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Gears of War
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Gears of War - multi-recensione

E' inevitabile: quando esce un gioco della caratatura di Gears of War tutti vogliono parlarne e dire la loro in proposito. E questo è accaduto anche nella nostra redazione virtuale quando è uscito il gioco: diversi redattori volevano la possibilità di esprimere la propria opinione sul gioco. Come fare? Semplice: una bella multi-recensione!

Gears of War - multi-recensione

Il parere di: DarkChris
Quando vidi i primi filmati di GOW, l’Xbox 360 doveva ancora uscire e già da allora incominciai a sognare sulle potenzialità del gioco e della console, ricordo che pensai "Questo sarà il primo gioco che mi comprerò, non vedo l’ora!!!". Quando pochi giorni fa ho inserito finalmente il disco del gioco ho visto materializzarsi tutte le mie speranze; GOW è tutto quello che avevo solo osato immaginare, è semplicemente lo stato dell’arte videoludica, il gioco più bello che io abbia mai visto! Ho passato ore ad ammirare ogni singolo dettaglio estasiato dalla bellezza decadente degli scenari, avvolto dalle stupende musiche e, ovviamente, catturato dai personaggi realizzati con cura maniacale al pari anche dei nemici che sembrano usciti direttamente da un full-motion, berserker e seeder in particolare. La lunga attesa stavolta non si è rivelata un buco nell’acqua, GOW è da infarto, è ancora più impressionante di quello che mi aspettavo e non mi riferisco solo al comparto tecnico da premio Nobel ma parlo anche del carisma, dell’atmosfera e della giocabilità che mi ha rapito fin dai primi istanti di gioco. Ho invitato vari amici per mostrarglielo e tutti sono rimasti a bocca aperta, scovonlti, nessuno ha potuto muovere la benchè minima critica, e questo è la prima volta che accade da quando ci ritroviamo tutti insieme per commentare i giochi che escono.

Gli unici aspetti negativi riguardano alcune domande che mi attanagliano la mente mentre lo gioco, e cioè: "Dopo GOW con quali occhi vedrò gli altri giochi? Quanto passerà prima che questo livello tecnico diventi lo standard qualitativo che è lecito aspettarsi dai futuri titoli?". Credo che GOW stia segnando un’epoca, stiamo vivendo un momento storico nel mondo dei videogiochi e da ora in poi non accetterò più compromessi, ora che ho visto cosa si può fare con la nostra Xbox 360 non posso e non voglio più tornare indietro perché solo ora ci è stato mostrato il significato di un termine troppo inflazionato che trova oggi un senso ed un degno alfiere: next-generation. Benvenuto GOW!!!


Il parere di: ilPoli
"Buongiorno, vendita videogiochi"
"Sì ciao, ascolta avete già iniziato a vendere Gears of War?"
"Sì sì, però per sera sicuramente lo avremo finito"
"Non c’è problema ho già su il giubbotto, sto arrivando!"
Ecco un esempio di pausa pranzo tipica in azienda! L’attesa era tale e tanta che con un tempo record di 19 minuti mi sono accaparrato in data 15 novembre la mia bella copia di Gears of War. Alla faccia dell’Emergence Day! La vera emergenza è stata trovare ancora una copia dopo il passaggio delle "Locuste" nei negozi specializzati e non. Comunque sia la sera sono ritornato con il mio bel sorriso a casa, ho acceso la 360, ho inserito l’argenteo disco e con quello sono arrivati anche camion di corrieri carichi di poligoni e texture che mi hanno prima lussato, poi fratturato la mascella lasciandola a penzoloni.
Ebbene sì, in quasi un anno di onorata presenza in camera mia la Xbox 360 non ha mai esibito un tale splendore grafico, fino al punto da non capire dove finisce il gioco e dove inizia la realtà (e anche viceversa). Sontuosità allo stato puro, dalla caratterizzazione dei dialoghi che sono, come è lecito attendersi da un soldato di un corpo speciale incazzato nero, taglienti e sarcastici e che non fanno certo del buonismo la loro arma migliore. Ma non solo dialoghi ma anche un maledetto comparto grafico che mette in gioco un dettaglio tale da lasciare sbalorditi... e scusate se è poco ma il sottoscritto ha letteralmente detestato chi si è gustato il gioco su una TV HD Ready (alta definizione per chi non lo sa ma dire HD Ready va così di moda che mi sono voluto adeguare).

Comunque sia inizio a vedere un po’ di prendere confidenza, inizio a capire come buttarmi sulle pareti, come rotolare a destra e a sinistra e in avanti, faccio pratica con il sistema di mira, con il caricamento delle armi... insomma faccio la mia bella gavetta come solo un soldato chiuso in prigione per anni può fare appena ritorna in possesso delle sue amate armi. Quindi mi getto nella mischia e... Oh ma è Devo che mi invita a giocare in cooperativa online! Accetto! Beh, in due è tutta un’altra cosa, prima di tutto il divertimento sale a livelli spropositati e poi è bello avere compagni di squadra che sono tali e non dei soldati che ogni tanto si buttano in mezzo alla mischia facendo i conti senza l’oste. Dovrei parlare di grafica, di dettaglio, di quanto è sbalorditivo, ma che lo faccio a fare? Se siete qua minimo minimo avrete già sentito dire, avrete già parlato con i vostri amici. Non spreco prezioso inchiostro (anche se in realtà sono al PC) per decantare lodi già ampiamente lette. Vi parlo della durata? "Il gioco è bello quando dura poco"... cavolo! Frase azzeccata, in modalità offline a livello "Casuale" (da me vuol dire qualunque, per la Epic vuol dire "Facile") in 8 o 10 ore si viene a capo dei cinque "Atti" (in Epic chiamano così i Livelli) del gioco... non tanto tutto sommato, ma il Live che cosa l’hanno inventato a fare? Quindi se da un lato ci si può lamentare di un’eccessiva brevità del titolo, dall’alitro c’è comunque qualcosa che lo rianima (proprio come accade durante il gioco quando state per tirare le cuoia e un amico si avvicna e vi da una sferzata che vi fa riprendere al volo) e gli regala nuova linfa.

Vogliamo parlare delle armi? Adoro il Martello dell’alba... a patto di avere i satelliti allineati, essere all’aperto e non essere totalmente interdetti nel puntare un raggio laser, adoro anche il fucile da cecchino e il mitragliatore con sega a motore annessa (fuma come un diesel ma rende come un benzina riturbo). Onestamente mi sono trovato male con la balestra mentre le bombe a mano le adoro punto e basta, danno tanto quel senso di "Gladiatore" mentre ci si appresta a fare "un culo così" alle locuste (ah di notte in città ho avuto tanto la sensazione di vivere "Pitch Black": chi non ha visto il film con Vin Diesel prequel di "The Chronicles of Riddick" lo veda e poi mi dica se non ho ragione).
Riassumento, grafica da urlo, durata diciamo sufficiente (poco in offline, tanto online), sonoro decisamente più che buono, giocabilità e interfaccia di gioco veramente eccellenti. Il mio è un bel 9, in attesa del prossimo gioco che mi lusserà qualche altra articolazione dallo stupore!


Il parere di: IronMan
Si è fatto attendere, ma dopo un anno di attesa, a tratti estenuante è finalmente scattato il famigerato e-day. Saranno state ben riposte le nostre speranze? Saremo effettivamente d’innanzi ad un vero capolavoro, ad un titolo in grado di mostrare al mondo la reale potenza della console Microsof? Personalmente non ho dubbi in proposito. Gears of War rappresenta indiscutibilmente un vero gioiello sia per tecnica che per giocabilità. Voglio per il momento trascendere il discorso legato alla grafica del gioco, decisamente fuori parametro se paragonata alle pur ottime produzioni apprezzate sin ora, per descrivere lo stato di puro coinvolgimento e divertimento nel quale il giocatore viene a trovarsi durante gli scontri. L’ atmosfera cupa di una civiltà in declino che si respira dal primo all’ ultimo istante, l’ incessante ricerca di un posto sicuro dove ripararsi dalla sanguinaria orda delle locuste, il continuo sgusciare da una copertura all’ altra e la ricerca di strategie belliche essenziali per sopravvivere, riescono a mandare l’adrenalina alle stelle e ad inchiodarci di fronte al monitor, anche grazie alla magistrale colonna sonora. La trama potrà anche non essere delle più originali, bisogna riconoscerlo, ma è orchestrata talmente bene che riesce comunque a risultare intrigante, grazie ad un continuo incalzare di eventi e situazioni. Come è logico, come è giusto, molte critiche sono già state comunque mosse nei confroni di GOW: troppo violento, presenta dei bug, scenari troppo ripetitivi ecc. Alcune affermazioni possono anche essere condivise, in tutto o in parte, dopotutto si sà, la perfezione non è di questo mondo e qualche piccolo neo cè anche in Gears of War, ma le forti emozioni e il divertimento che trasmette (vorrei sottolinearlo, GOW NON E’ solo grafica) li fa passare sicuramente in secondo piano.
Senza dubbio la punta di diamate di Xbox 360. Imperdibile.


Il parere di: Nico_89
Basterebbe guardare il commovente spot uscito di recente per capire come Gears of War non sia un semplice gioco, ma qualcosa di più profondo, che và decisamente oltre la sua mera consistenza ludica. Giunto in Europa nel giorno che tutti conoscono come l’Emergence Day, questo nuovissimo e sbalorditivo titolo, che porta la firma di Epic e del suo geniale ideatore "CliffyB", ha già sbaragliato qualsiasi concorrenza, imponendosi su tutti come il primo vero tassello che andrà a comporre il vastissimo puzzle della nuova generazione. Fin dalla sua prima apparizione a grandi linee, avvenuta poco più di un anno fa, mi innamorai di questo Gears of War; sarei ipocrita se non dicessi che ciò che più mi aveva colpito di GOW fu proprio il comparto tecnico! E Credetemi, ora mi è difficile descrivere ciò che si prova già solo ammirando il realismo che Epic è riuscita a conferire a qualsiasi elemento dello scenario e, in primis, ai personaggi principali; l’atmosfera di gioco è sempre avvincente, ricca di colpi di scena e sequenze che ben rendono l’idea di un titolo spettacolare ed altamente cinematografico. Basti solo pensare che il motore di gioco, il famigerato Unreal Engine 3, raggiunge praticamente la qualità della computer grafica, facendomi inoltre pensare come quest’ultima sarà destinata a scomparire. Un altro importante fattore del gioco è la trama, che fungerà da filo conduttore alle diverse missioni che dovremo affrontare nei panni di Marcus Fenix, un-ex soldato richiamato alle armi a causa della guerra contro le spaventose Locuste. Come altro definire poi il gameplay, se non un’efficace evoluzione del sistema di movimento e d’azione tipico del genere al quale appartiene Gears of War. L’intuitività e la rapidità di apprendimento dei comandi di gioco fanno da padrone ad un gameplay ricco ed innovativo. Ci si può rendere conto, infatti, come anche un semplice tasto può diventare versatile ed utile in più circostanze, senza ovviamente creare confusione a chi gioca. Anche il comparto sonoro fa il suo egregio lavoro, proponendoci colonne sonore di tutto rispetto che rendono partecipe il giocatore a "360°". Insomma, una tale profondità di gioco, un aspetto visivo ineccepibile, maestoso e tutto ciò che di "grandioso" vi passa per la testa, ed una modalità multi-player di tutto rispetto rendono GOW "la" killer application per la nostra amata Xbox 360, la quale, con tutto il rispetto per gli altri ed altrettanto validi titoli, inizia a mostrare ciò di cui è e sarà capace in futuro. Ora, se non l’avete ancora fatto, munitevi di una copia del gioco e preparatevi alla guerra contro le locuste, perché la battaglia è già iniziata!


Il parere di: TheBitStreamer
Non è Halo. Non c'è la stessa storia, la stessa profondità, la stessa ricchezza di elementi che ora ci porta a parlare di Halo Universe. GOW è però una esperienza da cui riemergere è veramente dura se non impossibile per me. Sono giorni che ci gioco per ore senza mai stufarmi anche nelle situazioni più complicate. La grafica è mozzafiato, il gameplay semplice ed efficace e la "regia" sapiente. GOW, secondo me, rimarrà nella storia come il primo videogioco con una esperienza visuale cinematica. Un altro pezzo di storia del videogame.


Il parere di: Valefor
Da tempo attendevo un titolo di questa importanza, che mi facesse fremere dalla voglia di provarlo, di averlo fra le mani; l’uscita anticipata in America, mi faceva invidiare quel popolo che ne poteva godere. L’ultima volta che fui colpito in questo modo da un titolo, fu con il mitico Halo 2, che in parte mi deluse: come si dice, "godi fanciullo mio stato soave", quello stato di attesa si è rivelò troppo grande, anche per il gioco Bungie.
Ma con GOW si cambia aria, rappresenta il perfetto connubio fra la saga di Halo e quella di Ghost Recon. Solitamente la cosa più interessante, o meglio quella che colpisce di più, è la grafica; difficilmente gli sviluppatori riescono ad ottenere un ottimo risultato sotto tutti gli aspetti (grafici, audio, di gameplay, e di trama), ma c’è sempre una prima volta. Il gameplay è perfetto, la grafica è stupefacente, procedendo per lo scenario non si può resistere al guardarsi intorno e pensare "come è possibile che siano riusciti a creare un titolo del genere?". I personaggi, hanno una fisica pazzesca, per non parlare delle squame delle locuste, sembra di guardare un film. Non riesco a capacitarmi delle grandezza del gioco, ed intanto vengo colpito da un audio sbalorditivo, i versi delle locuste, sparse per lo scenario, che aumentano la tensione. La trama mi ha catturato, anche se troppo corta (circa 9 ore di gioco) è molto intensa, quasi da Oscar, e il doppiaggio completamente in italiano è una componete importantissima. Sinceramente, non pensavo che la 360 potesse supportare un titolo del genere, ma, una volta inserito nel vano del lettore, mi sono dovuto ricredere. L’unica pecca, che spero venga risolta strada facendo, è l’impossibilità di poter partecipare online a partite classificate, o meglio, spesso nelle partite classificate la connessione con l’host viene persa. Inoltre, l’impossibilità di modificare le impostazione di gioco di una partita, dopo averla creata, causa un po’ di disagio fra i giocatori.
Non avrei mai immaginato che ci sarebbe stato qualcuno in grado di creare un titolo, ai miei occhi, superiore ad Halo, e devo proprio dire, che GOW rappresenta il suo degno erede.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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