni dei nostri rivali e saggiando le particolari meccaniche di gioco fino al non troppo inaspettato colpo di scena che cambierà le carte in tavola e che ci introdurrà nel cuore vero e proprio della storia di Need for Speed Unbound.

MX Video - Need for Speed Unbound

Due anni dopo questo prologo/tutorial siamo ancora alle dipendenze di Rydell, ed il nostro obiettivo primario è quello di partecipare alla Grand, la gara clandestina più importante della città che ci permetterà di farci un nome, di incassare una cospicua somma di denaro e, soprattutto, di riavere ciò che ci appartiene. Da qui in poi il gioco viene suddiviso in quattro settimane, alla conclusione di ognuna delle quali avremo una qualifica che ci permetterà di partecipare alla Finale. Ogni giorno è diviso in due fasi, quella diurna e quella notturna, ricalcando l'ottima meccanica che caratterizzava NFS Heat, anche se in forma meno convinta. Non c'è più la differenza tra gare legali di giorno e clandestine la notte: quello che cambia sono ora i premi in palio e l'aggressività della Polizia, entrambi gli elementi maggiori durante la notte. E che Need For Speed sarebbe senza inseguimenti? Need for Speed Unbound non fa eccezione e le volanti faranno di tutto per metterci i bastoni tra le ruote. Ogni gara a cui prendiamo parte fa aumentare il nostro Livello di Ricercato, da una a cinque fiamme, e più gare correremo e più saranno i poliziotti alle nostre calcagna. Se verremo arrestati perderemo tutto quello che avremo guadagnato in quella stessa fase, costringendoci a mantenere sempre molto alta l'attenzione, specialmente proseguendo nelle settimane e ancora di più durante le fasi notturne.

Il gioco ci offre vari tipi di gare, a volte su percorsi chiusi su più giri e altre volte su percorsi lineari. Abbiamo anche eventi particolari come le gare Staffetta che una staffetta non sono, ma che invece ci richiedono di percorrere un percorso mantenendo attiva la nostra combo con derapate, salti e distruggendo i barili e gli altri oggetti di cui è disseminato il tracciato per ottenere il punteggio maggiore. Durante le fasi Free Roaming possiamo cimentarci in varie prove, come gli ormai classici Autovelox e le prove di Derapata, inoltre la mappa è disseminata di collezionabili di vario tipo, da bellissimi graffiti di Street Art che diverranno poi disponibili per la personalizzazione del nostro veicolo, a cartelloni da abbattere e mascotte da trovare. In tutti i casi guadagneremo anche piccole somme di denaro che si riveleranno utilissime per aumentare i nostri incassi.

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Tra una gara e l'altra a volte riceveremo anche alcune telefonate che ci permetteranno di conoscere gli altri personaggi e le loro storie e che ci sbloccheranno nuovi rifugi in cui far ritorno dopo aver completato gli eventi disponibili in una specifica fase, sfuggire dalla polizia ed incassare tutti i premi ricevuti, oppure avremo la possibilità di recuperare altre vetture che, una volta compiuta la relativa missione, saranno disponibili all'acquisto. In ogni fase abbiamo anche la possibilità di compiere tre sfide uniche di vario genere, come neutralizzare qualche avversario, caricare al massimo il Turbo o eliminare una volante della polizia, tutte attività utili sempre nell'ottica di aumentare i nostri guadagni. Crediti che ovviamente verranno elargiti anche dai risultati in gara e che potremo aumentare puntando delle vere e proprie scommesse contro uno dei nostri rivali.

Ed a cosa servono tutti questi crediti se non per personalizzare i nostri bolidi e comprarne di nuovi? Need for Speed Unbound non può di certo esimersi da un altro dei tratti caratteristici di questa serie e, dal punto di vista della personalizzazione, ci offre una quantità di scelte davvero grande. Possiamo stravolgere praticamente ogni parte della nostra auto dal punto di vista estetico, dai paraurti ai cofani, passando per mostruosi alettoni. Possiamo anche optare per Body Kit completi che andranno a stravolgere in maniera radicale la nostra vettura rendendola quasi irriconoscibile. Pochi limiti anche per quel che concerne la personalizzazione della nostra carrozzeria con vernici di ogni colore e tipo, fino al profondo editor di livree che, sebbene non ci permetta di creare i nostri adesivi per poi utilizzarli, ci permette di ricoprire l'auto di decals di ogni tipo in praticamente ogni parte, finestrini compresi. In questo caso l'unico limite sarà la vostra fantasia. Non mancano di certo le modifiche prestazionali, suddivise per oggetti di vario tipo e livello e, per sbloccare i livelli maggiori, dovremo prima potenziare il nostro garage investendo un bel gruzzoletto che dovremo prima sudarci in gara e sfuggendo agli inseguimenti. Le modifiche al motore vanno ad influire sulla Classe della nostra vettura e le relative gare a cui potremo prender parte. Ricordatevi però che la Grand ci offrirà quattro eventi diversi ognuno dedicato alle quattro categorie di auto presenti, obbligandoci ad averle tutte pronte e preparate nel nostro garage personale. Il parco vetture disponibile conta più di 140 automobili tra cui scegliere, partendo da classici come il Maggiolino, la Mustang o la Golf, passando per le vecchie Civic, l'iconica Nissan Skyline R34, arrivando ai bolidi Mercedes, Porsche, Bugatti e Ferrari. Ci sarà l'imbarazzo della scelta e state tranquilli, non può certo mancare l'iconica BMW M3 E46 che ha fatto la storia di Need For Speed.

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Tantissime auto, molto diverse tra loro, ma lo stile di guida resta prevedibilmente simile, come è piuttosto scontato che sia in un Racer Arcade che non lascia alcuno spiraglio per un qualsivoglia aspetto anche solo vagamente realistico. Il fulcro della guida è dato dalla derapata, poco importa se con vetture a trazione anteriore o posteriore – ovviamente con queste ultime sarà più semplice; questo è il metodo migliore per affrontare quasi tutte le curve. Possiamo decidere nelle opzioni in quale modo attivarla, ma di base basterà rilasciare per un istante il gas, dare un colpetto al freno per poi accelerare nuovamente controllando la sbandata. Manovre come questa ci caricheranno immediatamente uno dei due indicatori Turbo che avremo a disposizione e sarà praticamente obbligatorio, oltre che assolutamente consigliato, utilizzarlo quasi immediatamente, specialmente in uscita di curva. Questo indicatore andrà infatti a svuotarsi completamente non appena terminerà la manovra che lo stava caricando, che sia una derapata, un salto o anche solo una scia, diventando parte integrante del gameplay e indispensabile in moltissime occasioni. Abbiamo a disposizione anche un secondo indicatore di Turbo più convenzionale, utilizzabile quando vorremo e che si ricaricherà semplicemente col passare del tempo.

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Non può certamente mancare una corposa modalità online, e stranamente i ragazzi di Criterion hanno deciso di mantenerla separata dal gioco base, creando quasi un gioco nel gioco. Le meccaniche saranno le medesime del gioco in singolo, con la sola differenza di avere avversari umani. Qui ci troviamo in una Lakeshore condivisa, e quando uno dei giocatori deciderà di far partire una gara potremo decidere se partecipare o meno. Il tutto funziona a dovere, ma in tutta onestà non capisco questa scelta di separare completamente le due modalità con garage distinti, auto diverse e così via, quando un'unica modalità che unisse entrambi gli approcci avrebbe sicuramente avuto maggior senso.

Amore

Tecnicamente ottimo

- Need for Speed Unbound è disponibile solo sulle console di attuale generazione, abbandonando completamente quelle vecchie ancora presenti nelle case di molti, una scelta sicuramente coraggiosa ma che ci dona un gioco in ottima forma. Il frame-rate è semplicemente perfetto, non ho mai notato un calo in nessun momento di gioco, nemmeno nei casi più concitati come gli inseguimenti al livello massimo in cui su schermo succede di tutto. I modelli poligonali delle vetture sono ottimi e sono accompagnati da un buonissimo sistema di danni in tempo reale che deforma la carrozzeria, fa saltare i vetri ed aprire i bauli. Lakeshore regala scorci davvero pregevoli sia di giorno che di notte, specialmente in caso di asfalto bagnato dove le luci si riflettono e regalano un quadro globale più che pregevole. Certamente mancano alcune finezze come il pulviscolo d'acqua che dovrebbe sollevarsi dalle pozzanghere ed altri tocchi di classe che abbiamo visto in altri giochi simili, non vengono certamente settati nuovi standard per il genere ma il tutto è assolutamente funzionale al gameplay e mi ha soddisfatto senza troppe riserve.

Che stile!

- La scelta di fondere aspetti assolutamente realistici e verosimili come la città e le vetture, ad altri disegnati in stile anime e con graffiti come i personaggi e gli effetti speciali mi aveva incuriosito sin dal primo trailer e mi ha pienamente convinto anche nel gioco finale. Sono consapevole del fatto che si tratta di una scelta controversa che ha fatto storcere il naso a molti, ma penso che tentare nuovi approcci in un genere che non ha mai avuto alcuna velleità simulativa o realistica non sia poi una scelta tanto campata per aria. Anche gli effetti speciali come le sgommate, criticate da molti, mi sono piaciuti ed oltre che dare un tocco in più a ciò che vediamo su schermo, hanno anche un loro aspetto puramente funzionale che fa parte del gameplay e che rende l'azione ancora più adrenalinica.

Tamarro al punto giusto

- Oltre al particolare stile grafico ed al gameplay adrenalinico tipico di questa serie, anche la colonna sonora, gli effetti ed il doppiaggio si attestano su ottimi livelli. Il rombo delle auto è davvero ottimo e può essere modificato a nostro piacimento tramite un vero e proprio editor. L'accompagnamento musicale si sposa alla perfezione con lo stile del gioco proponendoci una colonna sonora a base di Hip Hop e Trap che, sebbene la mia vetusta età non mi permetta di conoscere la stragrande maggioranza degli artisti presenti, mi ha accompagnato alla grande sia nelle concitate fasi di guida che nei menu di personalizzazione dove ho passato qualche ora. Una menzione particolare va fatta al doppiaggio completamente in italiano, veramente ottimo ed a tratti sorprendente visto che non siamo certamente di fronte ad un gioco che possa vantare una sceneggiatura da premio Oscar. Certe battute sono davvero esilaranti ed il tono dei dialoghi è realizzato con cura e con traduzioni fatte a regola d'arte, senza adattamenti puramente letterali ma sempre ben contestualizzati con il nostro idioma. L'unica nota stonata è data dai frangenti in cui compare ASAP Rocky, mantenuti inspiegabilmente in lingua originale, ma è un dettaglio rispetto all'ottimo lavoro svolto.

Personalizzazione ai massimi livelli

- Che Need For Speed sarebbe senza una corposa fase di tuning? Nessun problema, perché anche da questo punto di vista il lavoro svolto da Criterion è encomiabile. Le possibilità di personalizzazione sono enormi, in alcuni casi direi addirittura svergognate! Alcuni Body Kit trasformeranno letteralmente la vostra vettura e, nel caso della vecchia Lamborghini Countach ad esempio, vedrete un'auto degli anni 80 trasformarsi in un bolide assolutamente attuale se non avveniristico! Ottime anche le modifiche prestazionali che renderanno qualsiasi auto un vero e proprio bolide terra aria, e chiude un quadro decisamente ottimo una personalizzazione estetica profondissima. Ho avuto qualche problema ad abituarmi ai controlli che sicuramente sarebbero potuti essere più intuitivi, ma le possibilità di personalizzazione sono davvero tantissime e di ottima fattura. Possiamo anche scaricare i lavori svolti dal resto della community ed è praticamente impossibile non riuscire a creare l'auto dei nostri sogni.

Odio

Un Gioco avaro

- Certamente non di soddisfazioni, ma piuttosto di crediti. Le ricompense in Need for Speed Unbound sono decisamente basse, specialmente nelle prime fasi di gioco. Per elaborare una macchina dovremo spendere bei soldi che non sarà semplice raggranellare a causa di ricompense piuttosto basse - senza contare che verranno decurtate della cifra di iscrizione - oltre al problema che potremmo perderle a causa di un inseguimento finito male. I potenziamenti migliori richiedono un upgrade al nostro garage, ed anche in questo caso avremo bisogno di parecchi crediti che non sarà affatto facile recuperare, né per migliorare la nostra officina, tantomano per i prezzi dei singoli potenziamenti. Scordatevi di comprare nuove vetture a cuor leggero, perché per buona parte del gioco sarà una vera e propria impresa avere i fondi necessari all'acquisto ed all'elaborazione. Certamente questo mi ha spinto a compiere più gare, a scommettere sempre - anche se le cifre in ballo sono sempre basse - e persino a cercare il maggior numero possibile di collezionabili, ma una gestione un poco più magnanima avrebbe portato comunque altri vantaggi, come quello di potersi permettere più auto e relativi potenziamenti.

Un equilibrio da trovare

- Il livello di difficoltà di Need for Speed Unbound mi ha lasciato perplesso in più di un'occasione. Abbiamo a disposizione tre livelli tra cui scegliere, ma già a quello intermedio le gare si sono rivelate più impegnative del previsto. Inoltre associato alla difficoltà abbiamo un numero determinato di “Riavvia”, 4 a livello normale, e questo contribuisce a complicarci la vita visto che perdere una gara per un incidente nelle fasi finali è tutt'altro che un episodio isolato, vuoi per un muro, un'auto del traffico urbano o una sportellata della Polizia. Elaborando la vettura ed avvicinandoci al limite della relativa categoria la situazione migliora, ma sarà comunque molto facile perdere rovinosamente una gara, causando un po' di frustrazione. Discorso simile per le forze di Polizia. Se ai livelli di Ricercato inferiore la situazione è sempre comodamente gestibile, a volte potremo sfuggire ad un inseguimento semplicemente con una svolta repentina od una semplice inversione, la difficoltà si impenna tremendamente al livello massimo. In questo caso avremo l'intero distretto di Lakeshore alle calcagna, con auto velocissime, SUV della SWAT corazzati che ci faranno letteralmente a pezzi ed elicotteri che non sarà affatto facile seminare. Ed anche nel caso riusciate ad evitarli, tutto ricomincerà non appena verrete avvistati da una volante qualsiasi. E' infatti impossibile abbassare il nostro livello d'allerta se non passando al giorno successivo, rendendo gli inseguimenti al livello massimo una vera spina nel fianco, forse per troppo tempo. Da notare poi che per l'intera durata di un inseguimento ci viene preclusa la possibilità di entrare in un rifugio o in un raduno a meno che non saremo già in fase “Fuga” rendendo il tutto ancora più complicato, come se ce ne fosse bisogno. Un bilanciamento migliore sia della difficoltà che degli inseguimenti gioverebbe, e non poco, al gioco.

Multiplayer concettualmente vecchio

- Chiariamoci, la parte multigiocatore di Need for Speed Unbound funziona e non soffre di particolari problemi, ma è proprio la scelta di separarla dal gioco in singolo che non riesco a spiegarmi. Abbiamo visto esempi eclatanti di quanto bene possa funzionare un mondo unico condiviso per un gioco di questo genere, e funziona bene anche qui, ma ritengo la scelta di creare due modalità così nettamente separate una scelta illogica, forse legata ad una vecchia concezione dell'online. Avere due carriere separate sotto tutti gli aspetti non ci dà alcun vantaggio, anzi, ci spinge a preferire una modalità sacrificando l'altra, quando avrebbero potuto coesistere senza alcun tipo di problema.

Un po' di monotonia congenita

- La divisione in quattro settimane e la struttura a due fasi data dall'alternanza del giorno e della notte rischia di rivelarsi piuttosto monotona prima del previsto. L'avarizia nell'elargire premi degni di nota limita l'acquisto di auto e di elaborazioni e la conseguente voglia di sperimentare, visto che spesso ogni acquisto sarà un vero e proprio impegno per le nostre tasche. Questo mi ha dato una parziale sensazione di essere fermo, intrappolato in un loop da cui si esce con fatica. Una più oculata gestione delle ricompense andrebbe sicuramente a mitigare questo aspetto un po' monotono, ma che resta sicuramente congenito un un gioco che ci chiede di correre con un'auto gara dopo gara.

Tiriamo le somme

Need for Speed Unbound è un ottimo capitolo della serie EA, realizzato con la cura necessaria, con uno stile unico ed originale ma che ha come colpa principale quella di non voler osare troppo, prendendo il buono dal passato senza però inventarsi nulla di nuovo. Il particolarissimo stile mi ha conquistato, ma è questa stessa originalità che potrebbe allontanare un discreto numero di giocatori, rischiando di essere un'arma a doppio taglio. Se il particolare stile grafico non è uno scoglio per voi, troverete un ottimo Arcade Racer che saprà divertirvi, con un'ottima realizzazione tecnica ed un tuning davvero profondo e soddisfacente. Un migliore bilanciamento dei premi andrebbe a correggere molti dei problemi che ho riscontrato, permetterebbe l'acquisto di più auto e la relativa elaborazione, andando anche a mitigare il lieve senso di noia che rischia di colpire prima del previsto. Un'aggiustatina al bilanciamento della difficoltà contribuirebbe a dare al gioco la proverbiale marcia in più che lo porterebbe nella parte alta della classifica dei titoli di questa amata serie. Tutti difetti che potrebbero essere facilmente corretti con un aggiornamento, ma che al momento limitano il divertimento che questo gioco riesce a darci. Resta un buonissimo capitolo, divertente ed adrenalinico che merita di essere provato.
7.5

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