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Electronic Super Joy

Recensione - Electronic Super JoyXbox One DigitalGame

Nella scena indie degli ultimi anni, i platform games retrò ultradifficili sono in rapida ascesa anche grazie alla popolarità del geniale e sadico Super Meat Boy. Michael Todd Games ci delizia quindi con Electronic Super Joy, un intrigante platform game 8-bit che propone uno stile unico, una colonna sonora EDM molto potente, un umorismo surreale e tante, tantissime morti. Con quali risultati? Scopritelo insieme a noi!

Il Gioco

Chi è cresciuto coi classici platform games bidimensionali si troverà fin sa subito a casa con Electronic Super Joy. Movimenti fluidi, salti decisamente irrealistici ma precisi, piattaforme volanti tra cui destreggiarsi abilmente, ostacoli mortali da evitare... sì, è tutto come ce lo aspettiamo. Ma similmente al già citato Super Meat Boy, è la difficoltà che fa subito la differenza: non ci sono attacchi (almeno inizialmente), e cadere fuori dallo schermo o toccare qualcosa di dannoso equivale a morte immediata, il che riporta il giocatore all'inizio del livello o all'ultimo checkpoint trovato (l'unico aiuto che a nostra disposizione, insomma).

Le mosse aggiuntive poi non sono affatto molte, e ce n'è sempre una soltanto che va a sostituire quella in uso - quindi in alcuni livelli per esempio si potrà usufruire del doppio salto ma non si godrà di nessuna possibilità di attacco, in altri invece si potrà colpire il terreno a grande velocità e potenza, annientando nemici e colpi che si trovano in traiettoria, ma senza usare il doppio salto, e così via. E di nemici ce ne sono parecchi: alcuni camminano soltanto su una traiettoria definita, altri sparano anche colpi di ogni tipo. In questo senso sono sicuramente i missili a ricerca a causare i guai maggiori: possono essere abbattuti, ma sono veloci e abbastanza difficili da schivare, e se arrivano in grandi quantità (e ciò accade ripetutamente), uscire indenni diventa quasi come destreggiarsi in uno shoot 'em up di tipo bullet hell.

A proposito di bullet hell, persino questo genere trova qualche sporadica apparizione tra i tanti livelli di gioco. Non rivelerò nulla nonostante la trama non sia molto definita (anche se il concetto è a dir poco geniale: il protagonista perde letteralmente le chiappe in una battaglia e va quindi a vendicarsi), ma visto l'umorismo surreale del gioco che propone personaggi e battute a dir poco inaspettate, lascerò a voi scoprirne le circostanze. Questa varietà è uno dei punti furti di Electronic Super Joy: ogni tot di livelli c'è qualche elemento di gameplay nuovo o variazioni su concetti già visti, rendendo quasi ogni livello diverso dagli altri e memorabili, soprattutto le complicate ed esilaranti boss battles.

I controlli precisi e la difficoltà notevole motivano il giocatore ad andare avanti e sforzarsi, perché poi la soddisfazione dei successi è tanta. Il tutto diventa molto più godibile anche grazie a uno stile artistico piuttosto azzeccato: il gioco ci propone mondi con silhouette nere alla Limbo, con alcuni tocchi di bianco per distinguere meglio gli elementi. Lo sfondo invece ha colori vivaci e animazioni veloci e stroboscopiche, in linea con quella che è la colonna sonora del titolo: un efficacissimo mix di musica elettronica di ogni tipo, dalle più classiche techno e trance alle più moderne electro house e dubstep. Il tutto prodotto e mixato ottimamente, infondendo così un senso di ritmo notevole al gioco.

MX Video - Electronic Super Joy


Questa velocità però non è data solo dalla musica, ma dal gameplay stesso. Da una parte ci sono tanti ostacoli da schivare che non permettono di restare fermi a lungo, dall'altra c'è il fatto che molti livelli hanno l'inquadratura in costante scorrimento, e uscire dalla visuale significa morte immediata: questo ci costringe a seguire il ritmo imposto dal gioco. Ci sono comunque tanti momenti dove bisogna attendere, con ostacoli a intervalli regolari, laser in movimento o missili da schivare, pertanto anche l'eccessiva fretta è solitamente punita con la sconfitta. Con tante minuscole rampe e piattaforme, bisognerà ben presto imparare a destreggiarsi con salti veloci e precisi al millimetro per non bloccarsi già ai primissimi livelli.

Il gioco presenta oltre 50 livelli in 4 campagne separate (più una sotto forma di DLC), con la difficoltà che aumenta sempre più. La prima serie di livelli costituisce la lunga campagna, gli altri sono una serie di sfide con regole o look stravolti. Vista la difficoltà alta, completarle tutte può richiedere molte ore, considerando poi che ci sono anche tempi e numero di morti conteggiate per ottenere la valutazione massima e risalire le classifiche globali, aumentando a dismisura la già buona longevità. Manca invece qualsiasi modalità multiplayer, che visto il tipo di gioco non stupisce o delude in alcun modo. Infine, il titolo è interamente in inglese ma nonostante ci sia qualche battuta surreale e divertente, risulta abbondantemente godibile anche da chi parla solo italiano.

Amore

Che sfide!

- Electronic Super Joy farebbe fatica a nascondere l'ispirazione presa da Super Meat Boy, ma ispirarsi ai migliori non è reato e quando ciò riesce bene, resta solo la soddisfazione. Le meccaniche platform del titolo sono precise e corrette nonostante la difficoltà alta, non si muore mai per via di design sbagliati o bug ma solo per errori propri. Con livelli sempre più difficili, novità interessanti introdotte in quasi ogni livello e una sfida sempre leale, destreggiarsi attraverso i 50 passa livelli del titolo di Michael Todd Games risulta impegnativo ma non in maniera frustrante, riuscendo piuttosto ad essere divertente.

The bass, the beat, the melody

- Per questo punto mi prendo la libertà di citare un grande classico dell'elettronica anni '90 dei Brooklyn Bounce, perché uno degli aspetti più riusciti di Electronic Super Joy sta nella potente colonna sonora. Techno, trance, electro house, dubstep, tutto prodotto davvero bene e mixato al punto giusto per offrire un sound di ottima qualità (con anche qualche bella traccia vocale che non guasta mai), specie per chi è dotato di un ottimo impianto audio o cuffie gaming. Se a questo aggiungiamo che i livelli del gioco spesso seguono il ritmo elevato delle musiche e che gli sfondi evocano i colori e il mondo delle discoteche, diventa innegabile che il feeling che gli sviluppatori hanno voluto evocare funziona, e alla grande.

Umorismo surreale

- Il mondo di gioco è pieno di strani personaggi che faranno commenti strani e il look generale è molto leggero e sbarazzino, dando un aspetto abbastanza comico a un titolo piuttosto brutale come difficoltà. Ancora meglio poi sono le trame e i boss che si vanno ad incontrare, con campagne che prevedono storie a dir poco surreali. Dico solo che la premessa di una delle campagne è che micro-Satana ha scoreggiato sul cane del protagonista, il quale andrà all'Inferno per vendicarsi di questo affronto. Sì, veramente. E aspettate di vedere i boss...

Odio

Difficoltà altalenante

- In genere si può dire che i livelli di Electronic Super Joy siano per lo più di difficoltà crescente se togliamo quelli simi-tutorial che introducono elementi nuovi. Lo stesso però spesso non è vero all'interno dei livelli stessi: certe parti sono facilissime, altre prevedono molteplici morti anche solo per poterne comprendere la logica. Ancora più discutibile è la gestione dei checkpoint in alcune occasioni: capitano infatti situazioni dove passano letteralmente 2-3 secondi di gameplay tra un salvataggio e l'altro, altre invece dove bisogna andare avanti attraverso percorsi difficilissimi di un minuto o più senza nessun checkpoint in mezzo. Un maggior bilanciamento in questo senso non avrebbe guastato.

Tiriamo le somme

Electronic Super Joy è un platform game dalla grafica 8-bit estremamente impegnativo, che segue bene le orme di certi titoli indie di questo tipo usciti negli ultimi anni. Con un gameplay semplice e preciso e un design dei livelli tosto ma mai sleale, il livello di sfida è sempre molto alto senza mai diventare eccessivamente frustrante. Anche lo stile grafico funziona molto bene e la colonna sonora a base elettronica aumenta il valore del titolo che risulta essere molto longevo con oltre 50 livelli con tanto di obiettivi opzionali e classifiche in cui competere. La difficoltà e la gestione dei checkpoint è un pochino incostante, e forse un po' di varietà in più non avrebbe guastato, ma chi è alla ricerca di un platform game divertente e capace di offrire una difficoltà alta ma in maniera leale, difficilmente resterà deluso dall'opera di Michael Todd Games.
8.0

Recensione realizzata grazie al supporto di LOOT Interactive e Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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