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Sacred Citadel

Recensione - Sacred CitadelXbox 360 DigitalGame

In attesa dell’uscita di Sacred 3, Deep Silver ci propone Sacred Citadel, interessante spin-off in salsa action ambientato nel mondo di Ancaria, che fa da introduzione al nuovo capitolo della serie atteso nel corso del 2013. Sarà riuscito questo titolo scaricabile a catturare lo spirito del gioco originale? Scopriamolo insieme.

Il Gioco

Sacred Citadel è un classico gioco action a scorrimento con semplici elementi rpg, che strizza l’occhio a classici di fine anni 80 come Double Dragons e Golden Axe. Nei panni di uno dei quattro personaggi a disposizione ci ritroviamo ad affrontare i livelli di gioco sconfiggendo orde di nemici sempre più numerose ed agguerrite utilizzando armi bianche, archi e magia, raccogliendo nel frattempo oro ed equipaggiamento per il nostro personaggio. Le classi a nostra disposizione sono quelle abituali del genere fantasy: guerriero, ranger, maga e sciamana e si differenziano per stile di combattimento e poteri utilizzabili. Come da tradizione, ogni uccisione regala punti esperienza al nostro alter ego e ad ogni passaggio di livello possiamo decidere come spendere i punti abilità, dividendoli tra le quattro alternative proposte. Ognuna di queste influisce su alcuni parametri, permettendoci una personalizzazione basilare delle caratteristiche dell’eroe. Nel corso delle nostre scorribande possiamo raccogliere equipaggiamento specifico per la nostra classe e pozioni, ma il gioco non prevede un vero e proprio inventario costringendoci a gestire con cura ciò che portiamo con noi. Le armi e il vestiario sostituiscono immediatamente quelle in nostro possesso e possiamo trasportare solo tre pozioni per tipo (salute, potere, rabbia) da utilizzare tramite croce direzionale. Unica eccezione sono i cosiddetti cristalli che garantiscono alcuni benefici particolari alle nostre abilità e che possono essere collezionati ed equipaggiati fino ad un massimo di tre, scelti tra quelli in nostro possesso.

Il sistema di gioco è semplice ed immediato, bastano pochi passaggi per padroneggiarlo. I quattro tasti frontali sono associati ad attacco principale, secondario, colpi speciali e salto, mentre ai tasti dorsali sono affidate le parate e lo scatto e la levetta destra è usata per rotolare, schivando gli attacchi avversari. Combinando il tutto con la levetta sinistra possiamo dare vita a combo sempre più complesse, che vengono conteggiate a schermo per spingerci continuamente a migliorare le nostre combinazioni. Aumentando di livello ne vengono sbloccate di nuove ma il numero globale non è poi cosi elevato, e alla lunga questa scarsa varietà inizia a farsi sentire rendendo gli scontri molto simili tra di loro. Fortunatamente le boss fight, presenti sia al termine dei livelli che all’interno degli stessi, e l’interattività dei livelli di gioco riescono a smorzare un po’ la ripetitività, mentre la presenza di cavalcature in puro stile Golden Axe, seppur interessante, si rivela poco ottimizzata e poco utile per proseguire nell’avventura.

La longevità della campagna non è elevata e ci vogliono circa 4\6 ore di gioco per completarla, considerando anche i vari tentativi impiegati per superare le sezioni più complesse e per sbloccare tutti gli obiettivi. La rigiocabilità è invece molto alta, dato che è possibile ripetere ogni singolo livello dopo averlo sbloccato per migliorare il punteggio ottenuto o semplicemente per far crescere il proprio personaggio. Sacred Citadel permette poi di affrontare l’intera campagna da soli o fino ad un massimo di tre giocatori in locale o connessi online: affettare nemici in compagnia è molto divertente e questo non fa che aumentare la durata del titolo, anche se al momento della prova è stato difficile trovare compagni online, probabilmente a causa dello scarso numero di acquirenti. Inoltre,accedendo a una partita già iniziata, la difficoltà non viene adattata al livello di tutti i giocatori e se la differenza è troppo marcata ci si ritrova ad aumentare di livello troppo rapidamente o con estrema lentezza.

Dal punto di vista tecnico il titolo di Deep Silver si presenta senza infamia né lode. La grafica HD in stile cartoon è pulita e ogni livello risulta ben caratterizzato, con elementi distruttibili e fondali animati molto dettagliati. Le animazioni caratteristiche dei personaggi, così come gli effetti delle magie,sono ben realizzati e, cosa molto importate, la fluidità non ne risente mai permettendoci di affettare orde di nemici senza mai perdere un frame. Buona anche la scelta degli effetti sonori, mentre le musiche di sottofondo risultano in breve tempo ripetitive a causa della scarsa varietà di temi proposti.

Amore

Un action game immediato

- Il combat system di Sacred Citadel è davvero semplice da padroneggiare e permette in pochi minuti di scatenare tutta la propria furia combattiva sullo schermo. La possibilità di concatenare le combo,alternando attacchi, schivate e parate è ben realizzata e il la presenza di pochi comandi rende facile memorizzare tutti le mosse tipiche dei vari personaggi.

Multiplayer appassionante

- Giocare al titolo di Deep Silver in compagnia permette di aumentare esponenzialmente la rigiocabilità ed il divertimento, a patto di riuscire a trovare un gruppo di livello simile a quello del nostro eroe. Sia in locale che su Live il gioco risulta fluido e cooperare per sconfiggere i nemici contribuisce ad aumentare notevolmente la longevità non elevatissima della campagna principale.

Odio

Trama inesistente

- Essendo Sacred Citadel una sorta di prequel a Sacred 3 mi sarei aspettato una trama decisamente più appassionante ed articolata. La narrazione è praticamente assente e in alcuni momenti si ha la sensazione di non sapere perché si combatte, limitandosi a falciare tutto ciò che ci capita a tiro per arrivare alla fine del livello. Un vero peccato viste le potenzialità offerte dal background della serie.

DLC al lancio

- La moda dei contenuti aggiuntivi presenti al lancio è ormai un’abitudine, seppur discutibile. A volte però la scelta di “tagliare” una parte del gioco per renderla disponibile come extra è davvero poco comprensibile, come nel caso di questo titolo che viene proposto ad un prezzo di 1200 Microsoft Points e per il quale sembra davvero assurdo dover spendere altri 400 MSP per un atto aggiuntivo, il "Jungle Hunt", uscito lo stesso giorno del gioco.

Tiriamo le somme

Sacred Citadel è un action-rpg di stampo classico, ottimo per passare un po' di tempo ad uccidere mostri nell'universo di Ancaria senza troppi pensieri, soprattutto se si hanno amici con cui giocare in locale o online. Agli amanti dei giochi single player o delle trame complesse consiglio di rivolgere le loro attenzioni su altri esponenti del genere, almeno fino ad un eventuale taglio di prezzo.
6.5

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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