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Guns, Gore & Cannoli

Recensione - Guns, Gore & CannoliXbox One DigitalGame

Vista la popolarità nel mondo del cinema e della televisione delle storie ambientate nell'America degli anni '20, del proibizionismo e dei mafiosi italiani, stupisce la pochezza di giochi di qualità che trattano di tale periodo. Crazy Monkey Studios porre rimedio a questa situazione con Guns, Gore & Cannoli, un folle sparatutto run and gun armato fino ai denti, ironico e violento, che mette degli spietati mafiosi di origine italiana contro... un'invasione di zombie?!

Il Gioco

Guns, Gore & Cannoli già dal titolo fa capire di cosa si tratta: un gioco folle, violento, esagerato, ma allo stesso tempo ironico e che richiama i classici stereotipi italiani. E infatti il protagonista è Vinnie Cannoli, un mafioso che non può nascondere le sue origini italiane tra nome, look, accento e gestualità e che si ritrova in mezzo a una guerra su tanti fronti. In mezzo al tradimento di alcuni suoi uomini, nonché qualche uccellino che ha cantato un po' troppo, non solo dovrà scovare gli infedeli ma vedersela con unacittà stravolta da un'invasione zombie inspiegabile. E' con queste premesse che il nostro protagonista dovrà affrontare orde di nemici in un mondo di violenza, distruzione, terrore, con un'arsenale invidiabile e tecniche da vero gangster.

Il titolo è un run and gun bidimensionale, praticamente un platform game con forti elementi di sparatorie e azione e meno di esplorazione e abilità nei salti - un po' come Contra o Metal Slug, per intenderci. Lo stile è unico e affascinante, con elementi stilizzati ma molto dettagliati tutti disegnati a mano, e animazioni fluide e ben fatte. Il colpo d'occhio è notevole, e pur senza sfoggiare effetti speciali particolari, la qualità dei disegni e dello stile generale è sufficiente a portare sulle spalle il gioco di Crazy Monkey Studios. Fortunatamente però non è tutto nel look, ma dietro allo stile c'è un gameplay decisamente valido.

Il protagonista è sempre presente nei vari filmati, pieni di stile gangster e citazioni a classici del cinema di stampo mafioso (la trilogia de Il Padrino su tutti), ma nel gioco è possibile variare tra vari personaggi. Innanzitutto perché tutta la campagna può essere giocata in cooperativa (locale) fino a 4 giocatori, potendo scegliere tra personaggi molto diversi tra loro. I livelli in questo caso sono fondamentalmente identici, anche se la difficoltà cambia in base al numero di giocatori. Ci si ritrova quindi ad esplorare vicoli, edifici, sotterranei, metropolitane e molto altro mentre bisogna vedersela con una gran quantità di nemici: mafiosi di clan opposti, zombie, ratti giganti, boss bizzarri. La varietà di situazioni ricorda molto l'ottimo Castle Crashers, anche se qui invece di dare le botte si spara. E si spara che è un piacere.

Visto che le sparatorie sono uno dei punti chiave del titolo, praticamente l'unica cosa che si fa a parte qualche minuscolo puzzle o parte di abilità, questa componente non poteva che essere curatissima. C'è una grandissima selezione di armi: da classiche pistole, mitra e fucili a pompa che ricordano le armi degli anni '20, a cose decisamente più insolite come un lanciafiamme o un'arma che spara elettricità. Le meccaniche in ogni caso sono ottime con una mira precisa e divertente, e con i nemici che reagiscono alla grande ai nostri colpi. Le diverse aree del corpo subiscono danni in maniera diversa, e vista la vena splatter del titolo, far saltare teste non solo è efficace ma anche dannatamente soddisfacente. Ma lo è anche bruciare i nemici o farli esplodere, con lo stile grafico del gioco che rende il tutto davvero molto suggestivo ma mai esagerato o inutilmente disgustoso.

Le 3 ore della campagna, grazie allo stile splendido, la ricreazione ideale di scenari e stili dei mafiosi anni '20 e le meccaniche divertenti, volano via che è un piacere, e con boss intriganti e scenari fantasiosi non ci si annoia mai, le novità sono sempre dietro l'angolo. Il tutto poi acquista ulteriore valore se giocato in compagnia di amici in cooperativa, che però sfortunatamente si riduce al solo gioco in locale. Lo stesso vale per la modalità competitiva, che mette i giocatori in arene non troppo diverse da quanto si vede negli Smash Bros, con però il gameplay trasformato nell'inferno di sparatorie ed esplosioni. E' certamente una modalità pensata successivamente e non è l'attrazione principale, ma fa piacere avere alternative. Il titolo è localizzato in italiano per quel che riguarda i testi, mentre i divertenti dialoghi sono solamente sottotitolati e rimangono in inglese.

Amore

Mafia contro tutti

- La premessa di Guns, Gore & Cannoli è a dir poco bizzarra. Un run and gun con mafiosi italiani negli Stati Uniti del proibizionismo è già un'idea originale, ma la varietà di situazioni e nemici lo rende ancora più particolare. Una storia di vendetta e tradimenti si trasforma rapidamente in una guerra che coinvolge zombie, creature strane, il governo e molto altro ancora, riuscendo a sorprendere sempre e comunque. E il bello è che c'è una trama interessante dietro, non sono elementi inseriti tanto per fare qualcosa di diverso. Un diversivo molto piacevole per assicurarsi che le meccaniche cambino sempre quanto basta per non annoiare.

Morte artistica

- Un altro punto di forza del titolo di Crazy Monkey Studios è lo stile artistico. Con uno stile cartoonesco ma noir e nettamente splatter, l'atmosfera ricreata evoca alla grande i paesaggi americani anni '20 nell'inventata Thugtown, con aree che richiamano scene e scenari classici: strip club, metropolitane, porti, case. La guerra è dappertutto, e grazie a disegni fatti a mano e un accorgimento particolare per la fluidità e la spettacolarità delle animazioni, Guns, Gore & Cannoli risulta essere uno dei titoli bidimensionali più carismatici in circolazione, e tutto questo senza ricorrere a effetti di luce o "trucchi" del genere.

Delirio in compagnia

- Questo è un gioco che si lascia giocare davvero con piacere anche da soli, ma è in compagnia di amici che il divertimento raggiunge l'apice. Il gioco diventa più caotico, più frenetico e il livello di sfida aumenta, in più vista la varietà di armi e personaggi utilizzabili anche la rigiocabilità diventa un fattore, coi vari giocatori che possono alternarsi in ruoli diversi. C'è anche una modalità competitiva che non è ai livelli della campagna (complice anche una telecamera un po' troppo lontana forse), ma può tranquillamente aggiungere qualche ora aggiuntiva al multiplayer frenetico e divertente del titolo - anche contro l'IA volendo. Purtroppo però...

Odio

Solo in locale

- Ebbene, un titolo così curato e divertente che guadagna ulteriori punti grazie al multiplayer, può non offrire il gioco online? Evidentemenete sì. E' un vero peccato, perché l'online avrebbe permesso a questo titolo di offrire una longevità notevole e una community attiva, similmente a quanto succede in Castle Crashers per esempio, ma così il titolo rischia di finire nel dimenticatoio una volta completato e una volta che la propria cerchia di amici decide di passare al prossimo gioco.

Tiriamo le somme

Guns, Gore & Cannoli sprizza stile e originalità da tutti i pori. Un run and gun che mischia mafiosi italiani negli Stati Uniti, una trama di vendette e complotti, ma persino zombie, ratti giganti, boss strambi e armi enormi? Tutto questo con uno stile fumetto noir splatter, realizzato con disegni a mano? E' semplicamente geniale! E il gioco che c'è sotto è davvero divertente, vario e soddisfacente, specialmente in compagnia di amici. Poteva durare qualcosina in più delle 3 ore che ci vogliono per completarlo, e ancor più problematico è che il tutto si riduce al multiplayer locale sulla stessa console, con nessuna chance di giocare online. Ma non fatevi scoraggiare da questi limiti: se amate Metal Slug o titoli simili, Guns, Gore & Cannoli è un titolo che farà assolutamente al caso vostro, e che merita attenzione da tutti perché non c'è molto di paragonabile sul mercato.
8.2

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

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