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Rocket League
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Recensione - Rocket LeagueXbox OneGame

Ha preso il mondo alla sprovvista. Ha venduto milioni di copie. Ha fatto la fortuna di innumerevoli youtuber e streamer. Ha avuto un impatto imprevisto nella scena competitiva, entrando a pieno titolo nel mondo degli eSports. E finalmente Rocket League approda anche su Xbox One questo bizzarro ma appassionante gioco di calcio veicolare, con tanto di contenuti esclusivi per la console di Microsoft. Scopriamo insieme se sia valsa la pena di attendere così a lungo!

Il Gioco

A voler semplificare, Rocket League si potrebbe riassumere con la frase "calcio con macchine", ma in realtà è molto, molto di più. Sequel del poco conosciuto Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars, Rocket League divide i giocatori in 2 squadre di massimo 4 persone ciascuna e li mette a bordo di automobili in arene chiuse con una palla gigante da mandare nella porta avversaria, il tutto con una comoda e personalizzabile visuale in terza persona. Ma non si tratta di macchine qualunque: possono infatti correre tranquillamente su tutte le superfici delle arene, rappresentate come veri e propri stadi con enormi muri rialzati e un soffitto, fatto di angoli arrotondati per una guida sempre comoda, rendendo il gameplay davvero a 360 gradi. E, come se non bastasse, le macchine sono dotate di propulsori: l'uso più immediato di essi è ovviamente la possibilità di correre più velocemente, ma combinato alla possibilità di saltare e al fatto che la propulsione può di fatto far volare le macchine, rende il gameplay incredibilmente profondo e tattico, con giocate aeree, sui muri, con tiri e spazzate da aspettarsi in ogni parte del campo. Per questo il titolo è incredibilmente semplice da capire, con comandi arcade comodissimi e semplicissimi, ma di fatto risulta avere una profondità di movimenti impressionante: è davvero difficile riuscire a controllare le vetture con precisione assoluta e c'è sempre spazio per migliorare, proprio come nei migliori giochi competitivi. E con le arene che non offrono ostacoli ma solo un sacco di power-up per il turbo, la velocità è sempre tanta.

Il gameplay a 360 gradi del titolo, che appunto prevede rotazioni, voli e corse sui muri per colpire la palla nei modi più efficaci possibili, prevede anche una lunga serie di aiuti ed accorgimenti per i giocatori: ad esempio la silhouette della palla è sempre visibile sullo schermo anche quando è coperta ed è possibile far puntare in ogni momento l'inquadratura in direzione della sfera, ma troviamo anche tantissime cose impostabili nelle opzioni di gioco, molte delle quali decisamente insolite per un titolo console. Parliamo di aspetti come la regolazione del campo visivo, la possibilità di spegnere certi effetti grafici per rendere il gioco più chiaro (ma solo al fine di facilitare il gameplay, non c'entrano qui le performance del motore grafico) e così via.

MX Video - Rocket League

Un gameplay così preciso e competitivo non andava certo sprecato per delle battaglie contro l'IA, anche se è possibile svolgere partite singole in modalità Esibizione contro i bot o, in modalità Stagione, è possibile impostare dei campionati tra squadre fittizie gestite dall'IA, con tanto di playoff a fine stagione. Il fulcro del titolo è infatti rappresentato dal multiplayer, giocabile sia in locale in split-screen fino a 4 giocatori che online, e lì le opzioni sono davvero numerose. Con scontri che spaziano dall'1 contro 1 al 4 contro 4, sia in partite classificate che non, il sistema di Rocket League risulta davvero ben fatto, con un netcode molto valido, la possibilità di votare la resa o di segnalare giocatori scorretti, indicatori per il ping e per il punteggio individuale e statistiche dettagliate... i ragazzi di Psyonix sanno cosa vuol dire creare un titolo online completo.

Il sistema di punteggi è poi una vera chicca, visto che oltre ai risultati delle squadre vengono anche premiate le giocate migliori. Non solo i gol o gli assist, ma anche le parate (per premiare anche chi si sacrifica in fase difensiva), per non parlare delle sforbiciate con la macchina che rotea, colpi dall'alto o cross in mezzo per i compagni. Queste azioni sono utili anche per guadagnare più XP, per salire di livello, e per sbloccare variazioni estetiche di ogni tipo. Possiamo scegliere tra macchine diverse (che comunque apportano pochissime variazioni nel gameplay, cambiano solo la velocità di rotazione e la grandezza della hitbox), colori e decalcomanie di ogni stile, bandiere o oggetti penzolanti da attaccare al retro, dei cappelli da mettere in cima, ma anche l'effetto audiovisivo della propulsione può essere cambiato. Lo sblocco di nuovi oggetto è praticamente garantito che si vinca o si perda, e con un'infinità di contenuti molti dei quali tratti da videogiochi come Gears of War, Halo, Sunset Overdrive, Portal, Unreal Tournament e Warframe, di motivi per fare ogni volta ancora una partita se ne possono sempre trovare.

Ma non finisce qui, perché è anche possibile attivare dei bizzarri mutatori, per esempio per aumentare la velocità, per abbassare la gravità o anche per far diventare la palla un cubo o, come accadrà con l'aggiornamento in arrivo la prossima settimana, un disco da hockey con tanto di campo ghiacciato. A tal proposito va menzionato che su PC sono da poco apparse delle mappe sperimentali con forme bizzarre o dislivelli (mentre le arene standard sono tutte piatte e lineari come i normali campi da calcio), ma probabilmente per via della certificazione che ha richiesto tempo ciò non è ancora presente nella versione Xbox One: Psyonix promette comunque che entro aprile tutte le versioni del gioco saranno perfettamente allineate a livello di contenuti e da quel momento in poi i rilasci procederanno in parallelo su tutte. Segnaliamo infine che Rocket League è interamente tradotto in italiano.

Amore

Semplice da capire…

- Rocket League è diventato un successo per tanti motivi, ma uno dei principali è la semplicità dell'idea e del gameplay di base. Un gioco di calcio arcade con le macchine? Con tanto di controlli intuitivi, precisi e divertenti a velocità smodata? Siccome anche a livello tecnico è fatto bene, con tanto di grafica piacevole, frame-rate generalmente stabile e un net-code di ferro, nonché tanta roba da sbloccare facilmente (basta continuare a giocare), tutti possono cimentarsi con questo acrobatico titolo, esperti o meno di giochi di guida e di calcio.

...ma c'è sempre da imparare

- Ma per quanto sia facile iniziare a giocare a Rocket League, per diventare dei veri fenomeni ci vuole tantissima pratica, complici le enormi potenzialità tattiche ed acrobatiche del precisissimo e apertissimo sistema di movimenti a 360 gradi, che permette alle macchine di svolazzare, fare rotazioni, correre sui muri e molto altro ancora. Capire come sfruttare al meglio tutti questi movimenti non è semplice, ancor meno lo è realizzare tutto ciò; anche le migliori tattiche di squadra e di posizionamento sono cose che verranno acquisite col tempo, ma la profondità è davvero tanta e anche dopo centinaia di ore di gioco ci sarà ancora da migliorare.

Variazioni sul tema

- Di certo il gameplay di base di Rocket League è semplice seppur profondo, ma le variazioni e le sfumature all'interno del gioco sono numerose. Non solo c'è la possibilità di avere sfide di ogni tipo, dall'1 contro 1 al 4 contro 4, ma è anche possibile applicare mutatori strambi per stravolgere le regole del gioco, creare veri e propri tornei contro l'IA e così via. Ancor più profondo è il sistema di sblocchi, dove ci sono miliardi di combinazioni tra colori, decalcomanie, effetti speciali e oggetti applicabili alla macchina, rendendo il proprio bolide un qualcosa di molto personale.

Competizione

- Rocket League ha tutto il potenziale per essere uno dei titoli multiplayer che riprenderete in mano con maggior piacere per tanti mesi a venire. Con opzioni competitive di ogni tipo, in mappe grandi e piccole, con regole di ogni genere sia in partita classificata che non e con un net-code davvero stabile, il titolo di Psyonix è una vera chicca della scena competitiva. Che siate in compagnia di amici o contro perfetti sconosciuti, il tutto risulta davvero appassionante.

Odio

Non per solitari

- D'altro canto, però, nonostante offra diverse modalità e variazioni con bot anche molto competitivi e tosti da battere, Rocket League è stato palesemente pensato per essere giocato in compagnia. Le sfumature della scena competitiva sono molto più intriganti delle modalità pensate per il gioco locale, infatti l'unica componente single player di rilievo è la semplice modalità Stagione, che diverte ma certo non può competere con la carriera di titoli sportivi quali FIFA o PES. Se non avete il Gold o semplicemente non vi piace giocare online, non è il titolo per voi.

Non ancora definitivo

- Abbiamo dovuto attendere vari mesi per l'approdo di Rocket League su Xbox One e le aspettative non sono state deluse, anche se ci sono ancora un paio di problemini che lo rendono meno appetibile delle altre versioni. Parliamo di qualche lieve calo di framerate, qualche bug bizzarro o freeze fastidiosi, ma anche del fatto che l'ultima patch della versione PC (che comprende tra le altre cose delle nuove mappe) non è ancora apparsa nella versione qui recensita. Di contenuti ce ne sono comunque tanti e anche il resto arriverà, ma è giusto sottolineare che per il momento ci sono differenze.

Tiriamo le somme

Si è fatto attendere, ma il fenomeno della scena competitiva degli ultimi mesi è finalmente arrivato anche su Xbox One mostrandosi appassionante, divertente e competitivo come ce lo aspettavamo. Rocket League brilla grazie a comandi semplici, controlli raffinati e precisi ed un gameplay incredibilmente profondo, tattico e tecnico, con opzioni competitive a non finire e una montagna di contenuti da sbloccare; tutto questo lo rende una delle esperienze multiplayer più soddisfacenti del panorama Xbox One. Che vi divertiate con amici a casa o sconosciuti nel rifinitissimo comparto online, potreste rimanere incollati allo schermo per mesi e mesi: chi è alla ricerca di un valido e originale titolo multiplayer non ha bisogno di guardare altrove.
8.8

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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