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Game of Thrones

Recensione - Game of ThronesXbox One Xbox 360 DigitalGame

Dopo i consensi raccolti con The Walking Dead, The Wolf Among Us e il recente Tales From The Borderlands, gli instancabili ragazzi di Telltale Games tornano a puntare sul cavallo vincente delle serie TV di successo proponendoci una nuova avventura grafica in sei capitoli, stavolta ambientata nell’universo di Game of Thrones. Eccovi il nostro verdetto sul primo capitolo: Iron From Ice.

Il Gioco

Il primo episodio di Game of Thrones, Iron From Ice, apre il sipario presentandoci i membri di una nobile e poco nota casata di Westeros, i Forrester, che vivono a nord di Grande Inverno e che da sempre sono leali alla famiglia Stark. Purtroppo i convenevoli durano poco, dato che l’incontro con i Forrester avviene ai piedi delle Torri Gemelle in uno dei momenti più bui della saga di Game Of Thrones, ovvero durante le nozze rosse, in cui ad opera del tradimento di Lord Bolton e Walder Frey, l’esercito degli Stark e il suo re vengono brutalmente trucidati. In qualità di alfieri della famiglia Stark, anche la delegazione dei Forrester è presente ai festeggiamenti e per questo ne paga le conseguenze con il sangue. La nostra avventura comincia negli umili panni di Gared Tuttle, fedele scudiero del capofamiglia Lord Forrester, che riesce a sfuggire al massacro per poi scoprire che l’egemonia del Nord è ormai schiacciata e le casate rivali si stanno già spartendo terre e possedimenti come avvoltoi su una carcassa, seminando morte e distruzione senza pietà. In particolare i Bolton sembrano molto interessati ad appropriarsi della posizione strategica della casata Forrester, ai piedi di una foresta da cui è possibile ricavare del legno pregiato molto robusto, utilizzato in tutta Westeros per forgiare scudi e imbarcazioni.

L’avventura di Iron From Ice prosegue con Ethan Forrester che, in qualità di giovanissimo erede ancora in vita, si troverà suo suo malgrado a decidere della sorte del suo feudo attraverso le tipiche scelte morali tanto care ai fan dei titoli Telltale Games. La storia proseguirà anche fuori dalle aride terre del Nord, spostandosi verso Approdo Del Re dove impersoneremo Mira Forrester, sorella maggiore della casata e ancella della futura regina Margaery. Il nostro compito sarà quello di soccorrere i Forrester ottenendo la protezione della famiglia Lannister ad un passo dalle nozze di re Joffrey, cosa non facile visto che dovremo vedercela con Cersei che detesta profondamente i sostenitori degli Stark.

In sostanza possiamo dire che il gameplay di Iron From Ice si divide in tre fasi: la prima con Gared offre svariate scene d’azione in cui i quick time events la fanno da padrone, mentre la seconda e la terza fase in cui impersoneremo Ethan e sua sorella Mira prevedono invece una buona dose di strategia, scelte morali e dialoghi in cui dovremo sfoggiare nervi saldi e carisma. Inutile dire che incontreremo alcuni volti conosciuti dell’avventura principale di Game of Thrones, tutti plasmati in base alle loro controparti umane stipendiate da HBO e presenti nella serie TV. Non solo: anche il cast di doppiaggio (disponibile unicamente in lingua e sottotitoli in inglese) è composto dalle voci degli attori titolari del telefilm. Devo ammettere, da amante della serie televisiva, che Telltale Games ha fatto un ottimo lavoro nel ricreare la tipica atmosfera infida di GoT, non lesinando neppure sui crudeli colpi di scena che anche in questa trasposizione videoludica sanno come lasciarci sgomenti. Particolare cura è stata riposta nei dialoghi con i personaggi chiave della storia originale come Cersei, Tyrion e Ramsay Snow che ci travolgono con il loro carisma rendendo difficile il confronto a parole e costringendoci a pesare continuamente le nostre risposte. Sul versante tecnico invece ci sono poche novità di rilievo: per forza di cose Telltale ha dovuto abbandonare il character design utilizzato nelle loro opere precedenti, abbracciandone uno molto meno fumettoso e più adatto a ricreare volti umani. Il motore grafico di Game of Thrones si arricchisce anche di nuovi gradevoli effetti visivi e di un’illuminazione ben fatta, tutte aggiunte gradite ma che purtroppo collidono con un impianto ormai vetusto di animazioni e pochezza generale di dettagli, specie durante le scene ambientate in spazi aperti e con svariati personaggi su schermo.

Amore

Non chiamatelo spin-off

- La trama di Game of Thrones parte bene, riallacciandosi credibilmente ai fatti della storia principale della saga e proponendoci nuovi personaggi e nuovi misteri da risolvere. Per ora è ancora presto per giudicare la qualità complessiva della storia, ma su questo primo capitolo il ritmo generale della narrazione si attesta su un buon livello.

Vecchie e nuove conoscenze

- Telltale Games ha fatto un ottimo lavoro sulla caratterizzazione dei Forrester, personaggi che sui romanzi della saga di George R. R. Martin vengono soltanto accennati. Ennesimo plauso va fatto al team di sviluppo anche per aver riproposto splendidamente le vecchie conoscenze della saga di Game of Thrones con le quali spesso interagiremo, complice la collaborazione ufficiale del cast di attori della serie televisiva che ha prestato le sembianze e la voce per la trasposizione videoludica dei propri personaggi.

100% Game Of Thrones

- Il titolo sembra a tutti gli effetti un episodio interattivo della serie televisiva, con tanto di sigla ufficiale rielaborata per l’occasione in chiave videoludica da Telltale. Nel gioco si respira la tipica atmosfera infida del telefilm e interagire con i personaggi chiave della saga è emozionante: i fan apprezzeranno.

Odio

Nulla di nuovo sotto il sole di Westeros

- Nonostante la scelta di accantonare il character design fumettoso tipico delle opere precedenti, Telltale Games decide di restare fedele ai propri stilemi e di riproporre su questo titolo le stesse dinamiche di gioco già note da anni, composte di quick time events, dialoghi e scelte morali. Chi si aspettava un taglio netto col passato resterà sicuramente deluso. Le migliorie sul fronte tecnico si vedono e sono apprezzabili, anche se collidono con un impianto generale di animazioni farraginose e pochezza di dettagli che avrebbe bisogno di una rimodernata e che sulle nuove console non fanno certo un figurone.

Localizzazione italiana assente

- Probabilmente il vero punto debole di molti dei titoli Telltale Games è quello della mancanza di sottotitoli in italiano. Anche in questo caso Game of Thrones non fa eccezione, offrendo doppiaggio e sottotitoli unicamente in inglese. Gli anglofoni non avranno troppi problemi di comprensione, mentre chi non ha una buona conoscenza dell’idioma inglese rischia di accusare la barriera linguistica.

Fan service

- La trama di Game of Thrones propone nuovi protagonisti e ci racconta una nuova storia ben collocata all’interno delle vicende della trama principale dei libri e della serie TV. A differenza della trasposizione videoludica di The Walking Dead, in cui abbiamo visto alcuni dei personaggi del telefilm solo sotto forma di brevi comparsate, su questo titolo i volti noti dello show televisivo rivestono dei ruoli chiave e conoscerne le sfaccettature del carattere talvolta si rivela cruciale durante le interazioni. Questo fattore e le continue citazioni dei trascorsi avvenuti nell’opera originale di George R. R. Martin rendono il titolo godibile appieno soltanto ad un pubblico di fan della serie o dei romanzi.

Tiriamo le somme

Game of Thrones parte molto bene, proponendoci un vero e proprio episodio interattivo della serie, ricreandone l’atmosfera tipica e raccontandoci una trama dal ritmo incalzante che non lesina in quanto a crudeli colpi di scena. I protagonisti sono ben caratterizzati e la narrazione è impreziosita dai volti noti della serie TV che restituiscono appieno tutto il carisma delle loro controparti umane, complice il grande lavoro di caratterizzazione e doppiaggio svolto dal cast ufficiale di attori del telefilm. Nonostante le migliorie tecniche svolte sul motore grafico del gioco rappresentino un valore aggiunto alla produzione, Game of Thrones visivamente soffre di pochezza di dettagli e animazioni piuttosto legnose, specie durante le scene all’aperto e con svariati personaggi su schermo. Non aiuta neppure il gameplay, mutuato integralmente dagli altri titoli Telltale Games, che probabilmente dopo tutti questi anni avrebbe bisogno di rinnovarsi.
7.5

Recensione realizzata grazie al supporto di Telltale e Xbox.


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L'autore

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Classe '79, sound designer di professione. La sua incrollabile passione per i videogiochi nasce solo all'inizio degli anni '90 e viene presto affiancata da quella per il doppiaggio. Col passare del tempo la sua carriera di videogiocatore onnivoro si focalizza sulla scena PC, ma poi assume sembianze più mature con l'avvento di PlayStation e di tutte le successive console che prenderanno lentamente possesso di casa sua.

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