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Need for Speed: ProStreet
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Recensione - Need for Speed: ProStreetXbox 360Game

Dopo una serie di episodi dominati da atmosfere notturne ed illegali, la serie di Need for Speed torna a rombare alla luce del sole, con un repentino cambio di direzione tanto nelle ambientazioni quanto nello stile di guida: se prima era vincere, vincere, vincere, oggi è "ragazzi bisogna spaccare", come spesso urla uno speaker durante le corse. Questo è Need for Speed ProStreet: analizziamolo insieme.



La vita è una corsa
Il nuovo capitolo della serie Need for Speed abbandona le corse illegali notturne per dedicarsi al mondo degli eventi su pista "non sportivi". Questo potrebbe far pensare ad un approccio alla guida più simulativo, ma la serie mantiene il suo carattere prettamente arcade. Il gioco presenta una modalità Carriera nella quale ci vengono proposti quattro tipi principali di competizione: Aderenza (Grip), classica gara su circuito con l'auto più veloce e manovrabile, Derapata (Drift), gara alla conquista di punti derapando di freno a mano o di sovrasterzo cercando di non urtare il bordo pista, Accelerazione (Drag), in cui dovremo settare i parametri della nostra auto al fine di avere il massimo della ripresa e riuscire a cambiare marcia al momento giusto per ottenere la spinta maggiore possibile, ed infine Velocità, con i parametri dell'auto settat per ottenere la maggior velocità possibile durante tutta la competizione.

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Le circa centosessanta gare che ci vengono proposte nella Carriera, prendono vita nei dintori di città americane e sono organizzate nella più perfetta legalità, quindi addio inseguimenti con la Polizia. Essendo il tutto basato su gare su pista predeterminate, non troviamo neanche il free ride per esplorare la città andando in cerca di sfide, aspetto che ha caratterizzato gli episodi precedenti della serie. Respiriamo invece una aria simile agli eventi Nascar, con uno speaker eccitato, signorine avvenenti, pubblico caloroso e naturalmente macchine pompate al massimo per performance da sballo come è nella natura del puro americano amante del tuning più folle.

Altra differenza rispetto ali ultimi NFS è la mancanza di una storia di sottofondo alla carriera: la storia del protagonista, Ryan Cooper, è appena accennata. Interpreteremo un pilota novellino con l'aspirazione di emergere nei confronti del Re, Ryo the Showdown, e sfondare nel mondo delle corse a tutto NOS. Per progredire nella nostra avventura da piloti dovremo affrontare svariate corse suddivise in giornate di gara, ognuna delle quali include una serie di sfide tra quelle descritte poc'anzi. Per progredire da una giornata all'altra non basterà semplicemente primi nelle gare: spesso ci sarà richiesto di ottenere un certo numero di secondi di vantaggio rispetto ai nostri avversari, ed a livello di giornata dovremo ottenere un certo punteggio per poter passare a quella successiva.

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Anche se può sembrare che questo conferisca al gioco un superiore livello di sfida, purtroppo non è così; il gioco è di una facilità disarmante. Gli avversari sono incredibilmente lenti e per vincere basterà un minimo di attenzione, assolutamente senza pretese. I danni alle livree convincono in maniera soddisfacente; può capitare che, correndo a più di duecentocinquanta chilometri orari con una bellissima e lucente VW Golf R32, andiate a schiantarvi contro una serie di ostacoli, riducendo dinamicamente quest'ultima ad un rottame, immortalabile peraltro con la modalità foto attivabile in ogni momento durante il gioco. Anche se visivamente molto scenici, i danni non inficiano comunque le performance dell'auto, ad ulteriore dimostrazione del profilo arcade del titolo.


Grafica ed audio
Graficamente il titolo ha i suoi alti e bassi. Le auto sono realizzate molto bene, con un ottimo realismo nella resa delle carrozzerie, e le cose migliorano quando le vediamo danneggiate. Riscontriamo però una fastidiosa presenza di aliasing e qualche calo, anche se sporadico, di frame-rate, inoltre le texture di ambientazioni e pubblico sono inspiegabilmente carenti. Ottimo invece l'effetto del fumo che si genera dai copertoni delle auto quando li "sgommiamo" a terra durante una partenza a bruciapelo: davvero realistico e spettacolare. Non è peraltro un aspetto puramente estetico, ma anche strategico: durante la partenza potremo infatti far fumare le gomme per disorientare gli avversari dietro di noi.

Il sonoro è ottimo: è risaputo che Electronic Arts abbia sempre dato grande importanza a questo aspetto, e gli sviluppatori si sono assicurati che le auto avessero un sonoro sempre realistico registrandone i rumori dal vivo, con un effetto finale bellissimo ed apprezzabile da ogni appassionato. La colonna sonora è al solito rockeggiante e piacevole, ma sinceramente è preferibile abbassare il volume per dare sfogo ai nitriti dei cavalli meccanici ed ai rumori del giorno di gara.


Truccarsi per rendersi più belle
Una cosa che Need for Speed ProStreet eredita, e potenzia, dai precedenti episodi della serie è il Tuning, ossia la possibilità di elaborare tecnicamente e stilisticamente le proprie auto. Un aspetto interessante è la possibilità di cambiare l'aerodinamica delle auto, e di conseguenza la tenuta su strada: nel gioco è presente una galleria del vento in cui, elaborando e modificando le componenti dell'auto per cambiarne l'aerodinamica, possiamo vedere come cambi il flusso dell'aria intorno al veicolo.

In mano al meccanico virtuale ci sarà un'officina piena di attrezzi e strumenti con i quali sbizzarrirsi per fare della propria berlina un vero mostro di bellezza e velocità. Durante il tuning, il gioco ci aiura a capire il tipo di elaborazione che si sta effettuando; guiderà il giocatore con una serie di suggerimenti per meglio procedere alle modifiche. Sarà possibile anche caricare la propria creazione sui server EA per partecipare ad una sorta di concorso a voti che, se vinto, permetterà a tutti i corridori del pianeta online di poter prelevare il modello e farlo "indossare" alle proprie auto per, infine, sfoggiarlo nelle sfrenate corse multiplayer.

Il parco macchine è più che soddisfacente, e può vantare vetture come Acura RSX, Audi S4, Audi TT3,2, BMW M3 E46, Chevrolet Camaro Concept, Dodge Viper SRT10, Ford Focus ST, Ford GT, Lamborghini Murcielago, Lotus Elise, Mitsubishi Eclipse, Mitsubishi EVO IX, Nissan 350 Z, Nissan Skyline GT-R R34, Nissan GT-R prototype, Pontiac GTO, Porsche 911 GT2, Porche 911 turbo, Shelby GT500, Subaru Impresa WRX STI, Toyota Supra, VW Golf GTI, VW Golf R32 e tante altre.

Le modalità online riprendono esattamente quelle offline, anche se la schermata di gioco, inizialmente, ha un impatto visivo di difficile interpretazione. Purtroppo anche qui non mancano le note dolenti. Segnaliamo in particolare la presenza di lag che fa scomparire ed apparire le auto avversari sulla pista e rende la guida terribilmente scattosa. Siamo sicuramente molto lontani dalla qualità online di altri racing game.

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In conclusione, dobbiamo ammettere che quest'anno l'attesa del nuovo capitolo di NFS non è stata ripagata appieno. Need for Speed ProStreet si dimostra essere un episodio "ibrido", con idee potenzialmente buone ma mal sviluppate. In poche parole, un racing game come tanti, che non lascia il segno soprattutto se paragonato con i titoli automobilistici, sia simulativi che arcade, di ben altro spessore usciti quest'anno.
6.8

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L'autore

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Appassionata da sempre di videogiochi e modellismo, nel 2007 entra a far parte dello staff di MX iniziando a scrivere news e articoli in maniera sempre più entusiasta. Divide questa passione con l'amore per la musica e per la sua famiglia, gattina inclusa.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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