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Blues and Bullets

Blues and Bullets - Episodio 2: Sollevare Un Vespaio

Dopo ben sette mesi dall’uscita del primo capitolo su Xbox One, ecco comparire finalmente sul Games Store di Microsoft il secondo episodio di Blues and Bullets, avventura grafica dalle forti tinte noir realizzata dai barcellonesi A Crowd Of Monsters. Pronti ad immergervi nuovamente nelle torbide atmosfere di Santa Esperanza nei panni di Eliot Ness, per far luce sul caso dei bambini scomparsi? Allora non perdete la nostra recensione di Blues and Bullets Episodio 2: Sollevare un Vespaio.
SPOILER WARNING: Blues And Bullets è una serie episodica basata sulla narrazione, quindi questo articolo parla di eventi accaduti sia in questo che nei precedenti episodi. Ne consigliamo quindi la lettura solo qualora non vogliate rovinarvi la sorpresa di scoprire voi stessi alcuni eventi.

Dopo un breve riassunto dei fatti salienti dell’episodio precedente, più che necessario visto che è uscito più di sette mesi fa, Blues and Bullets Episodio 2: Sollevare un Vespaio alza il rosso sipario con un flashback del passato di Eliot, quando era ancora alle costole di Al Capone assieme al gruppo degli Intoccabili di Santa Esperanza. Durante questo scorcio è possibile scoprire un po’ di più dei trascorsi burrascosi del protagonista, che oltre a vantare di un passato di alcol e violenza, aggiunge ai suoi vizi anche l’adulterio. Infatti durante questo flashback avremo modo di incontrare clandestinamente Delphine, la moglie del migliore amico di Eliot, Jim Dockers, anch’egli investigatore di polizia alle calcagna di Al Capone. La tresca extraconiugale tra Eliot e Delphine sembra ormai ai ferri corti dato che, a detta della donna, suo marito sembra sospettare qualcosa da tempo. E proprio quando staremo per decidere le sorti della relazione tra i due amanti, ecco che alla radio arriva la terribile notizia di una sparatoria in cui hanno perso la vita alcuni poliziotti della squadra di Eliot, tra cui Jim Dockers.

Al termine del tragico evento che vedrà Eliot sprofondare di nuovo nell’abbraccio del whisky, il titolo ci riporterà al presente, con Eliot e Milton in attesa di incontrare Nikolai Ivankov, ennesimo ex gregario di Al Capone, sospettato di essere coinvolto nella scomparsa della nipotina Sofia. Infatti, dopo aver investigato sull’efferato omicidio a sfondo rituale di Carlo Boccherini, un tempo falsario e contabile della famiglia Capone, le nostre indagini ci conducono al russo Ivankov, che ha le mani in pasta nel traffico di armi e di esseri umani. A bordo del suo sottomarino ormeggiato al molo di Santa Esperanza avremo modo di conoscere sia lui che la sua titanica guardia del corpo mascherata, dalla resistenza fisica e dall’aspetto a dir poco disumani. Inutile dire che la nostra copertura durerà poco e l’incontro si trasformerà presto in uno scontro a fuoco, dove dovremo imbottire di piombo tutto l’equipaggio di Ivankov per salvarci la pelle. Una volta messo fuori combattimento il russo, potremo passare al setaccio il sottomarino alla ricerca di prove tangibili che riconducano Ivankov alla scomparsa di Sofia Capone.

Utilizzando le medesime meccaniche viste nel capitolo precedente, avremo quindi la possibilità di analizzare gli elementi interattivi segnalati in rosso sparsi nella scena del crimine, per poi collezionare gli indizi da concatenare nella sequenza corretta all’interno del taccuino di Eliot, al fine di ricostruire l’intera dinamica degli eventi appellandoci al sesto senso del protagonista. Grazie all’indagine di Eliot scopriremo dettagli raccapriccianti di tortura, mutilazioni ed esecuzioni sommarie praticate sui prigionieri di Ivankov, che sembra essere coinvolto non soltanto nel rapimento della nipotina di Capone, ma anche nella misteriosa scomparsa di molti altri bambini. Da questo momento in poi il vespaio è sollevato ed è quindi il momento di tornare da Capone e consegnargli Ivankov, ma ovviamente non sarà facile e dovremo misurarci di nuovo con gli scagnozzi del russo, che sembra essere palesemente coinvolto in qualcosa di più grande di lui.

Blues and Bullets Episodio 2: Sollevare un Vespaio prosegue quindi il suo cammino narrativo tra i numerosi misteri che attanagliano Santa Esperanza, svelandone le verità con estrema parsimonia. Questo secondo capitolo in particolare non sembra voler sbrogliare in qualche modo la matassa già abbastanza ingarbugliata del primo episodio, ma al contrario aggiunge altra carne al fuoco, centellinando stavolta le appaganti meccaniche di investigazione ed esplorazione degli scenari monocromatici di Santa Esperanza, a favore delle goffe dinamiche di sparatutto in terza persona che rappresentano l’aspetto più debole di tutto il titolo. Infatti, a differenza del capitolo precedente, in Blues and Bullets Episodio 2: Sollevare un Vespaio ci troveremo molto più spesso con la pistola in mano a fronteggiare orde di nemici armati, che compariranno sullo schermo a ondate di tre alla volta, rievocando per certi versi lo stile dei vecchi shot ‘em up da sala giochi di una volta. Purtroppo però, proprio come questi ultimi, il titolo propone un sistema di mira a dir poco impreciso e non appagante, dando vita a fastidiose e inutili sequenze action sparacchine che a mio dire compromettono il ritmo cadenzato e maturo del gioco, disgregandone seppur temporaneamente le magnifiche atmosfere noir. Proprio come succedeva con il capitolo precedente, Blues and Bullets Episodio 2: Sollevare un Vespaio attende malignamente gli ultimi minuti di gioco per proporci il malefico colpaccio di scena, che stavolta ci separerà da un amico e ci costringerà a rivalutare i nostri nemici. L’ennesimo colpo basso arriverà dopo i titoli di coda, in cui ci attenderanno nuove agghiaccianti scelte morali da compiere nei panni della bimba segregata nei confronti del suo piccolo vicino di cella.

Al di là della discutibile scelta del team di sviluppo di enfatizzare in questo capitolo le sequenze action a dispetto delle più convincenti meccaniche investigative, il titolo si conferma stilisticamente eccezionale, complici le riuscitissime atmosfere noir monocromatiche in cui il rosso è l’unico colore ad apparire su schermo, fattore che aiuta anche a celare abilmente la pochezza tecnica di modelli poligonali e animazioni. Sul fronte della trama, invece, Blues and Bullets Episodio 2: Sollevare un Vespaio propone davvero pochi risvolti, sollevando più che altro nuovi interrogativi. Speranzosi di potervi dire di più in questo senso, vi invitiamo a seguirci nelle recensioni dei successivi capitoli del gioco, che speriamo possano godere di un rilascio più regolare e ravvicinato. Nel frattempo, il mio giudizio positivo e fiducioso della complessiva bontà dell’opera, già espresso per il precedente episodio, resta per lo più invariato.

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L'autore

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Classe '79, sound designer di professione. La sua incrollabile passione per i videogiochi nasce solo all'inizio degli anni '90 e viene presto affiancata da quella per il doppiaggio. Col passare del tempo la sua carriera di videogiocatore onnivoro si focalizza sulla scena PC, ma poi assume sembianze più mature con l'avvento di PlayStation e di tutte le successive console che prenderanno lentamente possesso di casa sua.

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