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Bridge Constructor

Recensione - Bridge ConstructorXbox One DigitalGame

Dopo un'uscita in sordina su PC nel 2012, Bridge Constructor è arrivato prima su Steam e poi sugli smartphone di tutto il mondo, e un gioco apparentemente limitato e semplice è diventato di colpo un successo planetario, con milioni di giocatori di tutto il mondo che si sono ritrovati a costruire ponti più resistenti possibile. Ora il titolo di Headup Games sbarca per la prima volta su console, nello specifico su Xbox One; scopriamo quindi se il grande salto è meritevole di attenzione, o se il gioco crollerà come un ponte progettato malamente.

Il Gioco

Bridge Constructor è un gioco semplice sulla carta. Ogni livello presenta due estremità di una strada interrotta da un dirupo dove il giocatore, che dovrà improvvisarsi ingegnere provetto, ha il compito di progettare un ponte in grado di sostenere macchine di pesi sempre più elevati. Il tutto costruendo il percorso, ma anche creando i sostegni di diversi materiali, facendo in modo che il tutto non crolli come un castello di carte all'arrivo dei mezzi pesanti. Questo è tutto ciò che si fa nel gioco, quindi come mai è diventato un successo globale?

La risposta è semplice: è un puzzle game creativo ed interessante. Chi è appassionato di costruzioni e di ingegneria troverà certamente pane per i suoi denti, ma anche chi non se ne intende può trovare divertimento perché il gioco è intuitivo e ben fatto per quel che riguarda la fisica, che gestisce al meglio pesi, carichi, gravità, tensione, e tutto ciò che si possa applicare a un ponte che deve reggere diverse tonnellate di peso. Grafica, animazioni o presentazione generale non sono ai massimi livelli, ma il realismo e la cura della fisica del titolo rendono Bridge Constructor intuitivo e logico, nonché una sfida di notevole spessore.

Ogni livello di gioco si divide sostanzialmente in due fasi: la progettazione e il collaudo. Nella prima fase, attraverso un comodo editor dotato di griglia e tanti tasti utili per creare tanti elementi in pochi semplici click, il giocatore è chiamato a costruire la strada e tutti i sostegni in base alle esigenze del livello. C'è un budget da rispettare e di volta in volta cambia lunghezza e forma dell'area, nonché i punti dov'è possibile costruire gli appoggi per il ponte. Ogni livello pertanto è un enigma a sè stante dove seppur le strategie sono simili, le soluzioni non lo sono mai, perché sfide maggiori richiedono costruzioni di complessità crescente. Che sia di legno, di ferro o altro, il ponte dovrà reggere a livelli di peso sempre maggiori, dato che il punteggio ottenuto (confrontabile poi in classifica globale) dipende anche da quanto abbia retto: se soltanto le macchine stradali o anche dei pesantissimi camion.

La seconda parte è appunto il collaudo dove si vede coi propri occhi il successo o il fallimento del proprio progetto. Si sceglie una categoria di macchine in base al peso, e si lascia al gioco l'onore di testare tutto, in quanto in questo momento l'unica cosa che il giocatore controlla è la telecamera. Le macchine passeranno attraverso il ponte portando al successo l'ingegnere provetto, o cadranno nell'oblio insieme al ponte che si sgretola in mille pezzi. Livelli più avanzati (come quelli dell'espansione inclusa nel gioco SlopeMania) prevedono anche aree di forma decisamente insolita o cose da raccogliere durante il percorso, nonché salti da far fare ai propri veicoli e stranezze di questo tipo. Se la fisica del gioco è curata e realistica, gli scenari del titolo si prendono qualche libertà artistica in più.

Le due campagne (quella del gioco base e quella di SlopeMania) offrono 64 livelli di difficoltà crescente in ambienti molto diversi tra loro, partendo da classiche campagne e montagne finendo addirittura in suggestive grotte, e visto il livello di sfida notevole di certi livelli e il fatto di poterli rigiocare per fare in modo che i ponti reggano pesi sempre più elevati, la longevità può risultare parecchio alta, e un completamento al 100% può tranquillamente richiedere dozzine di ore. Questo è decisamente un bene, poiché oltre alle classifiche online non c'è molto altro; manca infatti qualsiasi componente multiplayer o modalità secondaria. E per quanto non sia un gioco che presenta (o che richieda) particolari spiegazioni o dialoghi, fa comunque piacere constatare che Bridge Constructor risulta essere interamente tradotto in italiano.

Amore

Unico su console

- Se su PC e smartphone titoli di questo tipo sono all'ordine del giorno (molti di essi spudoratamente copiati da Bridge Constructor tra l'altro), su Xbox One non c'è assolutamente nulla di paragonabile al titolo di Headup Games. Un puzzle game che mischia ingegneria e logica in un modo che nessun altro titolo console fa, e per quanto sia un concetto semplice e apparentemente banale, il livello di sfida e le possibilità che il potente editor offre sono un incentivo più che sufficiente per incollare allo schermo gli appassionati di ingegneria per dozzine di ore - ma anche gli altri possono trovarsi a loro agio nel destreggiarsi coi complicati ponti gestiti dall'ottima fisica del gioco.

Odio

Ci voleva una Xbox One?

- Bridge Constructor è tecnicamente davvero deludente: modelli poligonali scarsi, texture poco dettagliate, zero effetti speciali di rilievo, compenetrazione dei poligoni e molto altro lo rendono un titolo difficile da digerire da un punto di vista visivo, meno male che almeno è compensato da un motore fisico che gestisce bene i carichi e crolla in modo abbastanza realistico. Dico abbastanza perché una volta che gli elementi crollati entrano in collisione tra di loro o con le macchine, spesso fanno dei voli e delle rotazioni a dir poco improbabili. Da un titolo Xbox One ci si aspetta di più, persino da un gioco indie.

Ma che porting è?

- Chi vi scrive ha già avuto modo di giocare a Bridge Constructor su PC per la prima volta oltre 3 anni fa, quando uscì la primissima versione del titolo. E' stato abbastanza incredibile realizzare che grafica, menu e ogni elemento del gioco sono tali e quali ad allora - l'unica novità di rilievo sta nei livelli aggiuntivi dell'espansione SlopeMania, ma anche questi sono stati rilasciati su PC e smartphone oltre due anni fa. Ogni problema, bug, stranezza o difetto del gioco è rimasto assolutamente invariato in oltre 3 anni, il che fa venire il dubbio su come si sia passato il tempo nella creazione di questo porting. Se a questo aggiungiamo un sistema di comandi che presenta diversi glitch e singhiozzi, risultando assolutamente inferiore alle controparti con mouse o touchpad, viene davvero da chiedersi come si sia arrivati a creare un prodotto del genere.

Tiriamo le somme

Bridge Constructor è stato ed è tuttora un gioco di successo su smartphone e in minor parte anche su PC, grazie a un gameplay apparentemente semplice ma allo stesso tempo profondo che mette i giocatori nei panni di un ingegnere, il cui lavoro è creare ponti in scenari di ogni tipo che reggano ai pesi di macchine sempre più pesanti. Grazie all'ottima fisica del gioco che calcola tensioni e pesi, l'aspetto primario del titolo risulta realistico e credibile, pertanto gli enigmi di questo puzzle game offrono una sfida leale. Non è però possibile sorvolare sul fatto che questo porting non aggiunga nulla, né da un punto di vista visivo che di contenuti, e non vada nemmeno a correggere bug presenti oltre 3 anni fa nelle primissime versioni del gioco, aggiungendo per altro un sistema di controllo molto meno preciso e risultando complessivamente insufficiente per una console potente come Xbox One. E' un titolo che sa divertire, e soprattutto gli appassionati di costruzioni ed ingegneria troveranno pane per i loro denti, ma Bridge Constructor appartiene ad altre piattaforme dove anche il prezzo è molto più consono al suo valore.
5.5

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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