Recensione - UFC 2009: Undisputed
di
Fabio Rossi / fbhell
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Il Gioco
L'Ultimate Fighting Championship o UFC è un'organizzazione di arti marziali fondata nel 1993 in occasione di un torneo organizzato a Las Vegas al fine di decretare il combattente più forte del mondo, indipendentemente dallo stile di lotta. Inizialmente l'UFC prevedeva pochissime regole per i suoi combattimenti, definiti appunto "senza barriere", i quali risultavano spesso decisamente brutali. Questo ha fatto si che la UFC ricevesse violente pressioni esterne che ne decretarono la sua scomparsa dagli eventi pay per view dalle principali emittenti televisive. Con il passare degli anni però la UFC è riuscita a riemergere, dando nuove regole ai suoi combattimenti che sono diventati così più tecnici e spettacolari. Questo ha permesso all'organizzazione sia di riprendersi lo spazio in tv con incontri trasmessi in 34 paesi, sia a THQ di ricavarne dei videogiochi di combattimento altamente simulativi. Ed ora finalmente dopo l'esordio della serie avvenuto sulle console di vecchia generazione, eccoci di fronte a UFC 2009: Undisputed, il nuvo gioco di lotta che THQ e Yuke's hanno concepito per noi.Si tratta di un videogioco a carattere simulativo: ci troviamo di fronte a un roster di circa 80 lottatori, ai quali possiamo aggiungerne fino a 100 da noi creati, rappresentanti le maggiori scuole di combattimento. Ogni lottatore ha il suo stile che va scelto tra 6 macrocategorie, 3 per gli attacchi e 3 per le prese. Le categorie di attacco, come quelle per la lotta corpo a corpo, rappresentano le maggiori discipline a livello mondiale: boxe, kickboxing e muai tai. Per quanto riguarda invece le lotte a terra e le prese, gli stili sono il judo, il wrestling e il brazilian ju jitsu. Oltre a queste macrocategorie, ogni lottatore ha dei valori che ne dettano la sua capacità atletica e sono raggruppati sotto le voc, forza, velocità e cardio. Quest'ultima regola la resistenza del lottatore, che non vuol dire solo il numero dei colpi assorbiti, ma anche la possibilità di infilare una serie di combo consecutive senza affaticarsi troppo.
Ad arricchire il profilo del lottatore ci sono poi inoltre diciassette voci rappresentanti le capacità tecniche dell'atleta e vanno dalla capacità di portare attacchi con pugni o calci all'abilità negli spostamenti a terra, alla capacità nell' utilizzare le sottomissioni. Grazie a questi valori, anche dei lottatori che appartengono alle stesse categorie di lotta possono risultare molto diversi da utilizzare nell'ottagono; è quindi molto utile consultarle prima di scegliere il lottatore, anche solo per capire come approfittare dei limiti dell'avversario.
Le modalità di gioco sono più o meno quelle classiche del genere: match singoli di esibizione, carriera e la possibilità di rivivere alcuni dei match che hanno fatto la storia di questa organizzazione. Ovviamente non manca la possibilità di scontrarsi con gli amici sia in locale che su Xbox Live. La modalità più interessante è forse la carriera, che ci vede impegnati in incontri e allenamenti per ben sette anni virtuali, dopo di che il gioco ci obbliga al ritiro dell’atleta, che sarà utilizzabile solo per match singoli, sia online che offline. Nel corso di questi sette anni, oltre alla scalata per il titolo ci troviamo ad affrontare anche numerosi stage di allenamento che ci permettono di approfondire la nostra conoscenza delle arti marziali.
Il gameplay di UFC 2009: Undisputed non è immediato, per via delle molteplici variabili di attacco e difesa: per padroneggiare al meglio tali opzioni non è nemmeno sufficiente provare e riprovare più volte la guida tutorial, in quanto questa è utile solo per un’infarinata iniziale ma poi i comandi vanno approfonditi se si vuole competere ad alto livello nei match classificati. E il modo migliore per far ciò è impegnarsi nella carriera, i cui stage di allenamento ci spiegano man mano nuove manovre e tecniche di lotta.
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