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Cities: Skylines
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Recensione - Cities: SkylinesXbox OneGame

I simulatori di città su console sono un argomento tabù, un po' come gli strategici. I titoli usciti si possono contare sulle dita di una mano, ed ancor peggio se parliamo di simulazioni nude e crude. Per questo motivo l'arrivo su Xbox One di Cities: Skylines è una grande novità e non ci siamo fatti sfuggire l'occasione di provarlo a fondo; eccovi che ne pensiamo.

Il Gioco

Sviluppato da Paradox su PC e convertito su Xbox One da Tantalus, Cities: Skylines è un vero "simulatore urbanistico", un Sim City insomma: una vera mosca bianca sulle nostre console. Una volta avviata una nuova partita, il gioco ci permette di scegliere un’ambientazione di partenza nella quale iniziare a costruire la metropoli dei nostri sogni. Sono presenti 12 diversi scenari, ognuno con le sue caratteristiche uniche in quanto a risorse naturali, quantità d'acqua e superficie edificabile. Alcune di queste caratteristiche hanno un impatto diretto sul gioco: ad esempio la disponibilità o meno di acqua diventerà fondamentale con lo sviluppo della città, perché con il passare del tempo ne servirà sempre di più e occorrerà anche averne una determinata quantità per smaltire gli scarichi fognari ed evitare accumuli di acqua stagnante inquinata (l’impianto di trattamento delle acque reflue arriva molto avanti nel gioco).

Piccolo consiglio prima di cominciare a parlare in maniera approfondita del gioco: create un account Paradox (se già non lo avete) e collegatelo al gioco con l’apposita opzione nel menu principale. In questo modo potete ottenere gratuitamente la Paragon Plaza: un’area verde a basso costo che può aiutarvi a mantenere alto il valore del territorio e la felicità della gente nelle prime fasi del gioco. Altra cosa importante da sottolineare è il fatto che la conversione del gioco da PC a Xbox One non comprende tutti i DLC usciti fino a oggi su PC, ma solo il DLC After Dark, che introduce il ciclo giorno/notte con relativa simulazione di tutte le attività notturne.

Una volta scelta l’area di inizio e il nome della nostra città, possiamo tuffarci nel gioco vero e proprio. Prima di cominciare a giocare, nel menu di creazione della città possiamo selezionare due opzioni che modificano enormemente il gameplay e la difficoltà della simulazione. La prima opzione elimina il limite di denaro: possiamo spendere quanto e quando vogliamo, abbassare o eliminare le tasse, costruire edifici e potenziare i servizi. Nulla è vietato. L’unico limite alla costruzione è dato dal fatto che per poter edificare determinati edifici occorre averli sbloccati nel corso del gioco. A questo ci viene in contro la seconda opzione, che rende sbloccate sin da subito tutte le opzioni che normalmente verrebbero rese disponibili solo molto più avanti. Attivando le due opzioni, visto che praticamente il livello di difficoltà viene azzerato, viene disattivato anche lo sblocco degli obiettivi.

MX Video - Cities: Skylines

Appena iniziata la partita, un tutorial ci accoglie permettendoci di padroneggiare i controlli e di capire a fondo come svolgere le basilari azioni che ci serviranno in tutto il gioco. In molti degli scenari che possiamo selezionare all’inizio della partita sono presenti collegamenti di base verso il mondo esterno, come per esempio uno svincolo autostradale oppure il passaggio di una ferrovia. A questi collegamenti “di base”, quando ci sono, dobbiamo collegare una strada per cominciare lo sviluppo della zona selezionata. E' disponibile una enorme varietà di strade, da quelle a senso unico a due corsie, a quattro o sei corsie con aggiunte diverse, come ad esempio piste ciclabili, prati o file di alberi.

E visto che Cities: Skylines è incentrato al massimo sul realismo, dopo aver costruito la prima strada le due cose successive da fare sono la costruzione di una centrale elettrica e di una pompa di distribuzione delle acque potabili, nonché di smaltimento delle acque reflue. La prima centrale disponibile è a carbone. Produce una discreta quantità di energia a un prezzo relativamente basso. Il rovescio della medaglia è però dato dall’inquinamento prodotto, che naturalmente è molto elevato. L’inquinamento è uno dei parametri che è bene tenere d’occhio spesso durante il gioco: questo deprezza velocemente il valore del territorio e rende scontenti i cittadini, perciò occorre pianificare al meglio la posizione degli edifici inquinanti, come zone industriali, centrali a carbone o a olio, inceneritori, discariche e impianti di scarico delle acque reflue. La verità è che nella gestione della città non esistono punti più importanti o meno importanti. Per avere poche difficoltà e un grande successo come sindaco, dobbiamo tenere d’occhio tutti i parametri in generale: costruire poche caserme dei pompieri aumenterà il rischio di incendi, costruire poche stazioni di polizia aumenterà la criminalità e così via. Lo stesso discorso vale per gli altri aspetti. Ad esempio, soprattutto all’inizio del gioco, costruire scuole renderà la popolazione più istruita, a scapito della forza lavoro industriale che a inizio gioco è fondamentalmente manovale e poco istruita (la popolazione istruita si rifiuta infatti di fare lavori umili, penalizzando l'industria di base che è manufatturiera).

Ad affiancarsi alla gestione “logistica” della città troviamo quella economico/finanziaria. Possiamo ad esempio scegliere le aliquote delle tasse da applicare in modo differente a ogni tipologia di edificio costruito in città. Se abbiamo bisogno di più soldi e la nostra città è prevalentemente industriale, possiamo ad esempio decidere di aumentare di qualche punto percentuale l’aliquota, in modo da guadagnare qualche soldino in più. Questo tipo di manovra, come nella realtà, si riflette però sulla contentezza dei proprietari di casa, che potranno anche decidere di lasciare la nostra città. In Cities: Skylines sono presenti anche ulteriori aspetti di governo, chiamati "politiche". Le politiche consistono in speciali ordinanze che influenzano direttamente la vita dei cittadini della nostra città e tutti gli altri aspetti, dall'economia, alla finanza, all'ambiente, alla criminalità e così via. L'introduzione di una politica comporta sia aspetti positivi che aspetti negativi: un esempio di politica può riguardare il divieto di fumare: come aspetto positivo si ha la diminuzione dell'inquinamento e delle malattie, come aspetto negativo invece avremo una diminuzione della felicità della popolazione.

La crescita della città è suddivisa in "milestone" che sbloccano nuove funzionalità, nuove politiche e nuovi lotti di terreno vuoti acquistabili, mano mano che cresce la popolazione. Questo sistema "a livelli" molto simile a un RPG lascia al giocatore lo stimolo a non abbandonare il gioco nelle sue prime fasi, invogliandolo a cercare di continuare ingrandendo sempre più la città.

Tutto questo su PC viene gestito tramite mouse e tastiera e si sa che in questi casi il passaggio al controller può essere molto traumatico, ma fortunatamente gli sviluppatori hanno svolto un ottimo lavoro di adattamento: i tasti sono stati mappati ottimamente e scorrere tutte le opzioni disponibili è semplicissimo e veloce. La difficoltà, data la non perfetta simmetria del paesaggio (come nella realtà d'altronde), è rappresentata dall'ottimizzazione dello spazio: l'analogico di un pad non sarà mai preciso come il puntatore del mouse, perciò mi è capitato spesso di lasciare qualche spazio vuoto tra una zona e l'altra a causa della non altissima precisione del puntatore on screen. Si può limitare un minimo questo problema semplicemente zoomando sulla zona che ci interessa, ma in questo modo perdiamo di vista l'insieme e rischiamo comunque di sbagliare.

Tecnicamente infine Cities: Skylines dimostra di essere sicuramente al passo coi tempi ed il comparto sonoro invece è caratterizzato da musica da ambiente e dai suoni tipici delle città, mentre tutti i testi sono completamente in inglese, anche se il tutto risulta facilmente comprensibile anche senza essere dei madrelingua.

Amore

Una simulazione completa

- Per quanto ulteriormente espandibile tramite DLC come su PC, Cities: Skylines rappresenta uno dei titoli gestionali/simulativi più completi che possiamo trovare sul mercato, e non solo limitatamente al mondo console. La sensazione è veramente quella di avere a che fare con una città viva, dinamica e in movimento. La simulazione del traffico ad esempio è molto realistica, eccezion fatta per qualche rallentamento dei mezzi di soccorso che ogni tanto si infilano in loop da cui escono dopo un po’ di tempo. La gestione economica, per quanto semplice e intuitiva, in realtà è molto completa e racchiude parecchi aspetti e problemi che incontreremmo nella realtà. Tagliare i fondi alla nettezza urbana causerà un accumulo di rifiuti ai bordi delle strade, mentre incrementare i fondi alla gestione dell’elettricità invece avrà l’effetto di aumentare la quantità di carburante immagazzinato nelle centrali a carbone/olio, facendo in modo che non si esaurisca in caso di emergenza.

Una sfida adatta a tutti

- Il gioco non ha un vero livello di difficoltà da impostare all’inizio: tutto sta nell’abilità del giocatore di organizzare, valutare e pianificare ogni aspetto della vita cittadina. Il tutorial classico, che potrebbe essere un “mondo di prova”, è sostituito da alcuni popup che compaiono nel mondo in cui stiamo per creare la nostra prima città. Anche chi non si è mai cimentato con un simulatore di città può giocare a Cities: Skylines senza grandi problemi. Il neofita, così come il giocatore di vecchia scuola, sarà poi gratificato da un ottimo sistema di avanzamento, con un premio in denaro (che non vedrete l’ora di avere, fidatevi) e sblocchi periodici di nuovi servizi, monumenti, ecc al raggiungimento di determinate “milestone” definite da alcuni scaglioni di popolazione della vostra città. Se poi vogliamo rilassarci e costruire la nostra città dei sogni, possiamo farlo in qualsiasi momento attivando le opzioni per avere tutti gli oggetti sbloccati sin da subito e il denaro infinito.

Unico nel suo genere su console

- Aspettando con ansia il gioco di Team17, Aven Colony, che ci porterà a costruire e governare città aliene, per ora Cities: Skylines è l’unico gioco del suo genere su console. Ricordo benissimo Sim City su Super Nintendo, ma nel panorama delle moderne console non ha eguali. Se poi ci aggiungiamo che il gioco è molto curato e i controlli non sono per niente frustranti, abbiamo un gioco che DEVE essere nella nostra collezione se ci interessano i gestionali di città e se vogliamo giocarli su console.

Controlli sorprendentemente intuitivi e facili da padroneggiare.

- Il sistema di controllo è stato il primissimo grosso dubbio che ho avuto sin dalla presentazione di Cities: Skylines. Il gioco nasce su PC, e un gestionale necessita dei controlli precisi che solo mouse e tastiera possono dare. Un pad può essere un’arma a doppio taglio e risultare frustrante. Questo era quello che pensavo prima di cominciare a giocare. La realtà è che, se escludiamo la scarsa precisione del puntatore (che comunque è possibile padroneggiare dopo poche ore), i controlli sono uno spettacolo. Semplicissimi da padroneggiare in poco tempo.

Odio

Cali di frame piuttosto vistosi

- Tallone d’achille di Cities: Skylines è il comparto tecnico. Se da un lato abbiamo spettacolari visuali dall’alto, che ci mostrano una città viva e un ciclo giorno/notte da mozzare il fiato, dall’altro avvicinando la visuale la cosa cambia sensibilmente, con vistosissimi rallentamenti e cali di frames che rendono fastidiosa l’esplorazione a bassa quota.

Versione del gioco castrata rispetto al PC

- Essendo Cities: Skylines un gioco uscito parecchio dopo il suo omologo per PC, mi sarei aspettato una sorta di “Game of the Year Edition” che racchiudesse tutti i DLC usciti fino a oggi. Invece no, niente di tutto ciò. L’unico DLC incluso è “After Dark”, che permette il ciclo giorno/notte. Aggiungiamo anche che su PC è presente l’integrazione delle mod, che permettono agli utenti di creare edifici e scenari originali; feature non pervenuta in Cities: Skylines. Peccato, un’occasione persa visto anche il prezzo non eccessivamente “budget” e visto che la versione PC oltre a costare nettamente meno (circa 30€), ha dei requisiti hardware decisamente ridotti per gli standard odierni. Altra scelta che onestamente non capisco e che è presente in tutti gli altri gestionali, è l’impossibilità di accelerare lo scorrere del tempo. Le uniche due opzioni sono “Play” e “Pausa”.

Tiriamo le somme

Durante questa prova ho amato alla follia Cities: Skylines. Da quando l'ho iniziato ci ho perso moltissime ore, spese un po’ a costruire, un po’ a programmare la vita dei cittadini e gli investimenti futuri, o semplicemente a “farmare” soldi da re-investire in nuove zone-miglioramenti-infrastrutture. Tuttavia alcuni limiti tecnici e la mancanza dei DLC usciti sulla versione PC non gli permettono di raggiungere il perfect score. Un gioco comunque consigliato agli amanti dei gestionali, dei simulatori di città e agli aspiranti sindaci.
8.8

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

c

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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