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img Batman: Arkham Knight
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Recensione - Batman: Arkham KnightXbox OneGame

Ci siamo: i ragazzi di Rocksteady tornano sulla seminale serie di Batman Arkham, che mostrando a tutti come si crea un videogioco su licenza ha anche introdotto anche meccaniche ampiamente imitate da altri giochi, portando la loro trilogia a degna conclusione. Batman: Arkham Knight sarà all'altezza delle aspettative? Riuscirà ad alzare ulteriormente l'asticella rispetto ai suoi predecessori? Scopriamolo insieme.

Il Gioco

Dopo gli eventi di Arkham City, Gotham sembra finalmente essere tornata alla normalità: i cittadini possono riprendere le loro vite, la criminalità è ai minimi storici ed il Joker è ormai un lontano ricordo. La situazione rimane tranquilla per nove mesi, fino alla notte di Halloween quando una nuova minaccia getta la città nel caos: lo Spaventapasseri attacca un diner con la sua tossina della paura, minacciando poi di rilasciarne grandi quantità in tutta Gotham. Questo provoca l'evacuazione immediata della città, le cui strade rimangono dominio esclusivo dei criminali che danno filo da torcere alle forze di polizia. Fortunatamente gli agenti della GCPD non devono però combattere da soli questa battaglia: Batman veglia sulle strade pronto a sventare la nuova minaccia.

Parte così la storia di Batman: Arkham Knight, che vede Batman confrontarsi non solo con la minaccia dello Spaventapasseri ma anche con un inatteso nemico: il Cavaliere di Arkham, un misterioso individuo la cui armatura ricorda quella di Batman e che sembra sapere tutto sul protettore di Gotham, al punto da riuscire ad anticiparne tutte le mosse. Questo nuovo villain, ideato appositamente per il nuovo titolo di Rocksteady, dispone di un potente esercito di mercenari super-addestrati e molto ben equipaggiati, oltre che di una enorme flotta di droni, veicoli da guerra - lanciamissili, carri armati ed elicotteri lanciagranate - privi di guidatore perché pilotati a distanza e quindi sacrificabili in quantità. La lotta di Batman si fa quindi più dura e, per fronteggiare un nemico con un tale livello di preparazione bellica, fa ricorso a due nuovi giocattolini realizzati dall'ingegnere della Waynetech Lucius Fox: una tuta-armatura capace di resistere meglio ai proiettili ed in grado di rendere ancor più efficiente qualsiasi azione del pipistrello, ed una potentissima Batmobile richiamabile in qualsiasi momento e capace di trasformarsi in un corazzato da combattimento con capacità di movimento a 360 gradi.

Tutto questo influisce ovviamente sul gameplay, con una serie di novità che contribuiscono a rinnovare il titolo rispetto agli episodi precedenti. Per prima cosa c'è la mappa di gioco: questa è ora vasta circa cinque volte quanto quella vista in Arkham City e si focalizza stavolta su downtown, il centro di Gotham, piuttosto che sull'isola di Arkham e la città vecchia come nei precedenti capitoli. Le location visitate sono quindi tutte nuove di zecca e non presentano nulla di quanto visto in passato, inoltre la maggior vastità è dovuta anche a strade più ampie, tra le quali è più facile sfrecciare con la Batmobile. La mappa è suddivisa in tre isole connesse tra loro da dei ponti: mentre tutta l'area è completamente esplorabile senza problemi utilizzando le abilità di Batman come il rampino per raggiungere i punti più elevati ed il suo mantello per planare tra i palazzi, i ponti sono invece inizialmente sollevati e vengono abbassati man mano che si avanza nella storia. Questo fa sì che all'inizio potremo utilizzare l'auto solo nella prima isola, potendola poi portare sulle altre solo dopo che avremo abbassato i rispettivi ponti, in momenti chiave della trama.

E visto che si parla di Batmobile, vediamo in che modo questa contribuisca all'economia del gioco. Il bolide di Batman è utilizzabile in due modi principali: il primo è semplicemente raggiungere velocemente il nostro obiettivo (il gioco non presenta alcun sistema di viaggio rapido). In qualsiasi punto ci troviamo, purché siamo su una strada e l'area è già stata resa raggiungibile abbassando il relativo ponte, possiamo richiamare l'auto con la semplice pressione di un pulsante: una spettacolare animazione la mostrerà arrivare in derapata e, una volta entrati all'interno, una traccia luminosa a terra ci mostrerà sempre la strada più breve per raggiungere la prossima missione. C'è poi la modalità di combattimento, che vede la Batmobile trasformarsi con la pressione di un tasto ad un vero e proprio tank, capace di spostarsi liberamente sui quattro assi mentre bersagliamo i nostri nemici con colpi di cannone o di mitragliatrice. Questo dà vita a particolari sessioni di combattimento che ci vedono circondati dai droni nemici schivando le traiettorie dei loro colpi, opportunamente indicate a schermo grazie al visore di Realtà Aumentata del protagonista, mentre li facciamo fuori uno dopo l'altro. Se detto a parole questo può sembrare semplice, quando vi troverete circondati da decine di droni, alcuni dei quali utilizzano anche lanci balistici o missili a ricerca termica, il tutto diventa molto più complesso e richiederà una buona coordinazione dei movimenti. Ci sono poi anche altri tipi di missioni: alcune ci vedono giocare a nascondino tra i palazzi con dei potentissimi droni corazzati che per essere distrutti devono essere colpiti in un preciso punto debole posteriore, mentre non mancano anche i classici inseguimenti oppure le attività più acrobatiche con salti e corse sui muri.

Ma anche se la Batmobile occupa un posto di rilievo nel gameplay di Batman: Arkham Knight, ovviamente nel gioco rimangono predominanti le meccaniche che abbiamo imparato ad amare finora: indagini in modalità detective, combattimenti e assalti predatore. Qui Rocksteady è andata sul sicuro senza stravolgere quanto fatto finora ma migliorando ulteriormente le varie meccaniche; soprattutto i combattimenti sono ora maggiormente dinamici grazie ad una maggior varietà di nemici che vanno affrontati diversamente a seconda delle caratteristiche (con scudi, lame, elettrici, ecc) ed all'uso di spettacolari atterramenti nei quali possiamo sfruttare a nostro vantaggio determinati elementi delle location di gioco. Ma la vera novità è la possibilità di combattere insieme a partner come Robin, Nightwing e Catwoman in punti particolari della storia, con la possibilità di passare velocemente da Batman a questi ed anche di eseguire degli efficacissimi "atterramenti combo". La stessa Batmobile diventa una compagna di combattimento: quando affrontiamo nemici nei suoi pressi, infatti, è possibile utilizzarla per particolari attacchi combinati, anche se spesso torna più utile entrarvi dentro ed usare il cannone (rigorosamente a colpi stordenti, Batman non uccide!) per far fuori tutti i nemici. Anche la modalità predatore è stata sottoposta ad un simile processo migliorativo: ora ci sono molte più possibilità di scelta per l'abbattimento dei nemici, compreso il super-soddisfacente Multi-KO Terrore che, una volta caricato eseguendo un ko silenzioso, ci permette di di calare su gruppi di nemici vicini per farli fuori velocemente uno dopo l'altro. Ovviamente i nemici non sono stati a guardare e si sono fatti anche loro più scaltri, dandoci la caccia con droni volanti, dispositivi che ci individuano se attiviamo la modalità detective e mine o bombe termiche usate per impedirci di usare determinati elementi dell'ambiente a nostro vantaggio.

Immancabile infine un sistema di potenziamento di Batman e dei suoi accessori: man mano che giochiamo e completiamo missioni guadagniamo Punti Waynetech che possiamo poi spendere per potenziare il nostro costume, migliorare il set di mosse in combattimento, upgradare i vari gadget o migliorare la Batmobile.

La sola storia si dipana per circa 18 ore mentre combattendo, investigando e correndo in macchina ci occupiamo di Spaventapasseri, Cavaliere di Gotham e di tutti i loro alleati; ma l'esperienza di Batman: Arkham Knight non si limita certo a questo. Gli sviluppatori hanno riempito la mappa di attività secondarie, riepilogate anche comodamente in appositi menu circolari; tra queste troviamo le sfide dell'Enigmista, che stavolta ci invita in una serie di nascondigli sotterranei per risolvere rompicapo e svolgere complessi percorsi con la Batmobile, oppure la ricerca e cattura di pericolosi criminali come Pinguino, Due Facce e Man-Bat da consegnare poi in commissariato (peraltro ricreato molto bene), o ancora altre attività in aiuto della polizia di Gotham. Troviamo anche una serie di "Sfide AR", degli scenari pensati da Alfred appositamente per allenare Batman, che aggiungono ulteriori occasioni di gioco tra combattimenti, predatore, gare e battaglie in Batmobile. Se vorrete completare tutto quello che il gioco ha da offrire, potrete superare facilmente le 20-25 ore e c'è anche un buon incentivo a farlo: dopo il finale della storia, il gioco contiene altri due finali, o epiloghi se vogliamo, attivabili uno dopo aver catturato un certo numero di criminali, e l'altro dopo aver completato il gioco al 100%, ossia avendo fatto tutte le missioni e trovato tutti i collezionabili.

Amore

Storia e colpi di scena

- Nonostante la storia di Batman: Arkham Knight non sia più curata come in precedenza dallo scrittore DC Paul Dini, il gioco presenta una trama assolutamente appassionante dall'inizio alla fine, con numerosi colpi di scena e molte splendide idee. Rocksteady approfondisce il rapporto di Batman con i suoi alleati più vicini, Gordon e Oracolo in primis, ma anche con i suoi nemici, mostrando interazioni inedite e sorprendenti ed introducendo anche numerosi richiami alla mitologia fumettistica di Batman. Ottima peraltro la regia che fa sapiente uso degli spostamenti nell'inquadratura per mutare gli scenari e, perché no, farci prendere anche qualche sano spavento in una o due occasioni. Sapendo che Dini non era più al lavoro sul gioco avevo qualche timore, ma fortunatamente Sefton Hill ed i suoi ragazzi si sono dimostrati più che all'altezza del compito.

Rinnovato e perfezionato

- Ammetto che un'altra delle mie maggiori paure, nell'affrontare Batman: Arkham Knight, era che le meccaniche di gioco fossero ormai stra-abusate e che quindi risultasse un po' troppo noioso dal punto di vista del gameplay. Fortunatamente anche questo timore è stato sfatato dopo poche ore di gioco: pur basandosi su meccaniche ormai ben note, il gioco riesce ad introdurre un tal numero di elementi nuovi sia nei combattimenti che nella modalità predatore da risultare comunque fresco e divertente. Ben fatto.

Batmobile

- Ovviamente co-protagonista del titolo non può che non essere la mitica Batmobile, che qui Rocksteady ha reimmaginato in maniera impeccabile: anche se a volte controllarla non è proprio agevolissimo, introduce comunque una dimensione ulteriore ad un gioco che sembrava ormai aver detto tutto. Non solo per via di corse e combattimenti: le capacità del bolide di Batman, come la possibilità di pilotarla da remoto oppure l'uso del gancio-verricello frontale la rendono utile anche nella risoluzione di enigmi ambientali molto particolari.

Compagno di viaggio

- Ecco, parlare di questa cosa evitando spoiler (sempre che forum e commenti sul web non ve l'abbiano già rivelato) e facendo capire quanto sia importante è molto difficile… ma per me è stata una vera e graditissima sorpresa, quindi non voglio rovinarla a voi. Sappiate solo che la vostra avventura sarà costantemente accompagnata da un comprimario che renderà il tutto molto più interessante e sicuramente insolito per la serie. Un vero colpo di genio che a mio avviso ha migliorato - e di molto - l'intera narrazione.

Panorami di Gotham

- Batman: Arkham Knight presenta una grafica splendida, sia per meriti tecnici che artistici: i palazzi di Gotham city sono visibili a perdita d'occhio sotto il tetro cielo carico di pioggia, e più di una volta vi verrà voglia di catturare uno screenshot da usare come wallpaper. Il livello di dettaglio nella ricreazione di personaggi e oggetti - Batman e Batmobile in primis - è ottimo ed il tutto è condito da filtri che conferiscono all'immagine un look "sporco" che dona molto al gioco. Anche sul profilo delle prestazioni nulla da dire: il gioco fila liscio sia durante i combattimenti più numerosi che nelle corse più sfrenate, senza peraltro segno di caricamenti. Mi è capitato in qualche occasione di vedere dei momentanei tentennamenti, ma sono stati episodi estremamente rari e comunque mai in momenti chiave come durante i combattimenti.

Varietà missioni e gameplay

- Una cosa che mi ha stupito molto di Batman: Arkham Knight è stato come il gioco sia riuscito ad introdurre continuamente nuovi elementi di gameplay - e non parlo solo di nuovi gadget o abilità di Batman - fino alle ultimissime ore della storia. Anche qui preferisco non rovinarvi la sorpresa con spoiler sgraditi, ma comunque vedrete anche voi come, fino alla fine, ci saranno sempre nuovi meccanismi a mantenere interessante l'esperienza.

Se l'Enigmista ti mette alla prova

- Molto belle le prove dell'Enigmista, tutte basate sulla Batmobile e che mettono alla prova sia le nostre capacità di guida che quelle di risoluzione degli enigmi. Tutte molto belle e divertenti da fare, anche se alcune non sono propriamente facili e richiederanno numerosi tentativi.

Odio

Quelle ultime sfide

- Mentre il gioco fila più o meno liscio, seppur con difficoltà sempre crescente, dall'inizio alla fine, ho trovato le ultimissime missioni della storia al limite del frustrante, sia perché in alcune non era indicato con esattezza cosa bisognasse fare, e sia perché alcune avevano una struttura fortemente trial-and-error, che di per sé non sarebbe un gran problema se non fosse che i checkpoint non sono vicinissimi ed i tempi di caricamento non propriamente immediati. Intendiamoci, si tratta di un piccolo neo in quello che è altrimenti un gioco quasi impeccabile sul fronte del gameplay, ma volevo segnalarlo.

Freeze!

- No, non Mr. Freeze. Mi riferisco proprio al fatto che, nelle mie circa 20 ore di gioco, mi sono capitati tre "congelamenti" del titolo che mi hanno costretto a riavviare il tutto. Certo non è un problema frequente e sicuramente si può chiudere un occhio, ma se non fosse successo sarebbe stato meglio.

E la Batcaverna?

- Ecco, in un gioco che fa senza dubbio tanto fan service, l'assenza del quartier generale di Batman, con la relativa Villa Wayne, mi è dispiaciuta. Non dico che dovesse essere una presenza costante, anche perché il titolo è effettivamente ambientato in un'altra zona di Gotham, ma almeno un cameo sarebbe stato bello. Peccato!

Tiriamo le somme

Con Batman: Arkham Knight Rocksteady ci consegna il proprio capolavoro: un gioco che, affondando le radici in quanto fatto nei primi due titoli, riesce ad offrire un'esperienza nuova, fresca e mossa da una storia superlativa e piena di sorprese, qualcosa che tutti i fan del Cavaliere Oscuro non potranno non apprezzare. Uno di quei rari giochi nei quali, una volta iniziato, è difficile posare il pad.
9.5

Recensione realizzata grazie al supporto di Warner Bros e Xbox.


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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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