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Blazing Angels: Squadrons of WWII (360)
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Anteprima - Blazing Angels: Squadrons of WWII (360)

Occhei, lo ammetto, a volte giocavo a GTA: San Andreas solo per volare con il jet militare. Era troppo bello librarsi nel blu (dipinto di blu) e non avere limiti (tranne la gravità ovviamente). Se oltre al volo "freestyle" avessi potuto ingaggiare veri e propri duelli aerei sarei ancora attaccato al pad. Ora che Blazing Angels: Squadrons of WWII sta per arrivare, molte mani rimarranno incollate al pad sia per compiere mirabolanti acrobazie nei cieli della seconda guerra mondiale, sia per evitare di essere abbattuti da un pilota altrettanto bravo ed ostile.
Vasili sali su quell’aereo!
Durante la campagna di Call Of Duty 2 (il titolo bellico di Infinity Ward che ha portato il secondo conflitto mondiale nella next-gen) molte volte si sente il comandante gridare ordini al vostro personaggio. E se vi dicesse di salire su un aereo e aiutare gli alleati dall’alto? Probabilmente avremmo avuto un Blazing Angels sviluppato da Infinity Ward anziché da Ubisoft (dagli studios in Romania, per l'esattezza). Ma così non è, e le sole cose in comune che hanno i due titoli sono l’ambientazione bellica, l’accuratezza storica, e l’elevata giocabilità (speriamo). Ubisoft si appresta a ritornare sulla seconda console di casa Microsoft, dopo l’attesissimo Ghost Recon: Advanced Warfighter, con un titolo ambientato nei cieli della Seconda Guerra Mondiale: Blazing Angels: Squadrons of WWII.

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Questa nuova fatica della casa francese ci permetterà di guidare ben 40 modelli diversi di aereo tra cui lo Spitfire della Royal Air Force (RAF per gli amici), il Mustang targato USA e molti altri modelli famosissimi (anche dell’esercito nipponico). Come detto in precedenza gli sviluppatori hanno voluto rendere il gioco estremamente fedele alla realtà storica, tanto da ricostruire le città sopra le quali voleremo in maniera molto precisa: potremmo schiantarci sul Big Ben con una manovra sbagliata (per la gioia dei londinesi) o effettuare spettacolari cabrate sotto la torre Eiffel.


Realistico, non simulativo
Il primo dubbio che potrebbe cogliere chiunque è: ma guidare un aereo non è mica facile, e se Ubisoft fosse troppo precisa anche in questo? No problem, gli sviluppatori hanno deciso di optare per un sistema di gioco semplice e immediato. Non dovremo stare attenti al peso delle ali, all’altezza raggiunta ed al livello del carburante ma solo ai quintali di piombo che gli avversari ci doneranno con tanto ardore; potremmo anche accettare questo dono se non arrivasse alla velocità di 900 km/h dopo essere uscito dalla canna di una mitragliatrice. Siccome, nelle venti missioni in single player, saremo impegnati a schivare proiettili e a restituirli con tanto di ringraziamenti non avremo certo il tempo di pilotare un aereo come se fossimo in una simulazione, quindi la semplicità regnerà sovrana e il nostro mezzo potrà addirittura compiere acrobazie al limite del possibile. Infatti se durante una missione gli aerei nemici scarseggeranno potremo sempre buttarci in picchiata e salutare la fanteria nemica con una bella sventagliata, oppure potremo diventare gli angeli custodi dei corazzati terrestri e marini alleati e, perché no, dei bombardieri inadatti al combattimento aereo scortandoli fino all’obiettivo.

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Ovviamente non saremo soli e nemmeno male accompagnati; durante le missioni potremo chiedere l’appoggio di alcuni colleghi, ognuno con un’abilità particolare. Joe, una volta chiamato in aiuto, ci indicherà dei punti dove riparare l’aereo (non sperate di uscire indenni dagli scontri con la Luftwaffe); Frank, invece, ci renderà il compito meno gravoso grazie alla sua abilità nei cieli particolarmente trafficati. Sempre riguardo all’accuratezza storica, come non citare la missione a Pearl Harbor: forse non potremo cambiare la storia, ma almeno divenirne protagonisti virtuali da entrambe le parti (potrete essere sia piloti americani che giapponesi). Insomma, Blazing Angels: Squadrons of WWII sembra voler inaugurare il genere dei giochi aerei su Xbox 360 in grande stile.


Come la 360 creò il cielo
Gameplay a parte, Blazing Angels: Squadrons of WWII appare molto promettente anche per ciò che concerne il comparto grafico. Durante le missioni la linea dell’orizzonte sarà lontanissima e i livelli sconfinati e pieni di dettagli. Infatti nelle città famose come Londra o Berlino gli edifici più famosi e rappresentativi soo stati realizzati con cura particolare tanto da renderli verosimili e non una semplice texture appiccicata su un modello 3D. Inoltre, come già detto prima, nulla ci vieterà di volare a raso terra per attaccare la fanteria, anche questa realizzata in maniera molto valida, o i mezzi corazzati, mettendo in evidenza le possibilità che l’hardware della 360 potrà metterci a disposizione. Oltre al comparto grafico saranno degni di nota il comparto sonoro e l’IA. Il tutto ben miscelato creerà un’atmosfera degna di un film, anzi, di un kolossal.


C’è vita nei cieli
Ormai tutti i titoli in uscita sono dotati del supporto Xbox Live e Blazing Angels: Squadrons of WWII non andrà certamente controtendenza, anzi: le battaglie aeree in Live potranno vedere fino a 16 giocatori impegnati contemporaneamente, sia a squadre che in scontri solitari. Le modalità, oltre al classico massacro (ovviamente il vincitore sarà chi a fine partita potrà vedere le eliche del suo aereo ancora in movimento) ci saranno anche modalità ad obbiettivo come Kamikaze, in cui dovremo difendere la nostra base dagli attacchi estremi dei caccia nipponici, Bombing-run, in cui dovremo piazzare una bomba tra le file nemiche e molte alte modalità. Inoltre ci sarà la possibilità di giocare il titolo Ubisoft anche in cooperativa, anche se su questo punto non si sa ancora molto.

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Forti turbolenze in arrivo
Blazing Angels: Squadrons of WWII è previsto per la fine di marzo su entrambe le console Microsoft e su Pc: quando questo gioco comparirà sugli scafali il mondo dei titoli bellici si espanderà oltre le nuvole e nemmeno i cieli saranno più un posto sereno e tranquillo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, al calar della notte la fanteria, se poteva, si riposava e i soldati osservavano le stelle. Superate le idi di marzo, vedranno passare anche un P51 Mustang.

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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