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Cyberpunk 2077: Phantom Liberty - la nostra prova

Dopo un lancio burrascoso e tanti aggiornamenti che l'hanno migliorato sempre più, Cyberpunk 2077 è finalmente pronto a proporci anche la sua prima grande espansione, Phantom Liberty. CD Projekt RED ci ha permesso di giocarla prima del lancio: scopriamola insieme!
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Night City non è una città facile in cui vivere, e lo è ancor meno per V, il (o la) protagonista di Cyberpunk 2077 che, da quando ha ricevuto l'impianto sperimentale dell'Arasaka, il Relic, e si è trovato in testa la coscienza digitale del rocker Johnny Silverhand, ne ha vissute davvero di tutti i colori. E sembra che le avventure, per il nostro eroe, non siano proprio destinate a finire: il nuovo DLC Phantom Liberty, acquistabile al prezzo di 29,99 Euro e disponibile dal 26 settembre, aggiunge infatti una nuova e lunga campagna, in una nuova area della città finora inaccessibile ed anche tante nuove missioni secondarie. Il tutto in aggiunta alle tantissime novità dell'Update 2.0, da poco arrivato gratuitamente per tutti i possessori del gioco su console di nuova generazione. Sì, perché CDPR ha preso la decisione di abbandonare lo sviluppo sulle console di vecchia generazione per non dover nuovamente scendere a compromessi a causa di hardware datati, e quindi sia Phantom Liberty che il nuovo Update 2.0 sono disponibili solo sulle nuove piattaforme. Detto questo, vediamo di capire se valga la pena, per i possessori del titolo, acquistare la nuova espansione.

MX Video - Cyberpunk 2077

La nuova storia è accessibile nel corso del gioco principale, ovviamente prima di aver iniziato la missione finale della Campagna: dopo aver acquistato e scaricato il DLC, al primo avvio del gioco riceverete una chiamata dalla misteriosa Songbird, un'hacker che ci chiederà di recarci all'ingresso di Dogtown, un quartiere militarizzato di Night City nell'area di Pacifica, completamente isolato dal resto della città e che richiede un permesso speciale per entrare. Motivo: Songbird è l'hacker della presidente dei NUSA Rosalind Myers, ed in questo momento sono entrambe a bordo dell'aereo presidenziale che è però stato hackerato e dirottato. Sembra che il velivolo sia ora diretto proprio verso Dogtown, e l'hacker ci chiede di accorrere in loro aiuto. Ma fa di più: Songbird sa che V è l'ospite del Relic, ed utilizza la tecnologia NUSA per inserirsi nel microchip, estromettendo temporaneamente Johnny Silverhand per apparire davanti a noi proprio come faceva il rocker. Come se non bastasse, Songbird riesce anche a sbloccare una specifica tecnologia Militech nel Relic, dotandoci di abilità accessibili tramite un nuovo albero delle abilità, nel quale il progresso non avviene tramite i punti Talento come per gli altri alberi, ma recuperando dati da chioschi Militech nascosti in tutta Dogtown.

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La ragazza ci spiega che le comunicazioni dell'aereo sono state isolate, ed è riuscita a contattarci solo grazie alla particolare tecnologia del Relic. Nostro malgrado dobbiamo quindi seguire le sue indicazioni ed aiutarla. Una volta raggiunto l'esterno di Dogtown, Songbird ci indica una via per intrufolarci attraverso i garage dello stadio che separa l'area dal resto di Night City, così da non dover passare i severi controlli di sicurezza al cancello principale; dopo una lunga sequenza stealth arriviamo in cima ad un edificio, dal quale riusciamo a vedere l'aereo presidenziale, lo Space Force One, avvicinarsi prima di essere colpito a sorpresa da un missile per poi precipitare proprio in mezzo a Dogtown. La nostra diventa quindi una missione di recupero: dobbiamo salvare la Presidente prima che venga raggiunta dalle forze militari di Kurt Hansen, l'ex militare ora governatore del distretto.

Quelle descritte sono solo le primissime ore di un'avventura che vi terrà impegnati per una ventina d'ore, senza contare le missioni secondarie che possiamo svolgere nella nuova area della città; non entrerò ulteriormente nei dettagli, ma vi basti sapere che questo incipit si svilupperà in un'appassionante spy story tra intrighi politici e corporativi, che oltre a Songbird vi vedrà collaborare anche con Solomon Reed (interpretato da un come non mai carismatico Idris Elba), un agente segreto "dormiente" che vive a Dogtown e che attendeva di essere chiamato in servizio in caso di crisi come questa. Oltre a, dulcis in fundo, un nuovo finale che si aggiunge a quelli già presenti nel gioco, e che potrete raggiungere con un'apposita missione dopo aver completato la storia di Phantom Liberty: si tratta di una conclusione della storia emotivamente molto toccante, quindi vi consiglio sicuramente di provarlo, salvo poi tornare indietro al salvataggio precedente e continuare le vostre avventure a Night City, visto che come per gli altri finali, anche questo è conclusivo.

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Per quanto riguarda il gameplay, non c'è molto da dire su Phantom Liberty a parte il fatto che gode di tutte le novità introdotte con l'Update 2.0, e sono molte: dai miglioramenti all'IA di cittadini e polizia, alla possibilità di combattere a bordo dei veicoli o di hackerarli per farli esplodere o muovere ai nostri comandi, al nuovo sistema di "ricercato" alla GTA che ci vede accumulare "stellette" se compiamo crimini consecutivi aumentando così il numero dei nostri inseguitori, fino ad arrivare alla completa revisione degli alberi delle abilità e dell'equipaggiamento, con il nuovo aggiornamento Cyberpunk 2077 sembra quasi un gioco nuovo, fresco, moderno, che merita assolutamente di essere provato nuovamente.

Quello che la nuova espansione aggiunge, però, è un mood completamente nuovo. La nuova area di Dogtown, che è comunque piuttosto estesa e ricca di palazzi importanti e punti d'interesse, appare quasi come una decadente versione di Las Vegas: pensato inizialmente come il centro del business e del divertimento di Night City, questo distretto è caduto in disgrazia durante la guerra fin quando Kurt Hansen non si è proclamato suo leader, chiudendone tutti gli accessi e rendendola una sorta di "città nella città". Girando per le strade di Dogtown troviamo sfavillanti strutture come un'enorme piramide di cristallo accompagnate ad un degrado completo, con pezzi di strade e palazzi franate, sporcizia e spazzatura ovunque e pattuglie di miliziani che ne percorrono le strade. Se Night City è piena di luci e ombre, qui le ombre prendono il sopravvento e la povertà e la criminalità prosperano liberamente. Scordatevi poi di sfrecciare a tutta velocità a bordo della vostra Quadra, perché le strade sono dissestate, spesso prive d'asfalto e con numerosi blocchi creati da veicoli abbandonati. Non a caso, poco dopo l'inizio della storia, il fixer che abbiamo già conosciuto nella storia principale, Mister Hands, ci dona un inusuale veicolo fuoristrada, più adatto per percorrere quest'area della città, oltre a fornirci un lasciapassare permanente per entrare e uscire da Dogtown (viaggio rapido incluso, ovviamente) ogni volta che vogliamo. Hands è anche quello che ci offrirà le missioni secondarie più interessanti, tutte consigliatissime e divertenti.

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Ma oltre alla nuova area, il motivo principale per cui dovreste prendere Phantom Liberty è la storia, che vi immergerà in situazioni piuttosto inedite per il titolo di CD Projekt RED, facendovi passare da sezioni ricche d'azione che prevedono anche rocambolesche "fughe alla CoD", con esplosioni e spari ovunque, a combattimenti con giganti mech militari fino a momenti più spionistici che ci vedono agire nell'ombra e senza causare baccano, incontrando peraltro personaggi splendidamente caratterizzati (ed ovviamente doppiati in italiano, come per il resto del gioco), Solomon Reed in primis. Nella storia di Phantom Liberty nulla è come appare, ci sono diversi colpi di scena ad attendervi e dovrete anche fare alcune scelte difficili che cambieranno parte della storia. Se siete appassionati di spy story e thriller politici alla Jack Ryan e Designated Survivor, tanto per citarne due, adorerete la storia di questa espansione.

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In conclusione, ho davvero apprezzato il tempo passato con Phantom Liberty: ho riscoperto un gioco che già avevo gradito molto a suo tempo, ma con una nuova storia estremamente avvincente (forse anche più della campagna principale del gioco) e fortemente cinematografica, splendidi personaggi ed un'affascinante nuova area tutta da esplorare e vivere. Vista la perizia che CD Projekt RED aveva già dimostrato con le espansioni di The Witcher 3 (Blood and Wine in primis), le mie aspettative per questa nuova avventura erano già alte, ma è riuscita comunque a sorprendermi ed a spiazzarmi con un alto livello qualitativo generale e grandi contenuti. Inutile dire che se avete Cyberpunk 2077 è consigliatissima, mentre se non l'avete mai giocato, grazie a tutti i miglioramenti introdotti questa è l'occasione perfetta per immergervi in un RPG che saprà letteralmente rapirvi.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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