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Disney Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald
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Epic Mickey 2 - provato alla GC

La Gamescom non è solo un evento che offre la possibilità di provare titoli ancora in fase di sviluppo: a volte riesce persino a regalare emozioni più grandi, come incontrare i propri miti dell'infanzia e scambiare con loro quattro chiacchiere dinnanzi ad un buon tè. Ed è proprio quanto è successo in questa edizione 2012 della fiera, che ci ha dato la possibilità non solo di provare con mano Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald, ma anche di scambiare le nostre opinioni con Warren Spector in persona.
Di cosa si tratta
Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald è il diretto seguito del titolo uscito nel 2010 in esclusiva su piattaforma Wii. Il gioco, sviluppato da Junction Point per Disney Interactive, appartiene al genere action/adventure con una forte componente platform e ci vedrà impersonare l'intramontabile Topolino accompagnato stavolta da Oswald, il coniglio fortunato proveniente dai monocromatici archivi Disney del passato. Il duo d'eccezione, armato rispettivamente di un pennello magico e di un telecomando in grado di emanare scosse elettriche, si troverà a dover fronteggiare il sordido e redivivo Scienziato Pazzo. Il nuovo titolo di Warren Spector si basa interamente sulla cooperativa tra i due personaggi: sarà possibile giocare l'intera avventura da soli nei panni di Topolino e lasciare Oswald nelle mani della CPU, oppure godere appieno delle potenzialità offerte dal gioco usufruendo della co-op in split-screen sulla stessa console. Le dinamiche di Epic Mickey 2 non si discostano troppo da quanto già visto sul capitolo per Wii, fatta eccezione della presenza del doppiaggio (che sarà presente anche in lingua italiana, a quanto pare) e della cooperativa che promette di aggiungere maggiore divertimento e spessore all'esperienza complessiva di gioco.

Le meccaniche di gioco si basano principalmente sulla colorazione o decolorazione di oggetti, parti di mondo e nemici: nel caso di oggetti inanimati possiamo rendere solide strutture altrimenti intangibili e viceversa, mentre nel caso dei nemici colorarli significherà renderli nostri alleati. Il gioco si basa inoltre su un forte sistema di scelte e conseguenze: spesso dovremo scegliere se distruggere strutture del mondo di gioco per rendere più semplici i livelli successivi, ma questo ci inimicherà gli abitanti che ci vedranno non più come eroi ma come dei devastatori.

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Cosa abbiamo visto
Durante il provato del titolo abbiamo potuto testare una lunga sessione cooperativa divisa in due livelli. Il primo dei due stage ci proponeva una sezione in cui i due protagonisti dovevano sbarazzarsi dei cattivi di Rifiutolandia mediante l'utilizzo congiunto delle proprie armi. Uno dei nemici più vistosi era una sorta di mech bipede che doveva essere prima stordito con le scosse elettriche del telecomando di Oswald per poi essere "colorato" e reso così inoffensivo dal pennello magico di Topolino. Dopo esserci sbarazzati dei cattivi abbiamo preso parte ad una sezione platform in cui i due protagonisti si trovavano a saltare tra varie piattaforme sospese in aria sfoderando le loro peculiari abilità come il doppio salto di Topolino e le orecchie ad elicottero di Oswald. Purtroppo in questa parte la telecamera ci ha più volte giocato dei brutti scherzi non rendendoci chiara la distanza tra una piattaforma e l'altra, facendoci così sbagliare il tempismo dei salti e precipitare nel vuoto. Non ce la sentiamo di esprimere giudizi affrettati prima che il gioco venga ultimato ma sembra chiaro che il team di sviluppo abbia ancora del lavoro da fare sotto questo aspetto, così come appare ancora da perfezionare il sistema di mira delle "pennellate", visto che risulta piuttosto difficile mirare in maniera precisa soprattutto nelle scene più concitate.

Superata questa parte abbiamo avuto modo di provare un'altra sezione platorm, stavolta a scorrimento orizzontale e anche in questo caso la cooperativa tra i due protagonisti è stata cruciale per poter raggiungere la fine del livello tra marchingegni da attivare per aprire dei passaggi e e carrucole in bilico sulle quali arrampicarsi e creare dei contrappesi. Per finire questo provato, abbiamo avuto modo di fronteggiare uno dei boss di fine livello: un drago meccanico gigantesco fuoriuscito da un lago di lava che ci ha dato parecchio filo da torcere, forse anche perché apparentemente la riuscita dello scontro sembrava vertere per lo più nelle mani del povero Topolino che doveva preoccuparsi non solo di spennellare a dovere il drago per indebolirlo, ma anche di ricolorare e quindi ricostruire le piattaforme che questo distruggeva ciclicamente a suon di zampate.

Dopo la sessione di hands-on, abbiamo avuto anche modo di incontrare creatore del titolo, Warren Spector, che ci ha accolti con estrema simpatia per una chiacchierata tète a tète. Dopo averci chiesto le nostre impressioni a caldo sul gioco, ci ha confessato la sua incrollabile passione per il mondo Disney e i suoi personaggi, in particolare per Topolino che nonostante i suoi 84 anni è rimasto una pietra miliare e inossidabile emblema di intrattenimento per grandi e piccini. A testimonianza della sua passione, mister Spector sfoggia con orgoglio i suoi calzini con la faccia di Paperino ma ci confida anche che realizzare un titolo come Epic Mickey è molto difficile proprio perché ambisce a dare al giocatore un senso di libertà pari al regalare un pennello ad un pittore e chiedergli di dipingere qualcosa. Le difficoltà tecniche che i ragazzi di Junction Point hanno avuto in fase di realizzazione tecnica di Epic Mickey risiedono per lo più nei muri invisibili che Topolino è in grado di colorare e innalzare grazie al suo pennello magico, fattore che rende spesso ingestibile la telecamera in-game. Il paradosso più grande è che il problema annoso di cui sopra abbia impattato per lo più sulle generazioni dei videogiocatori adulti rispetto ai bambini, che nel capitolo precedente hanno dimostrato invece maggiore confidenza con la periferica motion sensing di Nintendo e hanno per questo avuto meno problemi di portare a termine il gioco. Sotto questo aspetto e non solo molti passi avanti sono stati fatti su Epic Mickey 2 ci dice Spector, ma la sfida questa volta è trasferire il gameplay su una periferica differente come i joypad di 360 e PS3. Impossibile non rimanere sinceramente colpiti dalle parole di Warren Spector, che disquisendo della sua creatura videoludica come un guru snocciola perle di saggezza senza mai lesinare sulla sua passione e il suo coinvolgimento emotivo verso ciò che fa.

Tiriamo le somme
A conti fatti, Epic Mickey 2: L'Avventura di Topolino e Oswald non sembra discostarsi molto da quanto è stato visto sul primo capitolo per Wii e purtroppo questo sembrerebbe vero anche sul fronte delle problematiche, tra cui la gestione della telecamera in-game. Anche graficamente non c'è da gridare al miracolo: dalla qualità di alcune texture sembra di fatto più una trasposizione in alta definizione del capitolo precedente che un titolo sviluppato ex-novo su Xbox 360. Per quanto concerne il gameplay, il titolo propone le stesse meccaniche del suo predecessore, introducendo tuttavia le novità sopraelencate che siamo sicuri peseranno positivamente sull'esperienza generale di gioco. La data di uscita è stimata per fine Novembre: ci sentiamo quindi di dare tempo e modo ai ragazzi di Junction Point e alla guida sapiente di Warren Spector per rifinire al meglio il titolo e di sorprenderci in fase di recensione.

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L'autore

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Classe '79, sound designer di professione. La sua incrollabile passione per i videogiochi nasce solo all'inizio degli anni '90 e viene presto affiancata da quella per il doppiaggio. Col passare del tempo la sua carriera di videogiocatore onnivoro si focalizza sulla scena PC, ma poi assume sembianze più mature con l'avvento di PlayStation e di tutte le successive console che prenderanno lentamente possesso di casa sua.

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