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Top Spin 3
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Recensione - Top Spin 3Xbox 360Game

La serie tennistica di 2K Sports è un classico della line-up di Microsoft Xbox, grazie al fatto che il primo titolo fu sviluppato direttamente da Microsoft, allora proprietaria dello studio PAM prima di cederlo a Take-Two insieme a tutti i diritti delle proprie serie sportive. Il primo episodio della serie stupì tutti rivoluzionando lo stagnante modo dei titoli tennistici, e l'episodio successivo mantenne le buone caratteristiche del predecessore seppur senza saper innovare allo stesso modo. Oggi possiamo finalmente testare la versione finale di Top Spin 3 dopo che, quasi un anno fa, avevamo potuto osservarlo in anteprima alla Games Convention 2007 di Lipsia: verifichiamo quante delle promesse di allora si siano tramutate in solida realtà.



Squadra vincente non si cambia
Il detto non si sbaglia mai, in particolare quando la formula collaudata di un gioco si dimostra valida al punto di essere imitata dagli altri, da rappresentare un metro di paragone per tutti gli altri giochi dello stesso segmento. Per questo i fondamentali, le opzioni di gioco, sono rimaste sostanzialmente le stesse dell’edizione precedente: Esibizione, Carriera, Torneo, On-line.

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L’esibizione è sicuramente la via più breve per entrare nel magico mondo del tennis disputando una partita, di singolo o di doppio, sia contro due amici che contro la CPU della console. Approntata la squadra, è possibile scegliere tra giocatori e giocatrici di tutti i tempi: da Federer a Becker, dalla Sharapova alla Mauresmo, tutti fedelmente riprodotti in carne, ossa e capelli virtuali. Terminata la fase di selezione del giocatore, si passa a quella relativa al campo di gioco: l’emozione di disputare un set sulla rossa terra di Parigi o Roma è qualcosa di impareggiabile per un tennista, anche se solo di club. Top Spin 3 offre l’opportunità di entrare, con un livello di dettaglio finora sconosciuto, all’interno dei templi del tennis mondiale: Roland Garros, Roma, Toronto, etc.

Dopo una breve fase di caricamento si effettua l’ingresso nell’arena di gioco, ed il colpo d’occhio è assolutamente impressionante. Immaginate di disporre di uno di quei televisori da 50” e di godervi questa scena in Dolby Sorround: vi capiterà, per un attimo, di perdere la percezione che si tratti di un insieme di pixel e poligoni. I giocatori iniziano il riscaldamento, e sovraimpressioni di stampo televisivo mostrano le informazioni personali di oguno di essi.

Dopo questa fase arriva il momento del gioco vero e proprio. I controlli per i colpi sono gli stessi della vecchia versione, mentre l’assenza di particolari indicatori a schermo o di aiuti di qualunque genere è la prima grossa sorpresa di questa terza incarnazione del gioco tennistico di 2K Sports: è una precisa scelta progettuale, in nome di una più realistica resa delle dinamiche di gioco del tennis, che mira ad una interazione del giocatore maggiormente incentrata sul timing e sulla posizione, contribuendo al contempo ad una maggiore immersività, cercando di farci dimenticare che ci troviamo alle prese con un videogioco.

Proprio timing e posizione del giocatore sono alla base di una corretta esecuzione dei colpi del tennis, e la perfetta riproduzione della meccanica del colpo, unita ad una buona posizione e un timing perfetto, decide se il diritto o il rovescio sarà un buon tiro. L’attenzione nella riproduzione delle meccaniche di gioco è a dir poco maniacale: le animazioni, realizzate con tecniche di motion capture, riproducono con estrema naturalezza e realismo anche quei colpi in cui, trovandosi fuori posizione, il movimento del braccio risulta condizionato come la potenza e profondità della palla. Tutta questa fedeltà complica però le modalità di controllo del proprio giocatore: in particolare il riposizionamento al centro (tasto LB) ci è sembrato affetto da un bug che fa improvvisamente partire il tennista verso la parte opposta del campo.

Si tratta di un tipo di controlli che rendono sicuramente più ripida la curva di apprendimento del giocatore, ma contribuiscono ad una resa maggiormente realistica delle dinamiche di gioco che fanno del tennis uno degli sport più tecnici esistenti. Troviamo quindi mantenute le promesse fatteci a Lipsia dagli sviluppatori del gioco nell'agosto 2007: maggior realismo nelle ambientazioni, maggior realismo nel gameplay maggior realismo (e difficoltà) nel controllo dei giocatori. Tutto come promesso.


Lo sport è fatica
Chiunque abbia praticato uno sport, anche a livello amatoriale, sa che la componente fatica è sempre presente e costituisce una parte fondamentale di ogni sforzo atletico. La sopportazione della fatica ed il recupero della stessa sono qualità fondamentali per gli sportivi e differenziano, anche in maniera decisiva, il rendimento durante lo svolgimento di un incontro o di un gesto atletico. Nel tentativo di riprodurre fedelmente lo sport del tennis, gli sviluppatori hanno calato la componente fatica all’interno sia del gameplay che dell’aspetto estetico degli atleti.

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Per quanto riguarda il gameplay, durante le attese tra una battuta e l’altra, viene visualizzato un cardiofrequenzimetro in cui è possibile controllare lo stato del proprio giocatore: il colore con cui viene tracciato il grafico rispecchia la situazione fisica del proprio giocatore. Battiti regolari e distanziati con colore del grafico verde indicano perfetta salute e lucidità, mentre frequenza accelerata dei battiti e grafico giallo simboleggiano l’inizio della fase di affaticamento dell’atleta, che comunque conserva intatte la lucidità mentale e l’agilità muscolare. Al continuare dell'affaticamento, la situazione inizia a diventare preoccupante, il grafico diventa rosso e il giocatore perde la lucidità mentale oltre che, in un eventuale scambio lungo, la possibilità di spostarsi rapidamente.

Insomma, la fatica diviene una componente fondamentale del gioco del tennis ed il nostro stile di gioco influenza in maniera determinante le capacità atletiche del nostro giocatore. Questo introduce una nuova interessantissima tattica di gioco: durante lo scambio, proprio come accade sui campi di tennis reali, bisogna bilanciare la potenza del colpo, la sua direzione e persino l’effetto, anche in funzione del livello di fatica del proprio giocatore. Se lo scambio si è fatto serrato già da centrocampo, oppure si è reduci da un recupero all’ultimo secondo, è importante giocare la palla in modo da permette al proprio giocatore non solo di recuperare la posizione, ma soprattutto di recuperare quel minimo di energie necessarie per rimanere lucidi nel proseguo dello scambio. 2K Sports ha fatto nuovamente centro introducendo in maniera corretta e ben bilanciata una componente essenziale di ogni sport, e soprattutto in uno sport individuale come il tennis, introducendo un elemento di innovazione e rendendo Top Spin 3 ancor più simulativo e realistico.


Realismo a 360°
Il realismo non è però perseguito solo nella componente gameplay: come abbiamo già affermato, la grafica delle ambientazioni è assolutamente perfetta dal punto di vista estetico, al limite del fotorealismo, ma anche la riproduzione di fattezze e movenze dei giocatori è di primo livello. Grazie alle già menzionate tecniche di Motion Capture, Top Spin 3 raggiunge un grande realismo sia nelle animazioni di personaggi "preconfezionati" (Federer, ad esempio, si muove esattamente come quello reale, inclusi i colpi in emergenza) che negli atleti personalizzati dal giocatore. Nella realizzazione del proprio personaggio, oltre alle caratteristiche fisiche è infatti possibile sceglierne i movimenti da una vasta galleria di opzioni: possiamo quindi scegliere la modalità di esecuzione del servizio, del diritto e del rovescio con una profondità di particolari che consente persino di scegliere quando e che tipo di gemito far fare al giocatore/giocatrice durante lo sforzo.

Una nota di merito va poi alla riproduzione dei capelli e del loro movimento: molti tentativi sono stati fatti nel corso degli anni, ma questo di 2K Sports è quello che si avvicina maggiormente al comportamento dei capelli reali. Unitamente ai vestiti, che si muovono durante i colpi esattamente come potreste vedere in TV, forniscono un colpo d’occhio dal realismo impressionante. Se poi la fatica è una componente fondamentale del gioco, non poteva non essere inclusa la sua rappresentazione visiva, con il sudore che man mano si fa largo sulle maglie, sui volti e sui corpi degli atleti. Le maglie diventano più scure inizialmente nel girocollo, poi sulle spalle ed in seguito sulla schiena e sul petto, costringendo la maglia a rimanere appiccicata al giocatore. In maniera simile, il viso ed il corpo si rivestono di sudore sempre più intensamente. A completare il realismo le divise si sporcano sempre di più, negli intermezzi tra un quindici e l’altro il giocatore ricorre maggiormente ai suoi polsini, e batte di più con la racchetta sulle scarpe quando gioca su campi in terra. In definitiva, confermiamo ancora l'assoluto realismo del gioco, anche nella grafica come nel gameplay.

Le modalità del Live sono complete e si dividono in due grandi famiglie: le partite libere ed il world tour. Nelle prime potete prendere parte a partite senza punteggio che vi permetto di sfidare gli altri giocatori del Live sia con il vostro giocatore che con i tennisti del circolo ATP. Nella seconda modalità, parificabile al circuito ATP, è possibile prendere parte a partite singole classificate oppure a tornei veri e propri, il cui tabellone viene composto al volo con i giocatori che hanno scelto questa modalità. In quest’ultima modalità è indispensabile usare il proprio giocatore che prendendo parte ai tornei, esattamente come nella modalità carriera, guadagnerà nuovi punti di esperienza e nuovi crediti per l’acquisto di beni nei negozi del gioco.

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Gioco, Partita, Incontro
Superare se stessi, migliorarsi su ogni singolo punto, cercare la posizione perfetta per un impatto preciso con la palla ed un colpo potente e ben piazzato, amministrare con saggezza le proprie forze, concentrazione e determinazione. Questa è la vera essenza del tennis. Riprodurre queste caratteristiche in un mondo virtuale è cosa difficile, perché va ben oltre la perfezione delle texture, delle animazioni e il numero di poligoni: è la sapiente miscela di tutti gli ingredienti di un videogioco per riprodurre o creare una emozione.

Ebbene, Top Spin 3, sia pure con alcune pecche tecniche di minore rilevanza e l’assenza di alcuni campi di gioco (Wimbledon in primis), ha marcato un nuovo metro di paragone per quanto riguarda la simulazione del tennis. Abbiamo usato la parola simulazione perché, va detto, Top Spin 3 non è un gioco facile, esattamente come il tennis. Richiede tecnica, attenzione, concentrazione e completa padronanza dei controlli, che necessariamente sono molto più complessi della precedente edizione e, in generale, di ogni altro gioco del tennis disponibile. Tutta questa complessità gli permette però di essere un autentico depositario dell’essenza del tennis: giocare a questo gioco richiederà un po’ di training, costanza e passione, ma saprà darvi tante soddisfazioni. Esattamente come il tennis reale.
8.6

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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