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Vandal Hearts: Flames of Judgment

Recensione - Vandal Hearts: Flames of JudgmentXbox 360 DigitalGame

Era il lontano 1997 quando uno strategico a turni di nome Vandal Hearts fece il suo debutto su Playstation e Saturn. A distanza di 13 anni, Konami prova a rinverdire i fasti della serie rilasciando su Live Arcade Vandal Hearts: Flames of Judgement, prequel di quel primo ed unico capitolo che ricevette riscontri positivi sia dalla critica che dal pubblico: scopriamo insieme se la mossa dell'editore giapponese ha avuto gli esiti sperati.

Il Gioco

La trama alla base di Vandal Hearts: Flames of Judgement è quanto di più classico possa esistere: una guerra tra due regni confinanti fa da sfondo alle avventure del solito gruppetto di adolescenti che, nel tentativo di salvare la propria patria, diventerà fondamentale per il risultato finale. Per farlo, i protagonisti dovranno affrontare una lunga serie di battaglie contro diversi tipi di nemici: la base del gameplay è la solita dei giochi di ruolo, con la crescita delle abilità dei personaggi man mano che aumenta l’esperienza e i tipici combattimenti a turni con danni calcolati in numeri.

Ciò che differenzia Vandal Hearts: Flames of Judgement dagli altri giochi di ruolo è il sistema di battaglia, che seppur già visto in altri titoli del passato è piuttosto raro al giorno d’oggi: il campo è suddiviso in un’immaginaria scacchiera su cui le due fazioni si possono muovere solo per un numero limitato di caselle ad ogni turno, e a seconda del numero di quadrati che li separa dal nemico possono attaccare da lunga distanza con archi e balestre oppure corpo a corpo con spade, lance e martelli; ovviamente, oltre agli attacchi fisici sono presenti le classiche magie (sia dannose che di supporto) e gli oggetti da usare in battaglia. Insomma, Vandal Hearts: Flames of Judgement non propone niente di nuovo, ma punta deciso sulla riproposizione di strutture classiche nella speranza di fare breccia nei cuori dei nostalgici e degli appassionati di strategia a turni.

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Amore

Strategia al potere

- Tutti coloro che amano ragionare prima di agire troveranno pane per i loro denti con Vandal Hearts: Flames of Judgement: la natura strategica dei combattimenti costringe il giocatore a scegliere con attenzione le proprie mosse, perché anche una singola scelta sbagliata può tramutare una probabile vittoria in una disfatta certa. Le numerose possibilità tattiche consentono di approcciarsi alle battaglie in diverse maniere: si può decidere di attaccare da distanza o corpo a corpo, si può scegliere di accerchiare un nemico alla volta o di attaccarli tutti contemporaneamente, o ancora di sfruttare maggiormente la magia piuttosto che la forza. Insomma, con Vandal Hearts: Flames of Judgement chi ama la strategia potrà sbizzarrirsi in mille modi diversi.

Odio

Ritmo Lento

- L’aspetto strategico di Vandal Hearts: Flames of Judgement elogiato poco fa porta con sé un rovescio della medaglia piuttosto ovvio, ovvero la lentezza nel gameplay. Il fatto che i movimenti dei personaggi siano limitati obbliga spesso a perdere diversi minuti solo per disporli sul campo di battaglia, e i tempi si allungano ancora di più quando i nemici sono molto numerosi. La rigidità dei turni, poi, è un’altra aggravante: non si possono dare comandi multipli ai personaggi, né anticiparli prima che sia il loro momento come invece è possibile fare in altri giochi simili. A causa di tutto questo, il rischio che la noia sopraggiunga presto è molto elevato.

Solo Battaglie?

- In Vandal Hearts: Flames of Judgement non esiste alcun tipo di esplorazione. Il gioco è completamente costituito dai combattimenti, inframmezzati a volte da dialoghi completamente testuali e su sfondo fisso, senza animazioni né doppiaggi. Ovviamente, all’alba del 2010 una simile struttura di gioco non può essere considerata accettabile.

Tiriamo le somme

Vandal Hearts: Flames of Judgement è un titolo che, dal mio punto di vista, sa troppo di vecchio. La scarsa dose di novità e la riproposizione di strutture di gameplay già viste e riviste fanno di questo titolo un gioco che potrebbe essere apprezzato solo dagli amanti degli strategici a turni o dai nostalgici di tale genere: per tutti gli altri, il mio consiglio è quello di spostare le proprie mire su altri generi.
6.0

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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