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La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor - Il Signore della Caccia

Monolith ci invoglia a tornare nei panni del Ranger Talion con la prima vera espansione di La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor, chiamata Il Signore della Caccia. Tra nuove bestie, una storia inedita e alcune novità il DLC si preannuncia molto interessante… scopriamo se è davvero così.
Non è un segreto che La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor sia stato una delle più grandi sorprese del 2014, oltre ad uno dei giochi che ho personalmente apprezzato maggiormente quest'anno. Se avete letto la mia recensione saprete come abbia lodato il lavoro di Monolith, che è riuscita a mescolare sapientemente meccaniche già collaudate con i vari Assassin's Creed e Batman Arkham in un gioco d'azione solido e divertente nonché forte di un background narrativo affascinante come quello de Il Signore degli Anelli. A tutto questo poi si era aggiunto il Nemesis System, una delle poche novità a livello di gameplay veramente degne di nota, come non se ne vedevano da tempo nell'intero panorama videoludico, ormai innegabilmente stantio e povero di nuove idee.

Ho passato ore e ore tra le lande di Mordor, ma altri titoli in questi tre mesi dall'uscita hanno richiesto la mia attenzione, per cui una volta completato al 100% il gioco è rimasto sullo scaffarle per diverso tempo. L'idea di tornare a fare strage di orchi è rimasta comunque sempre presente, per cui sono stato più che felice quando finalmente è arrivata la prima espansione seria (costumi extra, sfide, rune e simili non contano per me) con Il Signore della Caccia. Come ulteriore motivazione avevo anche il ritorno del nano Torvin, uno dei personaggi secondari che più mi aveva intrigato nel gioco ma che, come scritto nella recensione, ebbe un ruolo totalmente marginale (per non dire inutile), così come molti altri comprimari. Forse anche per questo mi ero creato delle aspettative troppo alte, infatti vi anticipo subito che sono rimasto piuttosto scottato da questo DLC. Ma procediamo con ordine.

Innanzitutto vorrei precisare che non si tratta di una brutta espansione, ma sostanzialmente può essere riassunta con un semplice “more of the same” di quanto già visto nel gioco originale. Non che mi aspettassi chissà quale rivoluzione, in fondo la base da cui si parte è già solidissima e sempre divertente, ma le poche novità introdotte, delle quali vi parlerò più avanti nel dettaglio, semplicemente non sono così rilevanti da giustificarne l'acquisto incondizionato.

Gli elementi che hanno fatto il successo del gioco ci sono tutti. Anzi, il DLC vuole anche assicurarsi che tutti abbiano il massimo del divertimento fin dall'inizio, tanto che una volta selezionata l'apposita voce nel menu per accedere all'espansione avremo tra le mani un Talion già al massimo livello e con tutti i potenziamenti sbloccati. Anche la mappa inoltre risulta già tutta accessibile fin da subito, per cui non dovremo nemmeno preoccuparci di salire di livello o sbloccare le torri di osservazione. E già questa a mio avviso potrebbe essere una scelta discutibile poiché il DLC, a conti fatti, è completamente fine a sé stesso e non ha la minima ripercussione sulla trama principale. Avrei preferito di gran lunga che le nuove storie venissero implementate direttamente nel gioco base, tanto più che la “nuova” area di Nurn altro non è che una versione ridotta (circa la metà) della mappa originale, ma con gli stessi identici scenari. Cosa cambiava quindi inserire dei nuovi punti sulla mappa dove accedere alle missioni del DLC se tanto l'ambientazione è sempre la stessa? Anche giocare nei panni del nostro Talion sarebbe stato più adatto a mio avviso invece di metterci subito nei panni del guerriero definitivo, offrendo così nuovi spunti su cui “livellare” il personaggio per chi magari ancora non ha raggiunto il level cap e non ha voglia di massacrare orchi a caso per accumulare l'esperienza mancante.

A questo si aggiungono altri due difetti non da poco, ovvero la storia e la durata. In poco più di due ore ho completato tutto ciò che l'espansione aveva da offrire, collezionabili inclusi: una durata un po' esigua per un DLC venduto per circa 10 euro. Anche la storia di Torvin mi ha deluso parecchio, e ad eccezione di poche informazioni ricavate dai suoi 10 diari sparsi per la mappa la trama delle missioni non ha aggiunto praticamente nulla al background di questo personaggio, relegandolo nuovamente a semplice committente delle missioni. Ed il resto della storia non brilla certo per originalità: Sauron ha reclutato una nuova tipologia di comandanti Uruk in grado di cavalcare e comandare delle bestie, tra cui i Ghoul e dei tipi inediti di Caragor e Graug. Relativamente inediti tra l'altro, poiché bene o male si tratta in realtà di skin alternative con l'aggiunta di qualche abilità extra. I Caragath infatti rispetto ai Caragor sono in grado entrare in modalità stealth ed eseguire uccisioni furtive, mentre i Graug Orrendi rispetto ai Graug normali possono vomitare acido e veleno danneggiando continuamente chi viene colpito dal disgustoso fluido. I Ghoul invece sono rimasti quelli che conoscevamo, ma adesso Talion può controllarli a piacimento anche in grandi quantità, creando così dei piccoli eserciti portatili.

A livello di gameplay queste novità risultano interessanti giusto nei primi minuti, ma dopo poco ci si accorge di come in realtà siano sostanzialmente uguali a ciò che avevamo già visto. Chiude il pacchetto la consueta presenza di rune, sfide, un costume alternativo da Signore della Caccia e il Test del Selvaggio.

In conclusione non me la sento di consigliare l'acquisto di questa espansione in maniera incondizionata: la struttura di base del gameplay rende le due ore di gioco extra sempre divertenti e piacevoli, ma le novità introdotte non sono tali da giustificare la spesa di circa 10 euro. Se proprio volevate una scusa per tornare a impersonare il Ranger maledetto e massacrare qualche orco potreste anche ponderarne l'acquisto, ma se speravate in una storia avvincente, una longevità alta o differenze sostanziali con quanto avete già visto nel gioco base, rimarrete delusi.

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L'autore

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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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