MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



img Project Spark
copertina

Project Spark - visto e provato alla GC 2013

Project Spark è una delle quindici esclusive presentate all'E3 con le quali Microsoft si è ripromessa di conquistare il pubblico dei giocatori dopo le critiche ricevute per alcune scelte di marketing, dalle politiche sull'online al celebre passo indietro su gran parte dei loro piani per la next-gen. Durante la GamesCom di Colonia abbiamo avuto modo di vedere il titolo in movimento, di parlare con gli sviluppatori e di provarlo pad alla mano. E' il caso che leggiate quanto segue con molta attenzione...
Di cosa si tratta
Metagioco? Editor? Project Spark di certo non è un gioco in atto, anche se potenzialmente può essere qualsiasi cosa. Non a caso mentre lo si guarda vengono alla mente nomi come LEGO, Minecraft, Little Big Planet, la forgia di Halo, e così via... Il fatto è che la creatura del Team Dakota di Microsoft è qualcosa di più. Nelle loro intenzioni Project Spark è uno strumento per creare esperienze, storie, giochi. Di una flessibilità che lascia impietriti, è stato pensato non solo per dare gli strumenti necessari alla creazione di mondi, ma anche per condividere questi mondi e giocarli. Quanto appena detto è molto teorico, astratto, quasi romantico. Ma in fondo con un "gioco" che si pone come fondamenta di altro è difficile parlare in modo preciso e definito, anche se il tentavo vale sicuramente la candela.

A conti fatti, parlando terra terra, da Project Spark dovete aspettarvi un editor praticamente senza limiti, che a differenza di altri strumenti offerti in passato mette a disposizione la possibilità più ambita: l'intelligenza artificiale. Infatti, quelli che gli sviluppatori chiamano "Brain", Cervelli, altro non sono che degli esempi di programmazione semplificata e dotata di un'interfaccia intuitiva e gestibile con pochissimi passaggi. Partendo da un mondo vuoto è possibile creare paesaggi, flora, fauna, strutture quali case, castelli, caverne, laghetti e via dicendo. Una volta realizzata la propria visione è possibile inserire i nemici, personaggi non giocanti, animali, mostri, sassi... tutto. Ogni oggetto, poi, può essere dotato di un comportamento basato sulla legge causa-effetto, in modo da muovere il mondo secondo uno schema deciso dal giocatore, figurante come Dio creatore di quella realtà. Se il mondo convince, lo si ritiene finito o si è in cerca di qualche consiglio, sarà poi possibile condividere tale creazione con gli altri giocatori su Xbox One, Xbox 36C, PC Windows e anche tablet (solo Surface, almeno all'inizio). I curiosi, a loro volta, potranno vivere il mondo come è stato pensato dall'autore originale oppure modificarlo e condividerlo a loro volta. Se si pensa che il titolo sarà disponibile come Free-to-Play ci si rende condo che Microsoft ha tutta l'intenzione di offrire un mezzo che potenzialmente potrebbe cambiare radicalmente il concetto di indie, sviluppo e condivisione su console e non solo.

Fino ad adesso sono stato volutamente vago nella descrizione di Project Spark. Infatti il modo migliore per far capire di cosa stiamo parlando è quello di descrivere per filo e per segno l'esperienza che ho avuto una volta preso possesso di un pad Xbox One. E andiamo, quindi.

Cosa abbiamo visto
La scena è questa: sto girando l'enorme stand Microsoft per poter mettere finalmente le mie manacce su un qualsiasi gioco Xbox One, solo per il gusto di toccare questa nuova generazione. Alcuni dei titoli più blasonati hanno troppa coda, troppa attesa e vado oltre. Ad un certo punto mi avvicino ad una zona con dei divanetti e un grosso televisore al plasma dove un ragazzo sta spiegando e gesticolando. O meglio: non sta gesticolando, sta toccando quello che si rivela essere un televisore touch screen di dimensioni considerevoli. Decido che è giunto il momento di prestare la dovuta attenzione al gioco che sta presentando, Project Spark ovviamente. Passando dal controller al tablet, dal tablet al televisore, il ragazzo comincia a creare il suo mondo. Con poche mosse eleva una parte del terreno creando un'altura, di fronte scava un fiume. Quando una cosa non lo convince con un semplice passaggio elimina le ultime modifiche, inoltre con la stessa facilità riesce a modificare l'area si cui va ad agire, creando monti più o meno imponenti e corsi d'acqua più o meno impetuosi e profondi. Un volta abozzato un paesaggio morfologicamente credibile ci chiede se non sia il caso di coprirlo di erba. Così, come quando si usa un pennello in un qualsiasi programma grafico, inizia a colorare l'area, con la differenza che al suo passaggio spuntano fiori, fili d'erba, quadrifogli e altre cose da Vispa Teresa. Ecco la prima cosa che arriva a colpire lo spettatore: il sistema riconosce in automatico la forma del terreno e le zone dove si sta passando. In pianura posiziona della normalissima erba, quando il cursore si sposta sulle pareti di un monte, passa ad un semplice color roccia. Sulle cime dei monti compare neve e non erba, nelle grotte spuntano i licheni e in fondo ai corsi d'acqua le alghe. Tutto questo senza dover passare da un elemento all'altro manualmente.

È giunto il momento di vedere se il paesaggio è gradevole anche da vicino. Premendo Start, il nostro Virgilio passa in modalità test, vale a dire che prende possesso del personaggio "del gioco" ed inizia a vagare per l'ambiente appena creato. Tutto è di gradimento del pubblico, e il nostro cicerone propone di rendere le cose più animate inserendo dei nemici, dei goblin per la precisione. Nel momento in cui torna a vagare per il mondo e si avvicina ai goblin, questi attaccano il suo personaggio. A questo punto il gioco viene messo in pausa, e due ragazzi del team di sviluppo cominciano a spiegarci il funzionamento dei Brain, i cervelli. Quando si accede al Brain di un qualsiasi elemento di gioco ci si trova di fronte ad una schermata divisa in due parti, When (Quando) e Do (Fai). Come detto prima, si tratta di una semplice relazione di causa ed effetto. La cosa geniale sta nella semplicità con cui il tutto viene fatto. Con un menu radiale è possibile creare queste frasi, più o meno complesse, che innescano le reazioni desiderate. Torniamo ai Goblin: sulla parte della causa, When, viene creata la frase: Elemento - Giocatore - Si avvicina. Nell'effetto, Do, un semplice "Piangi". Una volta tornati in gioco si attiva quanto richiesto e quando il personaggio si avvicina ai goblin questi iniziano a piangere.

MX Video - Project Spark


Detta in questo modo appare tutto decisamente semplice, e forse superficiale. Ma immaginate di usare questo meccanismo su ogni oggetto, essere o elemento del gioco. Quando il giocatore salta, il terreno trema. Quando il terreno trema, le case crollano. Ecco che il nostro avatar diventa un dio del terremoto. Quando il giocatore si avvicina al sasso questo esplode, e quando il sasso esplode gli uccelli scappano. Quando gli uccelli scappano il troll chiude l'accesso al ponte. Insomma, ci vuole veramente poco a capire che le possibilità sono infinite, soprattutto se si tiene conto del fatto che questi Brain sono utilizzabili, come già detto, su ogni elemento di gioco.

Quanto detto fin'ora dovrebbe far capire la grandiosità di un titolo come Project Spark. Con un'idea, una visione e magari una sceneggiatura è possibile dare vita a dei racconti, dei giochi, degli esperimenti che non soffrono, almeno in apparenza, di alcun limite. Tanto che scherzando con uno dei ragazzi del team di sviluppo ho affermato che noi di MondoXbox stavamo giocando a fare le richieste più assurde per metterle in difficoltà. La risposta è emblematica: durante una presentazione nelle settimane precedenti, il Team Dakota è salito sul palco invitando il pubblico a subissarli di domande e richieste. In tutto il tempo della prova, solamente un'idea non ha trovato realizzazione per dei limiti dati dal gioco. Limiti che potrebbero essere eliminati con la beta di Ottobre prevista su PC, ed alla quale potete ancora registrarvi.

Come se non bastasse, grazie al kinect sarà possibile registrare dei veri e propri dialoghi da inserire, e far dire, ai personaggi del nostro mondo. Anche i nostri movimenti saranno associabili a degli elementi di nostra scelta. Due chicche che ampliano le possibilità in maniera esponenziale. Su tutto da segnalare la possibilità, attraverso un meccanismo chiamato Linked Levels, di collegare diversi scenari fra loro (ogni mondo è limitato a 5 km cubici) per poter creare "giochi" infiniti anche nel numero di ambientazioni presentabili.

Nota di Neural: Invado brevemente l'articolo di Ambro per parlarvi di una cosa interessante che ho chiesto ad uno degli sviluppatori. Anch'io sono rimasto folgorato dalle potenzialità di questo strumento, capace di creare giochi di qualsiasi tipo e genere compresi gli FPS (tra i mondi pre-creati che mi hanno mostrato ve n'era uno molto simile a Limbo, con scorrimento orizzontale, ed addirittura un tavolo da Black Jack con tutte le regole del gioco implementate tramite un Brain estremamente complesso), ma il tutto è limitato alla creazione di mondi dallo stampo fantasy, molto simili a quelli che vedremmo in un Fable. E se volessi creare un titolo sci-fi? Qui entra in gioco la natura free-to-play del titolo: tutto quello che abbiamo visto finora sarà completamente realizzabile con la versione gratuita del gioco, ma gli sviluppatori metteranno poi in vendita nuove ambientazioni, ad esempio fantascientifiche, steampunk, moderne ecc, sia come pacchetti completi che permettendoci di acquistare gli oggetti singoli. Al che ho chiesto ad uno degli sviluppatori se intendano rilasciare anche delle ambientazioni dedicate a popolari franchise Microsoft, ad esempio Halo: la sua risposta è stata è stata un sorriso e la frase "mi dispiace, ma per ora non abbiamo annunciato nulla", ma la sua espressione sembrava dire "aspetta e vedrai".

Tiriamo le somme
Ho avuto parecchie difficoltà a descrivere agli amici che mi aspettavano a casa Project Spark, e anche in questo articolo ritengo sia difficile trasmettere il senso di libertà totale e assoluta che il gioco ha trasmesso a tutta la squadra di MondoXbox. Il mio consiglio è quello di andare a vedere quanti più video possibili, e magari di iscriversi alla beta prevista per il prossimo autunno. Una cosa è certa: presentato durante l'E3, Project Spark si è mostrato durante la conferenza con l'1% del suo potenziale, e anche a Colonia abbiamo avuto un assaggio golosissimo ma limitato. Quando arriverà sul Live il prossimo anno (si parla di un generico inizio 2014) Project Spark darà il via ad una vera rivoluzione videoludica. In fondo è tutto un discorso di causa ed effetto, e se pensate agli effetti ottenuti con editor limitati come quello della fucina di Halo 4, immaginate quale fuoco potrà divampare dalla scintilla in arrivo. Iniziate a pensare a una storia ed a meccaniche di gameplay, perchè fra qualche mese avrete da lavorare. Per quanto mi riguarda Project Spark passa davanti a romani, ferrari e titani per posizionarsi sotto le luci del Game of the Show.

c Commenti (18)

copertina

L'autore

autore

Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...