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Dragon's Dogma
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Dragon's Dogma - anteprima hands-on

In un periodo in cui RPG e derivati stanno vivendo momenti di vero protagonismo, anche Capcom ha deciso di offrirci qualcosa legato al genere con il suo Dragon’s Dogma. Siamo stati invitati nella sede milanese di Halifax per visionare in anteprima l’ambizioso progetto: eccovi cosa abbiamo visto e provato.
Drago, m'hai rubato il cuore!
Dragon’s Dogma è per certi versi il titolo più ambizioso che Capcom stia cercando di portare sulle console di nuova generazione. Lo sviluppo di un titolo totalmente open world regolato da routine credibili che rendono il mondo di gioco vivo è un qualcosa a cui la casa di sviluppo giapponese non ha mai puntato, salvo provarci ora con questo titolo. A Milano era presente il lead designer Kento Kinoshita,il quale ci ha spiegato che questo progetto oltre ad essere estremamente ambizioso è stato quello che ha sempre desiderato realizzare; proprio per questo sta mettendo al suo interno una passione e un impegno assoluti. La storia ci narra le gesta di Glynn, un giovane abitante del villaggio di Cassardis che si troverà immischiato all’interno di un'epica storia fantasy dopo che un drago, risvegliatosi da un lungo sonno, spazza via il suo villaggio risparmiando solo lui ma rubandogli il cuore e marchiandolo con una sorta di maledizione, che scopriremo poi essere collegata a tanti altri fatti.

Kinoshita ci spiega che la storia principale durerà un’ottima cinquantina di ore - fattore questo che farà sicuramente piacere a tutti gli amanti degli RPG lunghi ed intensi - fino ad arrivare ad un potenziale di 300 ore se si deciderà anche di muoversi liberamente per la mappa, esplorare e portare a termine missioni secondarie. Il gioco sarà ambientato sulla terra di Gransys, che offre una distesa di terra assolutamente invidiabile: montagne, colline, insediamenti e castelli sono solo alcuni degli elementi scenografici che avremo modo di trovare attraverso il nostro percorso. Tutto ovviamente comincerà col creare il nostro alter ego grazie ad un editor estremamente dettagliato, che ci permetterà di curare ogni minimo dettaglio sia sotto l’aspetto estetico che delle classi di appartenenza. Oltre alle classi più iconiche e conosciute da tutti gli appassionati dal genere come Maghi, Guerrieri e così via, il titolo offre delle categorie ibride molto particolari che mischiano elementi delle classi più tipiche trasformando i personaggi in magi-arcieri o in guerrieri-maghi, giusto per citare un paio di esempi.

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Durante il gioco guadagneremo inoltre punti esperienza che, oltre a farci salire di livello facendoci aumentare le nostre statiche di attacco e difesa, ci daranno la possibilità di cambiare classe al nostro personaggio, lasciando al giocatore discrezione totale sui cambiamenti da apportare al proprio personaggio. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, inoltre, avremo a disposizione un'enorme quantità di elementi personalizzabili. Mercanti e botteghe ci daranno la possibilità di acquistare nuove armature o vestiti, nuove armi e scudi. Inoltre sarà possibile personalizzare le nostre armi applicandovi magie o potenziandole. Quest’ultima pratica richiederà, oltre ad un certo quantitativo di denaro, l’utilizzo di alcuni oggetti o ingredienti che potremo recuperare solamente esplorando la mappa.

Combattimenti mitologici
La componente più importante di Dragon’s Dogma sono i combattimenti. Il gioco offre una moltitudine di mostri che si rifanno alla mitologia di diverse religioni e culture; troveremo figure come l’idra, la chimera, i grifoni, golem e ovviamente i draghi. Questi mostri, a differenza di quelli base e decisamente più piccoli, richiederanno un approccio totalmente diverso. Ad esempio, durante la presentazione Kinoshita ha tentato di approcciare un drago: questo bestione imponente agitava la sua coda piena di squame cercando di tenere alla larga il protagonista ed i suoi compagni. Questo ha costretto il lead designer a cercare di aggirare il mostro alato mentre altri personaggi del suo party cercavano di rubare la sua attenzione. Una volta preso di sorpresa, è letteralmente saltato su una sua ala arrampicandosi poi fino al collo dell’animale per così colpire uno dei suoi punti deboli. Questa pratica offre un approccio di combattimento estremamente inedito e che spinge il giocatore a valutare sempre varie opzioni al combattimento. Inoltre ogni singola creatura varia i propri punti deboli costringendo il giocatore a studiare l’azione prima di lanciarsi a testa bassa verso il combattimento. Parlando invece del sistema di combattimento nudo e crudo, il titolo utilizza una combinazione di tasti che prevedono attacchi leggeri e pesanti, con l'aggiunta di altri tre tasti in cui sono allocate le abilità speciali che potremo acquistare, potenziare e modificare in apposite botteghe.

MX Video - Dragon's Dogma


Tuttavia, per quanto assolutamente d’impatto, gli scontri che ho avuto modo sia di vedere che di provare mi sono sembrati a volte un po' troppo confusionari, dandomi l’idea di non avere il completo controllo dell’azione su schermo. Questo probabilmente anche a causa di una telecamera che mostra ancora qualche incertezza di troppo e che spero sia sistemata nei mesi che ci separano dall'uscita del gioco. Oltre ai mostri citati, nel corso delle nostre scorribande avremo modo di scontrarci anche con nemici decisamente più modesti e semplici come i classici banditi e altre strane creature dalle dimensioni più contenute e che serviranno, come in tutti i giochi di ruolo che si rispettano, a far crescere l’esperienza del nostro personaggio con la loro morte. Proprio testando questi scontri minori ho avuto modo di vedere in azione anche la collaborazione con i nostri compagni. Durante un qualsiasi scontro potremo ad esempio sollevare un nostro nemico, se il peso ovviamente ce lo permetterà, e scagliandolo contro un nostro alleato vedremo una telecamera in slow motion riprendere una kill "al volo" alquanto spettacolare. Niente di nuovo, ma un tocco cinematografico che aggiunge quel qualcosa in più al combattimento, senza però stravolgerne i canoni più classici.

Uccidere mostri in compagnia
Come già accennato, durante il gioco non saremo soli ma avremo dei compagni d'avventura ad affiancarci. Non si tratta però di una qualche co-op con amici in locale o online: il gioco infatti non offre alcun comparto multigiocatore. I nostri compagni sono semplicemente tre personaggi - o pedine, utilizzando il gergo tecnico del gioco - che potremo assoldare nel corso delle nostre avventure. Tra questi ce ne sarà uno, la pedina principale, che potremo creare all'inizio del gioco usando l'editor e che sarà più fidato, meno incline a separarsi da noi. Il gioco offre inoltre delle caratteristiche assolutamente particolari e sicuramente interessanti. Attraverso Xbox Live potremo infatti condividere il nostro compagno principale che gli altri potranno scaricare sulle proprie console. Questa azione non porterà solamente alla soddisfazione di vedere il proprio personaggio scaricato e utilizzato in tutto il mondo, ma servirà anche per potenziarlo visto che manterrà tutta l'esperienza accumulata al fianco degli altri giocatori.

I restanti due personaggi che andranno a comporre il nostro gruppo potranno essere invece reclutati all’interno del gioco come dei veri e propri mercenari - e quindi potranno essere scambiati nel caso trovassimo un personaggio che gradiamo maggiormente - oppure essere scaricati da altri giocatori come appena illustrato. Sparsi per Gransys troveremo infatti dei portali magici chiamate Faglie che ci daranno accesso ad una sorta di lobby online che, tramite un motore di ricerca interno, ci permetteranno di cercare e selezionare alcune delle pedine create dai possessori del gioco sparsi per il mondo. Cerchiamo un mago potente ma allo stesso tempo vestito in maniera particolare? Basterà entrare in una di queste Faglie, selezionare accuratamente diversi parametri e in pochi minuti troveremo il personaggio gradito. Un'idea semplice ma geniale, che potrebbe potenzialmente essere il vero asso nella manica del titolo.

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Il lato tecnico
Concludiamo questa anteprima parlando di quello che, a mio avviso, è il reparto più controverso di tutto il titolo: il comparto tecnico. Dal punto di vista grafico il titolo mi ha convinto solo parzialmente: se da una parte si nota una certa volontà da parte degli sviluppatori di offrire un mondo credibile e assolutamente dettagliato, dall’altra salta agli occhi come la sua realizzazione non sia così efficace. In primis ho notato una certa instabilità del frame rate che, soprattutto in presenza di molti nemici, arranca pesantemente. In secondo luogo va segnalata una certa sterilità degli ambienti di gioco, che sembrano troppo asettici e poco particolareggiati. A tutto questo si aggiungono una serie di caricamenti molto frequenti che minano leggermente la fluidità dell'esperienza, elemento fondamentale in questo genere di produzioni. Niente di tragico comunque, e visto che gli sviluppatori hanno ancora un paio di mesi di tempo, spero si riesca a risolvere almeno una parte di quanto segnalato.

Vi lascio infine confermandovi due notizie che faranno sicuramente piacere ai più. In primis una collaborazione coni il grande mangaka Kentaro Miura, grazie alla quale potremo far vestire il nostro personaggio o la pedina principale esattamente come la sua creazione più conosciuta, Berserk. Ma, cosa più importante, Dragon’s Dogma offrirà la possibilità di scaricare in anteprima la demo di Resident Evil 6, non appena questa sarà disponibile, rispetto a tutti gli altri giocatori. Appuntamento quindi a fine maggio per l'uscita del gioco e la nostra recensione!

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