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Homefront
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Homefront - anteprima hands-on

Anno 2027: la guerra bussa alle porte degli Stati Uniti. Dopo aver annesso parte dell’Asia, la Corea del Nord ha ora occupato il territorio nordamericano, per una situazione che sta precipitando di giorno in giorno: tutte le speranze di libertà sono riposte in un pugno di uomini votati alla resistenza per la libertà. Date queste piccanti premesse, l’invito di THQ a provare con mano Homefront è stato immediatamente accolto da MondoXbox: ecco a voi il nostro hands-on.
L’hands-on milanese di Homefront ci ha permesso di testare finalmente joypad alla mano, dopo le ottime impressioni “visive” maturate alla GamesCom, circa metà del primo livello di quella che sarà la modalità Campagna del nuovo FPS di Kaos Studios. Non c’è che dire, lo scenario che caratterizza il gioco è certamente ciò che balza subito all’occhio per particolarità e caratterizzazione: il fatto di vestire i panni di un’America in ginocchio rappresenta senza dubbio il lato della medaglia che non siamo normalmente abituati ad interpretare, soprattutto quando si ha a che fare con un’invasione davvero cruenta ed oppressiva quale è quella messa in scena in Homefront.

Per la precisione, il futuro immaginato da Kaos Studios vede una Corea del Nord in espansione negli anni 2015-2018, con tanto di annessione della Corea del Sud e del Giappone: gli anni venti del nostro secolo vedono successivamente l’allargamento di tale potenza, con la conseguente invasione degli Stati Uniti nel 2027, piegati nella resistenza e al completo sbando. La realizzazione di uno scenario diverso dagli esempi che siamo abituati a sperimentare rappresenta anzitutto il primo obiettivo degli sviluppatori: in tal senso la domanda “cosa accadrebbe se la gerarchia di potere delle nazioni fosse capovolta?” è divenuta pietra fondante dello sviluppo di Homefront. Da non dimenticare al riguardo è la presenza nel team di sviluppo nientemeno che di John Milius, autore delle sceneggiature di Apocalypse Now e Red Dawn, che ha preso parte alla stesura del plot narrativo del titolo di Kaos Studios. Ecco dunque che il nostro ruolo, da combattente civile per la libertà, ci vedrà impegnati nella rischiosa missione di recupero risorse da mettere a disposizione delle forze armate statunitensi rimaste in gioco: una missione che ci farà battere palmo a palmo, a fucile spianato, la costa ovest degli Stati Uniti.

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Joypad alla mano, i primi istanti di gioco ci vedono catturati dalle forze nordcoreane che hanno assediato una cittadina statunitense del Colorado, mettendo a ferro e fuoco ogni abitazione: la nostra deportazione a bordo di un pulmino ci consente di gettare l’occhio sull’ambiente circostante, potendo cominciare a saggiare il clima di oppressione esercitato dagli invasori. Nessuno è risparmiato, tanto i militari quanto i civili: il trattamento è duro e cruento, con armi automatiche che tengono sottotiro i prigionieri e soldati nordcoreani che non temono di premere il grilletto contro chi cerca di opporre anche la minima resistenza. Un improvviso incidente coglie però di sorpresa il pullman su cui siamo deportati, dandoci l’occasione di fuggire assieme ad alcuni uomini (e donne) armati: inizia così la nostra avventura, con lo scopo di salvare la pelle e riunirsi con altri combattenti per la resistenza guidati dalla necessità di far fronte ad un’invasione spietata.

Per quanto potuto apprezzare a livello di gameplay, Homefront fa proprie le meccaniche tipiche del genere FPS, senza pertanto sfidare la sorte tentando di stravolgerle. Basta dunque poco tempo per impratichirsi con i controlli, che mettono in luce una giocabilità indubbiamente cristallina: si cerca un riparo da cui poter prendere la mira, ci si sporge e si fa fuoco a volontà. A tutti gli effetti, già da ora si intuisce come il titolo di Kaos Studios punti molto (se non tutto) sulla spettacolarità e sull’adrenalina: la vena tattica risulta pertanto meno premiante rispetto all’azione veloce e serrata. Da questo punto di vista, colpiscono molto le scene altamente spettacolari che inframezzano gli scontri a fuoco, ricche di esplosioni spesso inattese: del resto, lo stesso fatto di impersonare un gruppo di uomini in fuga lascia poco spazio alla pianificazione e al movimento ragionato, a fronte invece di scelte dettate dall’esigenza di salvarsi la pelle e di un coinvolgimento che, in tal modo, diviene più palpabile e tangibile.

La possibilità di utilizzare veicoli, che purtroppo non abbiamo potuto testare direttamente durante l’hands-on (nel quale abbiamo però avuto l’occasione di “telecomandare” un carro gommato dotato di lanciamissili dall’effetto devastante), dovrebbe inoltre ampliare l’offerta in termini di gameplay, rendendo in tal modo più varia e meno stantia l’azione di gioco. A tal proposito, gli sviluppatori affermano in ogni caso che l’utilizzo di mezzi militari possenti e devastanti (come i carri armati) saranno sporadici, proprio per la volontà di trasmettere sensazioni di oppressione militare derivate dal sovrannumero del nemico oltre che dalla sua maggiore potenza di fuoco.

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Benché la versione giocata durante l’evento appartenesse ad un codice ancora acerbo del gioco, si intuisce come Homefront faccia dell’aspetto tecnico uno dei suoi punti di forza: ad un comparto sonoro apparso indubbiamente ben realizzato si affianca una resa estetica e grafica che, nonostante non ancora ottimizzata in termini di pulizia generale, ha saputo già mostrare i muscoli. Dalle esplosioni alla caratterizzazione delle ambientazioni, dagli effetti luce-ombra al livello di dettaglio, lo scenario apprezzato durante l’hands-on ha certamente ripagato l’occhio e fa ben sperare sul risultato finale, quando le imperfezioni visive dovrebbero essere, a detta degli sviluppatori, del tutto cancellate. L’Intelligenza Artificiale del gioco è parsa indubbiamente vivace benché non ancora perfettamente ottimizzata: i nemici si spostano e avanzano per scovare le nostre posizioni, cercando riparo e posizione di tiro; solo in determinate occasioni l’avanzata nemica si è dimostrata poco avveduta, lasciandosi andare ad assalti privi di vera logica.

Gli sviluppatori assicurano una durata della Campagna in singolo che si attesta sulle sei/dieci ore di gioco, alle quali vanno aggiunte le corpose modalità multiplayer per ben 32 giocatori, purtroppo non testabili all’evento e in parte ancora top-secret. Le annunciate possibilità di personalizzazione dell’arsenale dovrebbero inoltre contribuire a dotare il titolo di Kaos Studios di tutti gli attributi necessari per competere con i più acclamati FPS del momento: da quanto visto durante il nostro hands-on le premesse per ottenere ottimi risultati ci sono indubbiamente tutte, a partire dall’interessante scenario di gioco fino ad arrivare al gameplay collaudato, passando per un comparto tecnico di tutto rispetto. Il debutto di Homefront è attualmente previsto entro marzo 2011: non mancheremo di aggiornarvi su ogni dettagli di questo nuovo ed intrigante FPS.

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