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img Call of Duty: Black Ops III
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Call of Duty: Black Ops III - la beta messa alla prova

Con l'arrivo della beta di Call of Duty: Black Ops III abbiamo potuto testare ed analizzare con calma alcune delle novità presenti nel nuovo titolo di Activision: vediamole insieme.
Puntuale come un orologio, anche questo novembre uscirà un nuovo capitolo di Call of Duty e questa volta tocca a Treyarch, autori tra gli altri degli episodi World at War e i due Black Ops, da molti considerati gli sviluppatori più capaci della rotazione del franchise grazie a campagne con trame intricate, l'amata modalità zombie e un occhio di riguardo per la scena eSports. Activision ha deciso di offrire ai giocatori la possibilità di avere un assaggio di Call of Duty: Black Ops III mesi prima dell'uscita tramite una beta multiplayer, inizialmente disponibile per chi ha preordinato il gioco e successivamente giocabile da tutti. Con l'inizio di questa beta vediamo insieme cosa funziona e cosa c'è da rivedere nel comparto multigiocatore, invitandovi peraltro a scrivere nei commenti le vostre opinioni qualora la stiate provando anche voi.

Se bisogna riassumere il tipo di gioco in poche parole, banalmente si potrebbe dire che Call of Duty: Black Ops III è una via di mezzo tra Black Ops II e Advanced Warfare. La precisione, il design e lo stile del primo, misto a un movimento acrobatico già conosciuto nel secondo. Però già alla prima partita si nota che il gameplay è molto più incollato a terra rispetto al capitolo precedente sviluppato da Sledgehammer Games. I salti tramite propulsori jet sono più limitati e possono essere fatti solo intervallandoli di qualche secondo. Sono scomparsi anche gli sprint aerei, mentre le corse sui muri sono ancora presenti. I soldati in Call of Duty: Black Ops III saranno anche ipertecnlogici, ma Treyarch ha deciso di impiegare un gameplay meno aereo, elemento che aveva diviso il fanbase della saga, e le mappe presenti nella beta sembrano rispecchiare al meglio questo tipo di movimento, con sì design simili Black Ops II, ma anche aree fatte apposteaper i nuovi movimenti come la corsa sui muri e... il nuoto.

Un'altra novità di rilievo del gameplay di base di Call of Duty: Black Ops III sta infatti nel nuoto, con diverse mappe che presentano aree piene d'acqua dove i soldati possono nuotare con agilità e velocità, non dovendo nemmeno rinunciare alle armi tra l'altro, generando quindi inediti scontri subacquei. Personalmente questi li ho trovati molto riusciti poiché la visibilità è ridotta e ovviamente si fluttua, ma si deve anche tornare in superficie a prendere aria prima o poi, pertanto i combattimenti risultano dinamici e parecchio diversi dal solito. Le parti subacquee comunque ricoprono una parte abbastanza ridotta delle mappe, offrendo solitamente percorsi alternativi o scorciatoie per arrivare in zone calde, permettendo ai giocatori di attraversare aree in poco tempo a patto di non incontrare resistenza in mezzo all'acqua.

Per quel che riguarda le armi, tutto ricorda gli episodi precedenti della saga con un'ampia selezione di fucili d'assalto, mitragliatrici, fucili da cecchino, pistole e così via, personalizzabili con accessori di ogni tipo grazie al già noto sistema Pick-10, dove il giocatore può scegliere 10 oggetti per ciascuna classe, che però per assurdo potrebbero anche essere 6 perk e una sola arma, ma anche 4 granate e 2 armi - è un sistema riuscitissimo introdotto in Black Ops II che da allora, giustamente, non è mai stato abbandonato. Ritornano anche i pointstreak, con la possibilità di chiamare radar UAV, elicotteri, missili, e anche l'HC-XD, l'evoluzione della macchina telecomandata RC-XD dei capitoli precedenti di Black Ops, questa volta in grado di saltare e di guidare sui muri. E naturalmente tutto fa brodo per le ricompense: uccisioni, assist, conquiste qualora non si stia giocando a team deathmatch, spingendo i giocatori a fare gioco di squadra.

Oltre alla creazione delle classi, in questo episodio è possibile scegliere tra gli Specialisti, una serie di personaggi predefiniti con 2 abilità tra cui scegliere ciascuno, similmente a come nel PvP di Destiny si vanno ad usare classi con abilità distinte. E anche qui la selezione è notevole e c'è qualcosa per tutti i tipi di giocatori, non solo nel look (che comprende entrambi i sessi e più carnagioni, nonché caratteri distinti tra loro): uno scudo per limitare i danni dei proiettili, una freccia che spara dardi esplosivi, un radar incorporato che quando viene usato segna la posizione dei nemici intorno al giocatore... e infine quella che personalmente ho trovato essere l'abilità più innovativa e particolare, chiamata Glitch (quantomeno in inglese, in quanto è questa la lingua della beta, potrebbe avere un nome diverso nel prodotto finale che sarà localizzato in italiano), che permette al giocatore di teletrasportarsi nella posizione occupata pochi secondi prima, potendo quindi aggirare nemici che tentano di fare imboscate o semplicemente uscire da situazioni caldissime dove non ci sarebbe altra via di scampo. Tutte queste abilità si caricano man mano grazie a un timer che viene accelerato quando si fanno punti (similmente a quanto succede in Titanfall), limitando quindi l'uso a sporadiche occasioni di armi davvero potenti.

Complessivamente il gameplay non sembra essere eccessivamente stravolto, con qualche idea presa in prestito da altri giochi ma che funzionano molto bene nel contesto di Call of Duty, a patto che non siate dei puristi della guerra "realistica" del presente o del passato. A livello tecnico invece, pur tenendo conto del fatto che si tratta di una beta, i ragazzi di Treyarch hanno puntato soprattutto alla fluidità, con quindi una grafica che si lascia guardare con piacere ma non fa gridare certo al miracolo, ma che in compenso gira stabilmente a 60 fps anche nei momenti più concitati, un marchio di fabbrica della saga che non rinuncia mai alla stabilità, anche a costo di essere meno impressionante della concorrenza da un punto di vista grafico. Il comparto audio pare valido come sempre, con tanto di musiche energiche ad accompagnare eventi particolari quali la salita di un livello o la fine di una partita. In questo senso ho trovato simpatico lo scambio di battute dei soldati all'inizio di ciascuna partita, dove per esempio può capitare che una recluta ironizzi sulla formalità del comandante. Questi dialoghi sembrano essere limitati a pochi scambi, ma è un'idea simpatica.

Black Ops II ha fatto passi da gigante per la saga per quel che riguarda la gestione della community, dell'online, dei replay, dello streaming e molto altro ancora, ed è stato un vero peccato che tante di queste novità fossero state totalmente abbandonate in Ghosts e Advanced Warfare. E per quanto non sia ancora tutto disponibile nella beta, torna di prepotenza il supporto per i siti video come YouTube, torna finalmente la modalità cinema per poter creare filmati davvero ben fatti, e unendola alla possibilità di registrare filmati della console stessa il potenziale è davvero massiccio. Torna anche la possibilità di fare da spettatori tramite la modalità CODCaster insieme ad altre novità, di cui però non so dire molto poiché non sono presenti nella beta, e la loro prova dovrà ancora aspettare un po'.

Complessivamente Call of Duty: Black Ops III, per quel che si può vedere del multiplayer in questa beta, sembra un degno seguito di Black Ops II. Movimenti, tecnologie e mappe sono simili, e le aggiunte di nuovi tipi di movimenti e del nuoto rendono le battaglie abbastanza diverse ma non troppo stravolte. Laddove Advanced Warfare sembrava davvero un gioco diverso poiché tutti volavano costantemente, qui è tutto più legato a terra, snaturando meno il titolo. I gadget futuristici rimangono tutti con diverse novità, e il nuovo sistema di abilità simil-Destiny aggiunge un ulteriore pizzico di pepe a un multiplayer che non si stravolge ma che propone diverse novità per rimanere sufficientemente fresco e diverso per continuare ad interessare. Chi è già stufo o non si è mai interessato alla saga difficilmente troverà in Call of Duty: Black Ops III il punto di svolta, ma chi ha apprezzato il gameplay di Black Ops II e il dinamismo di Advanced Warfare, troverà in questo capitolo una valida e bilanciata via di mezzo che, per quel poco che si può provare, sembra essere l'evoluzione naturale del futurismo della saga.

A questo punto la parola è vostra nei commenti: fateci sapere le vostre impressioni su questa beta!

Articolo realizzato grazie al supporto di Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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