Anteprima - Perfect Dark Zero
di
XboxMan
P
In ogni caso, Perfect Dark Zero è un titolo combattuto, di difficile interpretazione, che al pari di Dead or Alive 4 non è stato compreso appieno dai fan ma che fin dall’inizio era atteso dalla critica come la punta di diamante della nuova console Microsoft. Infatti, se le prime versioni del gioco erano deludenti e poco definite, in particolar modo per chi ne visionava solo le immagini, il PDZ che abbiamo ora davanti gli occhi risulta completo e bellissimo sia graficamente che concettualmente, riscuotendo successi sin da prima della sua apparizione.
Addestramento
Il gameplay del titolo si preannuncia, nonostante le scarse notizie a nostra disposizione, come uno dei più piacevoli, considerando i giochi presentati negli ultimi tempi. La giocabilità infatti si basa su livelli lineari, che come accade per Conker sono popolati di punti in cui poter utilizzare l’ormai classico pulsante sensibile al contesto. Un altro aspetto particolare, anche se non me la sentirei di definirlo positivo, è la massiccia presenza di punti di navigazione, che come in Halo guidano il giocatore attraverso i livelli là dove è difficile proseguire. Questa tecnica, a mio avviso, riduce di molto l'aspetto esplorativo della giocabilità, che proprio in virtù di questo aspetto è stata definita da alcuni come troppo lineare. Purtroppo per noi, gli unici aspetti su cui possiamo senza alcun dubbio di sorta esprimerci sono la grafica ed il multiplayer, punti molto importanti proprio in merito alla natura della nuova console Microsoft. Iniziamo quindi da quello più importante, o meglio quello che risalta di più.
La grafica di Perfect Dark Zero, nonostante non fosse sembrata eccelsa nelle prime immagini, risulta tra le più belle mai viste. Non solo per via delle diverse tecniche utilizzate, come una nuova versione del normal mapping chiamata parallax mapping, ma anche in vece di una pulizia grafica senza precedenti , che dimostra una grande attenzione verso quest’aspetto del titolo. Purtroppo non è tutto oro quel che luccica, infatti se notiamo una perfezione quasi maniacale negli scenari urbani, dobbiamo necessariamente ammonire i ragazzi di Rare per gli scenari colmi di vegetazione, che sembrano inferiori a quelli visti in Far Cry. Come potete vedere voi stessi dalle immagini finora pubblicate e dai video, il livello grafico raggiunge quindi un buon livello, attestandosi nella media dei giochi di prossima generazione, se non addirittura al di sopra. Il design del gioco inoltre è particolarmente ispirato, e ciò si evince sia dall’aspetto dei personaggi che delle armi. Infatti, se Joanna Dark risulta una delle protagoniste più belle, carismatiche e originali degli ultimi anni, non sono da meno le armi che permeano originalità da tutti i pori. Gli oggettini che possiamo utilizzare spaziano da un fucile di precisione con mirino a raggi X fino ad un mantello che rende invisibili, da una vibrospada fino ad un jetpack, passando per bazooka, armi e gadget di ogni sorta che vi lascio il piacere di scoprire da soli. Purtroppo per noi, non possiamo dire niente riguardo ai livelli di gioco, che non ci è stato possibile visionare nella loro integrità. Possiamo però esprimerci senza riserve riguardo al multiplayer.
Compagni di battaglia
Al multiplayer di Perfect Dark Zero è stata conferita una attenzione particolare, che necessita quindi di un giudizio particolareggiato ed attento. Prima di tutto, l’aspetto più impressionante ed oserei dire più importante sono le arene, che a scapito di quanto accada nei giochi del genere non sono predefinite per un numero di giocatori, ma variano la propria estensione a seconda del fatto che si giochi in 2, 16 o 32. Inoltre, gli sviluppatori hanno sfruttato l’hardware di Xbox 360 per conferire una fluidità senza eguali al multiplayer, renderizzando aree enormi che fino ad ora potevamo solo immaginare. Appena inizierete una nuova partita in multyplayer, il gioco inserirà il vostro personaggio in un area specifica della mappa in cui potrete raccogliere armi e gadget, poi una volta usciti da queste "basi", una per ogni giocatore o squadra, potrete iniziare il gioco vero e proprio. Qui ci vogliono diverse precisazioni. Prima di tutto il personaggio: se Joanna Dark è una grande eroina, come possono esserci 2 Joanna? Il problema è stato risolto con uno stratagemma tanto semplice quanto geniale, il giocatore con più punti ha l’aspetto di Joanna, gli altri dei personaggi secondari. Diverso discorso per i colori e le squadre, infatti ogni giocatore vedrà il proprio personaggio e relativa squadra in blu e gli avversari in rosso, indipendentemente dalla squadra in cui si è: in questo modo, saprete sempre che i personaggi rossi sono il nemico. Le arene multiplayer poi possiedono una particolare cura per i dettagli, ed una conformazione intricata che permetterà a tutti di divertirsi indipendentemente dalla propria bravura e dai propri gusti.
In conclusione, Perfect Dark Zero si preannuncia dopo una prima analisi non tanto un "Halo killer", come è stato definito, ma una sorta di wait for Halo: un gioco bellissimo, probabilmente un capolavoro, da gustare attendendo l’uscita del Re degli FPS. Non un avversario quindi, ma un gioco che emoziona e diverte in maniera differente.
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