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Skate 2
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Recensione - Skate 2Xbox 360Game

Dopo aver messo in seria discussione il trono di miglior gioco di skateboard, fino a qualche anno fa saldamente in mano alla saga Tony Hawk di Neversoft, Electronic Arts rimette i piedi sulla tavola e torna in pista con il secondo capitolo della sua serie skateistica, Skate 2, nel chiaro tentativo di dare la spallata decisiva alla latitante concorrenza e guadagnarsi il titolo di re indiscussi della disciplina. Saranno riusciti i ragazzi di EA a conquistare il cuore degli appassionati di questo sport estremo?

Il Gioco

La serie Skate ebbe inizio nel non lontano 2007, quando il primo capitolo fece il suo esordio sul mercato e si conquistò subito un buon seguito di appassionati. A solo un anno e mezzo di distanza, arriva nei negozi Skate 2, secondo capitolo della saga targata EA, che prende quanto di buono visto nel predecessore e aggiunge quel tanto che basta per giustificare un “2” accanto al titolo.

La modalità principale è ancora una volta la Carriera: nella stessa ambientazione del primo capitolo, la città di San Vanelona, vi troverete a creare da zero il vostro alter-ego virtuale (appena uscito di prigione) tramite un completo editor, accessibile poi anche in seguito per cambiare le caratteristiche fisiche o quelle della tavola e dell’abbigliamento. Nonostante la città sia la stessa del primo Skate, molto è cambiato rispetto a cinque anni prima: un’azienda privata chiamata MongCorp si è infatti aggiudicata una gara d’appalto per la ricostruzione della città distrutta da una catastrofe naturale, e nel farlo ha tentato di rendere lo skate totalmente impraticabile, mettendo blocchi su ogni ringhiera e rampa della città: questo sarà l’ostacolo principale verso la vostra ascesa al successo. Lo scopo in questa modalità è infatti quello di riacquistare notorietà tra gli skaters della città, superando sfide di vario genere e finendo sulle copertine dei due magazines di skate principali, Skateboard Mag e Trasher.

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Accanto alla Carriera, che rappresenta senza dubbio la modalità principale in single player di Skate 2, trova spazio l’immancabile multiplayer online, tramite il quale sfidare altri utenti in tutte le diverse competizioni affrontabili durante la Storia: le due modalità unite garantiscono un buon numero di ore di puro divertimento.

Amore

Controllo totale

- In Skate 2 è stato confermato il sistema di controllo che ha portato al successo il primo capitolo: levetta sinistra per controllare i movimenti dello skater, levetta destra per eseguire i tricks (con l’unica eccezione dei grab e dei plant che si fanno con i tasti dorsali). La sensazione di avere il controllo completo del proprio alter ego virtuale è assoluta, e si ha la sensazione di chiudere realmente un trick piuttosto che dare un semplice input ed aspettare che lo skater completi il salto. Grazie al realismo di questo sistema di controllo, anche il fatto di aver chiuso il più semplice dei tricks rappresenterà una piccola conquista, soprattutto durante la fase di apprendimento iniziale.

Buona varietà

- In un gioco di skateboard, concentrato esclusivamente sui tricks da fare sulla tavola, la ripetitività può iniziare a farsi sentire rapidamente e la noia è sempre dietro l’angolo. Gli sviluppatori di EA erano però ben consapevoli di questa possibilità, e hanno risolto il problema inserendo nella modalità principale di Skate 2 una grande varietà di competizioni. Accanto alla classica sfida a chi fa più punti entro un tempo limite, trovano infatti spazio le Deathraces (gare di velocità sulla tavola), S.K.A.T.E. (uno dei due skaters chiude un salto e l’altro deve copiarlo), Best Trick (vince chi fa più punti con un singolo trick) e numerose sfide in cui vi sarà richiesto di chiudere un determinato salto in un preciso spot. Oltre a tutto ciò, trova anche spazio la spassosa modalità Hall of Meat, nella quale si accumulano punti in base al numero di ossa rotte e alla spettacolarità delle proprie cadute. Insomma, la carne al fuoco è davvero tanta e difficilmente vi stancherete.

Una città ai nostri piedi

- Uno dei punti di forza di Skate 2 è senza dubbio la possibilità di esplorare liberamente l’intera San Vanelona. La città è immensa, e praticamente ad ogni angolo troverete qualche spot su cui chiudere i vostri tricks, tant’è che sarà impossibile trovarli tutti se non dopo ore ed ore di ricerche. Durante la Carriera la città è esplorabile in qualsiasi momento, sia per raggiungere i posti in cui hanno inizio le varie competizioni (c’è comunque la possibilità del “teletrasporto” direttamente dal menù, per chi volesse andare subito al sodo) sia per passare liberamente il tempo esercitandosi sui salti senza l’angoscia del tempo che scorre o del minimo di punti da raggiungere come accade nelle competizioni. San Vanelona è anche discretamente animata, con un buon numero di macchine per le strade (a cui in questo capitolo ci si può anche agganciare per prendere velocità) e di passanti sui marciapiedi, oltre a numerosi altri skaters che gireranno liberamente per la città.

Animazioni

- I movimenti degli skaters di Skate 2 sono in assoluto i più realistici mai visti in un gioco del genere. Ogni singola parte del corpo del vostro personaggio sembra reagire in maniera differente a quello che gli capita, sia durante la preparazione dei salti che durante l’esecuzione dei tricks, o durante le eventuali cadute dalla tavola. Il sistema di animazione è talmente completo da farvi capire all’istante se ad esempio lo skater si sta sbilanciando in una certa direzione durante un grind, o se un salto sta per trasformarsi in una rovinosa caduta: tutto ciò rappresenta senza dubbio uno dei punti di forza di questo titolo.

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Odio

Troppo complicato

- Il sistema di controllo basato quasi completamente sull’uso delle due levette analogiche ha permesso alla serie EA di raggiungere una profondità di gameplay mai vista prima nei giochi di questo genere. Tuttavia c’è anche il rovescio della medaglia: il fatto che ognuno dei numerosissimi tricks sia abbinato ad uno specifico movimento della levetta destra porta con sé qualche problema. Prima di tutto, alcuni movimenti da eseguire per chiudere certi salti sono estremamente complicati da compiere nei pochi attimi in cui lo skater è in volo, costringendovi molto spesso a dover riprovare diverse volte prima di riuscirci. In più, ci sono tricks che richiedono un’esecuzione quasi identica l’uno all’altro, portandovi in qualche occasione a chiudere un salto diverso da quello che vi aspettavate senza neanche capire il perché. E pensate quanto può diventare impegnativo dover chiudere 2 o 3 tricks specifici in sequenza per completare un’obiettivo di gioco!

Restate sulla tavola

- In Skate 2 è stata introdotta l’interessante possibilità di scendere dallo skate e muoversi a piedi, aprendo il gameplay a nuove frontiere: ad esempio, una volta scesi dalla tavola si possono muovere vari elementi dello scenario (panchine, rampe, ostacoli ecc.) per creare nuovi spot su cui chiudere i propri tricks. In più, scendendo dallo skate è possibile risalire le scalinate per raggiungere punti rialzati da cui lanciarsi, mentre nel primo capitolo bisognava girare in continuazione fino a trovare una rampa da risalire in skate. Concetto interessante, ma realizzazione pessima: una volta sceso dalla tavola, il vostro agile skater diventerà lento e macchinoso, impossibile da controllare con precisione e molto spesso in ritardo rispetto ai movimenti del joypad. Per fortuna, le occasioni in cui sarete costretti a scendere dallo skate saranno davvero poche.

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Tiriamo le somme

Nonostante non sia esente da qualche piccolo difetto, Skate 2 è attualmente la miglior simulazione di skateboard presente sul mercato. Sia che siate appassionati di questo sport, sia che siate semplici curiosi che si vogliono avvicinare a questo mondo, il nostro consiglio è quello di comprarlo ad occhi chiusi: non troverete niente di meglio.
8.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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