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Turok
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Anteprima - Turok

A parlare dell'ennesimo sparattutto ci si potrebbe quasi sentire nauseati; in fondo negli ultimi mesi ogni 4 giochi annunciati 3 sono di tal genere, e il periodo appena passato ha visto l'uscita di titoli quali Bioshock, Halo 3, Call of Duty 4, Blacksite, Jericho e The Orange Box, tutti FPS. Turok però potrebbe distinguersi dalla massa perchè dalla sua parte c'è qualcosa di grosso... poco socievole, con molti denti e alquanto affamato. Lo chiamano T-Rex.
Alla faccia di Crichton!
Sono passati 5 anni dall'ultima volta che Joseph Turok si è trovato davanti ad un sorrisone a 58 denti, e purtroppo per la serie non fu un bell'incontro in quanto il titolo, Turok Evolution, non godette di una buona accoglienza e segnò il declino della serie sviluppata da Acclaim. A tentare un ritorno all'epoca d'oro sono i ragazzi di Propaganda Games, che dopo aver raccolto il testimone dagli ormai scomparsi studio Acclaim hanno deciso di spremere le potenzialità della nuova generazione di console per riportare in vita i predatori più feroci della storia: i dinosauri. Questa nuova avventura narra però fatti antecedenti a quelli raccontati negli altri episodi della serie. Turok infatti, impegnato nella ricerca del suo mentore Kane, sarà costretto ad un atterraggio di fortuna che lo catapulterà nel cuore della Lost Land, la Terra Perduta. Presto però l'intrepido avventuriero scopre di essere atterrato in un Jurassic Park senza gabbie e con la sua squadra dovrà trovare il modo di andarsene via tutto intero, impedendo alla fauna del luogo di trasformarlo in un succulento spuntino. Come se non bastasse in mezzo a queste lande inospitali si sono accampati dei soldati di un esercito sconosciuto, dalle intenzioni ostili. Per salvare la pellaccia Turok ha a disposizione un arsenale di tutto rispetto, senza contare le armi che possono essere raccolte dai nemici caduti. L'arco e il coltello sono l'opzione silenziosa mentre mitragliatrici, fucili a pompa, fucili al plasma, granate e molto altro appaiono decisamente come l'opzione non silenziosa e devastante. Il resto è automatico: soppravvivere.

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Rinnovando il Giurassico
Propaganda Games ha tutte le intenzioni di riportare il titolo ai sui vecchi fasti con l'inserimento, di alcuni elementi di gameplay molto interessanti. Innanzittutto la cosa che potrebbe apparire più ovvia, ma che è quella in grado di rendere estremamente interessante un titolo del genere: i dinosauri hanno una loro “vita”, non sono nemici piazzati ad attendere il passaggio di Turok ma vagano per la giungla lussureggiante in cerca di prede o stazionano vicino al loro nido per difenderlo da altri predatori (ciò implica che un dinosauro vicino al proprio nido è molto più pericoloso perchè teme per la vita della sua prole). Inoltre la giungla può essere il nostro aiuto più prezioso, o la nostra più grande maledizione. E' molto importante infatti conoscere bene la zona in cui si opera per trovare munizioni, nascondigli nel caso arrivino nemici troppo grossi e coriacei e la posizione degli avversari. Da questo punto di vista Propaganda Games sembra aver fatto un ottimo lavoro. L'erba alta e rigogliosa permette una copertura per uccisioni silenziose con il coltello o con l'arco e i giganteschi tronchi a terra offrono un riparo, sepur momentaneo, nei momenti più concitati.

Sempre secondo la casa di sviluppo, i rettili più furbi (infatti tutto sarà gestito da ciò che viene definita una ottima IA sia nei nemici umani e rettili che negli amici) possono individuare la loro preda annusando il suo odore portato dal vento, cosa che non facilita di certo la fuga. Allo stesso tempo però ogni svantaggio può essere tramutato in un vantaggio; facendosi rincorrere da un T-Rex e piombando in mezzo ad un drappello di nemici, è molto probabile che sia il rettile che i soldati inizino a darsele di santa ragione, per rimediare un pasto i primi e salvarsi la vita i secondi, permettendo al nostro personaggio di andarsene indistrubato o di dare il colpo di grazia ai sopravvissuti al massacro. Ovviamente bisogna fare attenzione, se il T-Rex dovesse sbarazzarsi dei nemici senza subire grosse ferite la sua attenzione si rivolgerebbe a Turok. Insomma, un mondo ostile si estende tra Turok e la sua meta e solo con un minimo di sale in zucca (e anche un po' di fortuna) le possiblità di farcela aumentano sopra la soglia del “sempre meglio di niente”.


Unreal Engine in an Unreal World
Ciò che permette a Turok di esistere dal punto di vista visivo è l'ormai onnipresente Unreal Engine. Il motore di Epic si comporta egregiamente nella gestione dei personaggi umani e del paesaggio, ma rende i temibili rettili qualcosa di apparentemente gommoso e lucido, soprattuto quando vengono uccisi e i loro corpi rimangono sul terreno in posizioni assurde, mostrando la totale mancanza di articolazioni razionali. La demo distribuita pochi giorni fa sul Marketplace si basa su dei codici non ancora definitivi, insomma una versione del gioco incompleta, e quindi le possiblità di miglioramenti ci sono tutte. Almeno per rendere il dinosauri delle creature spaventose e non semplici bersagli con le fauci. Inoltre c'è un difetto in Turok che potrebbe rovinare tutta l'esperienza di gioco: la mira, tutt'altro che fluida e precisa. Il mirino non si muove con fluidità ma a scatti, rendendo alquanto frustrante il puntamento su bersagli lontani. Detto questo, che sono cose tra l'altro risolvibili, il ritorno di Turok non sembra soffrire di gravi problemi si tecnici che di giocabilità.


Artigli sul Live
Ormai sembra una legge non scritta: un titolo, soprattutto se FPS, oltre alla campagna deve offrire anche un'esperienza multigocatore, sia essa di cooperazione o di competizione. Nemmeno Turok si tira indietro da questa regola, proponendo un comparto multiplayer alquanto classico: deatmatch, deatmatch a squadre e così via. Ciò che invece potrebbe risultare interessante è la presenza di dinosauri sulle mappe di gioco. I rettili gestiti dalla IA saranno qualcosa di più di un semplice intralcio, saranno una minaccia o, a seconda della bravura del giocatore, un vantaggio se con una strategia calcolata si riesce a mandarli incontro all'aversario.

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Tornando tra i mammiferi
Turok è previsto sugli scaffali italiani per il 7 febbraio, e Propaganda Games ha la possibilità non solo di sfornare un gioco degno di lode ma anche di riabilitare la figura dell'avventuriero che tanto aveva sofferto nelle ultime iterazioni; tutto sta, visto quanto mostrato dalla demo, nella cura dei particolari e nell'evitare passi falsi sia in termini tecnici che narrativi. Vi rimandiamo a tra poche settimane per una analisi approfondita del gioco finale!

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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