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The Matrix: Path of Neo
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Recensione - The Matrix: Path of NeoXboxGame

Shiny ci riprova. Dopo il deludente Enter the Matrix, accolto freddamente dalla critica ma premiato al botteghino grazie all'enorme traino della trilogia cinematografica dei fratelli Wachowski, gli sviluppatori si rimboccano le maniche e decidono di affrontare questa volta l'icona centrale della saga: Neo, l'Eletto.


The Matrix: Path of Neo inizia il cammino con il piede giusto, dandoci già nella sua natura un motivo per preferirlo al precedente titolo. Mentre infatti Enter the Matrix ci permetteva di giocare nei panni di due personaggi marginali della famosa saga cinematografica, il nuovo titolo ci immerge in pieno negli eventi vissuti al cinema, permettendoci di ripercorrere il calvario che ha visto il programmatore/hacker Thomas A. Anderson divenire il salvatore del "mondo reale". Il gioco ci pone quindi al centro di momenti ormai storici come l'addestramento di Neo nel dojo virtuale di Morpheus, il combattimento con le centinaia di agenti Smith, il confronto con gli scagnozzi del Merovingio, fino ad arrivare al cataclismatico scontro finale con il super-agente Smith.

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Svegliati, Neo...
Non c'è quindi molto da dire sulla storia del gioco, visto che l'avete già appresa guardando i tre film della saga di Matrix. Se invece non avete avuto questo piacere, è bene chiarirlo subito: questo gioco non fa per voi. Questo perchè gli sviluppatori non si sono presi la briga di spiegare il corso degli eventi durante il passaggio da un livello all'altro: riempire i "vuoti" nella storia viene affidato unicamente alla memoria del giocatore. Si, ci vengono mostrati dei brevi spezzoni filmati tratti dai film, ma questi servono esclusivamente a contestualizzare i livelli che andremo ad affrontare, senza essere d'aiuto nella comprensione della trama a chi non avesse mai visto la trilogia. Chi non ha mai visto i film, quindi, probabilmente non capirà bene cosa stia accadendo nel gioco e perchè Neo si trovi inizialmente in fuga da un ufficio e successivamente in un dojo giapponese con una voce fuori campo che gli da ordini, nè perchè sia dotato di quegli strani poteri o chi siano quegli agenti in giacca e cravatta che gli danno la caccia.

Il gioco non si limita comunque a farci rivivere esclusivamente le scene viste nei film, ma gli sviluppatori hanno arricchito la trama con nuove ambientazioni ed ulteriori avvenimento a corredo a quelli visti al cinema. Tutta la parte dell'addestramento di Neo ad esempio, che servirà per aiutarci a padroneggiare il sistema di controllo del gioco, non si limita solo alla famosa sequenza del combattimento con Morpheus ma ci presenta una serie di scenari diversi nei quali dovremo affrontare a mani nude ondate di nemici, per poi introdurci all'uso della Katana in uno splendido giardino giapponese, arrivando poi all'addestramento con le armi da fuoco fino a farci scontrare infine con Morpheus. Durante il gioco faremo inoltre la conoscenza di personaggi mai visti nei film, protagonisti di missioni completamente inedite: tutto questo aggiunge un elemento di interesse in più ai fan di Matrix, permettendogli di dare uno sguardo più approfondito all'universo creato dai fratelli Wachowski.


Molto bene Neo, ma puoi fare meglio di così
Dal punto di vista della giocabilità, gli sviluppatori hanno realizzato un misto tra picchiaduro e sparatutto in terza persona: nei panni di Neo esploreremo le ambientazioni di ogni livello, da soli o in compagnia di altri personaggi, scontrandoci con i nemici che incontreremo sia a mani nude che usando le armi che potremo raccogliere dai corpi dei nemici caduti. La parte di combattimento corpo a corpo, utilizzabile sia per combattimenti a mani nude che con armi bianche come katane e bastoni, è quella che ci ha colpito maggiormente: gli sviluppatori hanno realizzato un sistema di controllo semplice ma efficace, che tramite la pressione ripetuta dei tasti base per colpo e presa, uniti a quelli di schivata e salto, ci permette di eseguire elaborate mosse di arti marziali, anche contro più nemici contemporaneamente. La spettacolarità dei combattimenti viene poi garantita anche dalle ambientazioni: quasi tutti gli oggetti presenti sono distruggibili ed animati in maniera realistica grazie all'uso del motore di simulazione fisica Havok, per cui ingaggiare un combattimento all'interno di un locale tra sedie e tavolini provoca la distruzione di tutto quello che abbiamo intorno, con conseguente volo di detriti e pezzi di arredamento. Visivamente stupefacente.

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Fondamentale è poi l'utilizzo della concentrazione, ossia la possibilità di rallentare il tempo per effettuare mosse spettacolarissime come quelle viste nei film della saga al costo di una apposita energia che si ricarica da sola quando non usata. Per rendere più varia l'esperienza man mano che progrediamo nella storia e per simulare il percorso di "potenziamento" di Neo, è presente un sistema di avanzamenti: all'inizo del gioco Neo non conosce tutte le mosse, e man mano che prosegue nel suo percorso ne apprenderà di nuove, permettendoci di variegare sempre più il combattimento: calci volanti, strappare le armi ai nemici, attacchi con salti dalle pareti, telepatia e l'utilissima "visione di Matrix" che permette di vedere il codice presente nel mondo virtuale rivelando oggetti e nemici nascosti, saranno tutti resi disponibili durante il gioco. I combattimenti in corpo a corpo danno sicuramente una certa soddisfazione grazie alle mosse dal grande impatto visivo che riusciamo a portare a termine, e vi troverete spesso a voler combattere contro orde di nemici a mani nude anche avendo in inventario delle armi da fuoco, l'uso delle quali non è purtroppo ugualmente soddisfacente.


Cosa vi serve, a parte un miracolo? - Armi, tante armi.
Nel momento in cui impugniamo un'arma, infatti, iniziano i problemi. Questi sono dovuti essenzialmente al sistema di puntamento automatico del gioco: il mirino si blocca infatti sul nemico più vicino e dovremmo poterlo spostare sugli altri nemici usando lo stick analogico, purtroppo però questo meccanismo funziona male e ci troviamo a fissare un nemico senza poter girare lo sguardo quando ne arrivano altri da altre direzioni senza che possiamo difenderci. Il sistema di bloccaggio della mira interviene inoltre anche con nemici dai quali siamo separati da pareti, costringendoci a rimettere l'arma nella fondina per poter girare la telecamera come vogliamo. Aggiungete a questo che per estrarre e rinfoderare le armi (sono presenti pistole, mitra e fucili di diversi tipi) è necessario premere sullo stick analogico destro, usato anche per prendere la mira, e vi troverete in situazioni concitate in cui cercando di cambiare il nemico inquadrato dal mirino premerete lo stick trovandovi improvvisamente disarmati. Sembra insomma che la parte sparatutto sia stata curata molto meno rispetto a quella di combattimento corpo a corpo, ed è un vero peccato perchè attivando la modalità concentrazione è possibile effetuare bellissime mosse sparando mentre si salta con capriole volanti, con i proiettili che tracciano nell'aria le tipiche spirali rese famose dai film della saga. Eppure sarebbe bastato seguire l'esempio dato da Max Payne, che proprio imitando il bullet-time di Matrix fornì un ottimo modello di alta giocabilità. Poco male, comunque: nelle situazioni più affollate vi basterà dimenticare le armi e sfoggiare le vostre splendide arti marziali: uaaah-ttà!

Il gioco è strutturato a checkpoints automatici: ogni volta che moriamo potremo ricominciare dal checkpoint precedente. Purtroppo la difficoltà dei vari livelli non è molto ben bilanciata, e vi troverete a superare con estrema facilità alcuni livelli mentre altri vi daranno molto filo da torcere, arrivando quasi ad essere frustranti. E, nonostante questo, il gioco si completa comunque piuttosto velocemente, sotto le 10 ore totali, senza offrire particolari incentivi a rigiocarlo da capo.


Il cucchiaio non esiste
Dal punto di vista tecnico, The Matrix: Path of Neo presenta una qualità decisamente altalenante: l'utilizzo di tecniche avanzate come il normal mapping e la sfocatura degli oggetti in secondo piano durante i filmati di intermezzo viene vanificato da modelli dei personaggi riconoscibili ma poco convincenti (soprattutto i volti, compreso quello del protagonista) mentre le animazioni, tranne quelle dei combattimenti, sono generalmente piuttosto mediocri. Il design delle ambientazioni è ben fatto ed artisticamente ispirato, con buone textures e con una grande quantità di oggetti distruggibili che, come già detto, in congiunzione con l'uso del motore Havok aiutano a rendere estremamente spettacolari i combattimenti. Purtroppo il tutto è afflitto da una serie di bachi piuttosto evidenti: abbiamo accennato al problema del lock del mirino, al quale si aggiunge un fastidioso problema di scomparsa del sonoro soprattutto in congiuzione con l'uso della concentrazione, ed una videocamera un pò "ballerina" che a volte durante i combattimenti non riesce ad inquadrare al meglio la scena creandoci non pochi problemi nel capire da dove vengano i nemici. Non sono poi infrequenti i cali di frame-rate, anche se mai dannosi per il gioco, ed i problemi di compenetrazione di poligoni. Insomma, dal punto di vista della realizzazione questo The Matrix: Path of Neo sa tanto di "vorrei ma non posso": gli sviluppatori avrebbero avuto bisogno di maggior tempo per rifinire il tutto e dargli un aspetto maggiormente presentabile, ma probabilmente la scadenza dell'uscita del gioco per le festività natalizie glielo ha impedito. Peccato.

Sul fronte audio, la situazione è decisamente migliore: tutto il gioco è doppiato in italiano utilizzando in gran parte gli stessi doppiatori dei film, e questo non solo garantisce un'ottima qualità del doppiaggio grazie all'uso di attori professionisti, ma ci permette di immedesimarci maggiormente ascoltando le voci che già avevamo imparato a conoscere. La colonna sonora è convincente anche se non molto varia, e gli effetti sonori sono particolarmente ben riusciti mimando egregiamente quelli dei film: molto bello ad esempio il sibilo "elettronico" delle katane sguainate.

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Tutto ciò che ha un inizio, ha una fine
The Matrix: Path of Neo si rivela sicuramente superiore al suo predecessore, presentando un gameplay vario ed uno spettacolare sistema di combattimento. Purtroppo il tutto è afflitto da una scarsa longevità unita ad una serie di problemi che avrebbero potuto essere risolti con qualche mese di lavoro extra. Ci sentiamo comunque di consigliarlo a tutti gli amanti della saga cinematografica, che passeranno sopra a qualche difetto pur di potersi immergere di nuovo nel mondo virtuale creato dai fratelli Wachowski. E, soprattutto, non potete perdere il finale del gioco, che vi lascerà letteralmente a bocca aperta, positivamente o negativamente che sia.
7.4

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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