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Halo: Reach
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Halo: Reach visto alla GamesCom

Tra i molti giochi visti nei giorni scorsi alla fiera tedesca, non poteva mancare ovviamente la punta di diamante di Microsoft, Halo: Reach. Abbiamo incontrato privatamente Brian Jarrard di Bungie, il quale ci ha mostrato un livello della Campagna mai visto prima. Eccovi cosa abbiamo visto.

Halo: Reach visto alla GamesCom


Per la dimostrazione di Halo: Reach alla GamesCom, il community manager di Bungie Brian Jarrard ci ha fatto accomodare in una saletta, dove su un grande schermo era in attesa il menu principale del gioco. Prima di partire con la demo, Brian ha fatto un giro veloce tra i menu del gioco spiegandoci come ritroveremo molte delle caratteristiche della serie: multiplayer, Forgia, Firefight e personalizzazione del giocatore. E' poi arrivato il momento di vedere il nuovo livello di gioco, intitolato "Tip of the Spear", letteralmente "Punta di Lancia".

La missione è iniziata con una scena epica: la telecamera inquadra dall'alto decine di Warthog in varie configurazioni, accompagnati da altrettanti elicotteri Falcon, che viaggiano a grande velocità verso una collina dov'è presente un accampamento di Covenant a difesa di un potente cannone antiaereo. Lo scopo delle forze UNSC, compresa la squadra Noble, è impadronirsi dell'area per distruggere il cannone così da permettere l'arrivo degli incrociatori da guerra alleati. Ben presto la corsa delle forze umane viene interrotta dalle difese Covenant, che piombano sul campo con mezzi sia aerei che terrestri: il Warthog che trasportava Noble Six viene colpito e il protagonista finisce a terra: Noble Two, la donna del gruppo, lo aiuta a rialzarsi e lo incita a combattere. Inizia l'azione. Mentre combatteva contro Grunt e e Jackal tra i rottami dei Warthog, Brian ha spiegato che, come per ogni Halo, l'azione non è assolutamente scriptata e ogni battaglia è diversa dalle altre: neanche l'avesse fatto apposta, subito dopo aver detto questo gli è letteralmente piombato addosso un Banshee colpito dagli altri soldati, uccidendolo all'istante. Brian scoppia a ridere affermando che questo non gli era mai successo, riavvia dall'ultimo checkpoint e si riparte.

Inizia così una battaglia che coinvolge più unità da ambo le parti, in un terreno montagnoso fatto di alberi inariditi e grandi rocce tra le quali ripararsi, in uno scontro che presenta tutte le dinamiche classiche della serie. Dopo che l'opposizione è stata annientata, un aereo Pelican sgancia sul campo un Warthog dotato di cannone al plasma: Noble Six sale alla guida mentre Noble Two si mette al cannone. Il veicolo arriva nei pressi del cannone antiaereo, pesantemente difeso da Elite e mezzi di terra Covenant: Brian ingaggia così un classico combattimento tra veicoli, girando attorno ai nemici e bersagliandoli con il cannone del Warthog. Molti nemici morti e diverse esplosioni dopo, ferma il veicolo davanti alla postazione antiaerea, scende a terra e attraversa una porta alla base del cannone: all'interno numerosi Grunt fanno la guardia al nucleo energetico, simile a quello che potevamo trovare a bordo degli Scarab. Noble Six ne fa fuori alcuni, giusto quelli necessari per arrivare al nucleo, e vi piazza una granata all'interno. Dopo l'esplosione del cannone antiaereo, segue un'altra sequenza estremamente epica, stavolta vissuta in prima persona dalla visuale del giocatore: divesi enormi bombardieri e incrociatori UNSC appaiono in cielo, iniziando a far piovere l'inferno sull'enorme campo di battaglia che si apre all'orizzonte. Brian ci spiega che la dimostrazione finisce lì, ma che la missione non è finita visto che dovremo continuare a combattere dopo che i bombardieri hanno "ammorbidito" i Covenant.

Conclusa la missione, Brian ci porta ad una schermata in cui vengono mostrati tutti i crediti guadagnati durante il combattimento: ci spiega che questi saranno utilizzabili per personalizzare Noble Six, sia comprando abilità armatura da utilizzare durante il gioco (anche nella campagna), che acquistando modifiche estetiche come parti d'armatura e addirittura cambiandone la voce. Tra le voci selezionabili troviamo quella di Cortana, del sergente Johnson e addirittura del Master Chief. Ci viene spiegato infatti che, acquistando sia l'armatura che la voce del Chief, potremo a tutti gli effetti utilizzare il vecchio eroe di Halo nel nuovo gioco.

Prima di salutarlo chiedo a Brian quanto durerà la Campagna, ma il community manager di Bungie non si è voluto sbilanciare, spiegando che dipenderà molto da come lo si gioca. A parte il livello di difficoltà (a Leggendario un singolo livello ha richiesto ben cinque ore per essere superato ad un beta-tester di Bungie), spiega Brian, alcune abilità armatura potrebbero accorciare i combattimenti o farceli evitare del tutto: l'invisibilità ad esempio può farci oltrepassare inosservati un accampamento nemico. Non siamo quindi riusciti a farlo esporre sulla durata del gioco, ma ci ha lasciato con un suggerimento: quello di giocare la Campagna in co-op a quattro e al livello Leggendario, perchè, ci ha spiegato, è la combinazione che ci offrirà il maggior divertimento.

Sono uscito dall'incontro decisamente soddisfatto: il gioco ha dimostrato ancora una volta di avere la classe per superare quanto fatto dai titoli precedenti, e la qualità grafica si è dimostrata all'altezza delle aspettative con textures definitissime, una splendida illuminazione e scenari enormi e ricchi d'azione. Uniamo questo alla co-op a quattro giocatori con matchmaking, al multiplayer, al rinnovato Firefight e all'immenso Forge World, e ci vuole poco a capire che ci troveremo di fronte ad un titolo vastissimo e ricco di possibilità. Halo: Reach sarà l'ultimo Halo di Bungie, e stanno dando il massimo per lasciarci con un bel ricordo.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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