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Tomb Raider: un riepilogo di ciò che sapevamo e nuove info

In questi giorni Square Enix ha permesso ad alcuni giornalisti di provare in anteprima il nuovo Tomb Raider, e prontamente sono stati pubblicati diversi articoli.  Pertanto vi proponiamo un riassunto di tutte le informazioni inedite emerse riepilogando anche alcuni tra i più interessanti dettagli rivelati finora  in modo da avere una visione il più completa possibile del ritorno sulla scena di Lara Croft.

Creare un reboot non è una cosa facile: bisogna trovare i giusti compromessi per soddisfare sia i fan di vecchia data sia fare in modo che chi si avvicina per la prima volta ad una serie possa essere interessato e apprezzarla nonostante non sappia nulla dei precedenti titoli.

Con Tomb Raider Crystal Dynamics e Square-Enix hanno deciso di percorrere una strada diversa rispetto a prima narrando nuovamente le origini di Lara Croft, modificando il suo fisico, il suo carattere, e anche diversi aspetti del gameplay.

Tuttavia i reboot servono proprio a questo: ripartire da zero per creare qualcosa di nuovo e diverso rispetto al passato, e il “cambiamento” non sempre è sinonimo di “peggioramento”: il gioco si prospetta infatti come uno dei titoli più interessanti del 2013, e di seguito scopriremo il perchè.

Storia

La neo-laureata in Archeologia Lara Croft inizia la sua prima spedizione nel peggiore dei modi: una tempesta fa naufragare la nave Endurance dove era a bordo, e con i pochi superstiti dell'equipaggio, tra cui il capitano Conrad Roth, dovrà fare di tutto per sopravvivere alle ostilità dell'isola di Yamatai, che spaziano dagli indigeni a creature feroci e trappole di vario tipo. Inoltre sembra che la tempesta non fosse un fenomeno del tutto naturale, infatti Lara trova diverse imbarcazioni distrutte da tempo lungo la costa, e altre situazioni paranormali suggeriscono che ci sia un qualche potere occulto e soprannaturale sull'isola. L'archeologa dovrà quindi sia sopravvivere sia risolvere i vari misteri e segreti di Yamatai.

A detta degli sviluppatori, la trama principale del gioco richiederà dalle 12 alle 15 ore, che si riveleranno molte di più grazie alle attività e ai dungeon secondari, oltre all'esplorazione dell'isola.

Una nuova Lara e un nuovo stile di gioco

Chi ha già giocato i precedenti Tomb Raider saprà che la Lara Croft a cui siamo abituati è una ricca e sexy archeologa, esperta di combattimenti, capace di maneggiare diverse armi da fuoco e con doti acrobatiche ben al di sopra della media. Dimenticate tutto.

La nuova Lara è una ragazza di 21 anni come molte, appena laureata in Archeologia e alle prese con la sua prima spedizione. Anche il suo carattere ha subito delle modifiche, e da eroina senza paura è diventata una ragazza insicura, che non sa cosa la aspetta e che rimane decisamente shockata dalla situazione in cui si trova. La sua avventura la porterà a conoscersi meglio e ad avere più fiducia in sé stessa e alle sue qualità, e stando alle parole degli sviluppatori Lara avrà più sicurezza e meno paura solo verso metà del gioco.

La prima cosa che salta all'occhio sono i suoi nuovi lineamenti, decisamente dolci e realistici, e con una resa delle emozioni (in particolare paura e dolore) molto più marcata rispetto all'impavida e coraggiosa avventuriera vista in passato. Anche le sue capacità acrobatiche sono più limitate, e nonostante col passare del tempo potremo acquisire sempre più abilità, non arriveremo mai ai livelli da "super donna" dei vecchi Tomb Raider.

Questo dovebbe tradursi, quindi, in combattimenti molto più verosimili: non potremo come in passato andare all'attacco armati di due pistole e facendo la ruota in aria schivando i proiettili mentre si spara, ma dovremo adottare un approccio più stealth e pianificare gli assalti, facendo un buon uso delle coperture e sfruttando al meglio l'ambiente circostante, ed infine è stato abbandonato il vecchio sistema di lock-on sui nemici in favore di una mira manuale libera.

Un realismo duro e crudo...

Crystal Dynamics ha ribadito più volte come si è cercato di dare un senso di realismo il più accurato possibile, e il già descritto sistema di combattimento, il nuovo aspetto di Lara e la veste grafica dell'isola stessa mettono in risalto questa volontà degli sviluppatori in maniera egregia. Per rendere il tutto ancora più coinvolgente, si è puntato molto anche sulla parte “scomoda” del realismo, quella che di solito crea diverse polemiche: la violenza.

La povera Lara Croft non è più quell'essere quasi indistruttibile che l'ha caratterizzata in questi anni, e già dalle prime scene il suo corpo subisce diverse ferite più o meno gravi, e il sangue e le urla di dolore abbondano come non mai. Inoltre, in caso di fallimento, assisteremo a delle scene piuttosto cruente: ad esempio se verremo colpiti da una frana vedremo dei massi schiacciare e rompere una gamba di Lara, e le sue urla strazianti vengono interrotte da un altro macigno che le frantuma la testa. E questa è solo una delle tanti orribili morti che attendono l'archeologa al minimo errore.

Infine non manca anche un'altro tipo di violenza, ovvero quella sessuale. Lara è indubbiamente una bellissima donna, e di certo non passa inosservata. Non sarà raro quindi assistere a scene in cui degli ostili fanno apprezzamenti decisamente espliciti sul corpo della ragazza, fino a passare anche ai fatti in alcune situazioni.

Il PEGI 18 risulta quindi decisamente meritato. 

...che però scende a compromessi

Tuttavia in questo contesto realistico ci sono degli aspetti negativi su cui le anteprime hanno decretato il loro dissenso.

Il fatto più “grave” è la rigenerazione automatica delle vita se ci si ripara e non si subiscono danni per un tot di tempo. L'esperienza survival viene in parte snaturata da questa feature, introdotta probabilmente per agevolare i giocatori meno esperti e abituati da altri titoli dove questa meccanica è presente da diversi anni.

Altro fattore che non ha pienamente convinto è l'Istinto di Sopravvivenza. Questo “potere” è simile a quello visto in Hitman Absolution: attivando l'Istinto, il mondo di gioco diventa in bianco e nero e su schermo compaiono diversi suggerimenti su come affrontare la situazione, risolvere un enigma o individuare la posizione dei nemici. Fortunatamente, proprio come in Hitman l'attivazione sarà del tutto facoltativa o disattivabile, per cui chi non volesse aiuti potrà semplicemente ignorare la funzione, mentre chi è in cerca di qualcosa di più accessibile rimarrà ugualmente soddisfatto. L'esplorazione rimarrà quindi un punto fondamentale del gioco, e ci si potrà orientare alla vecchia maniera sfruttando dei punti di riferimento naturali, senza per forza ricorrere all'Istinto.

Un'isola vasta e tutta da scoprire

Oltre Lara, protagonista del gioco sarà l'isola di Yamatai stessa.

Questa avrà un ciclo giorno/notte in tempo reale e anche il clima sarà variabile, inoltre sarà liberamente esplorabile e ci permetterà di raggiungere i vari obiettivi nel modo che riterremo più valido. Nei precedenti capitoli il senso di libertà era solo illusorio, e il giocatore era costretto a prendere un unico percorso prestabilito, mentre ora potremo veramente decidere come affrontare le varie situazioni.

L'unico limite imposto dall'ambiente è quello di possedere determinati requisiti. Alcuni luoghi infatti saranno inaccessibili a meno che non abbiate i parametri e le abilità necessarie per superare le varie insidie del posto, un po' come in Darksiders per intenderci. In ogni momento comunque consultando la mappa viene segnalato cosa ci manca per raggiungere il luogo desiderato.

Per aumentare le nostre abilità ci sarà un sistema di XP: compiendo determinate azioni, Lara otterrà dei punti esperienza nelle categorie che riguardano l'azione compiuta. Ad esempio sfuggendo ad una trappola si aumenterà l'agilità, eliminando un nemico in stealth si incrementerà la furtività, mentre uccidendolo in una sparatoria vedremo alzarsi i parametri del combattimento con armi da fuoco.

Nulla di troppo difficile in ogni caso, e nel giro di qualche ora saremo liberi di scoprire tutti i segreti dell'isola, che saranno davvero tanti.

Rimanendo in tema di segreti, i dungeon secondari, oltre ad allungare l'esperienza di gioco, saranno utili per scoprire interessanti retroscena sui luoghi, la storia e gli indigeni che abitano Yamatai.

Fondamentali saranno infine gli accampamenti da scoprire nel corso dell'esplorazione: qui potremo riposare, parlare con altri personaggi, aumentare le nostre abilità e soprattutto viaggiare istantanemente fino ad un altro accampamento precedentemente scoperto.

Conclusioni

Le anteprime internazionali sono concordi nel nominare Tomb Raider come uno dei titoli di punta del 2013, e nonostante qualche difetto (che può ancora essere aggiustato in tempo per l'uscita) nel complesso il gioco si è rivelato estremamente valido. Un nuovo e ottimo inizio per la serie di Lara Croft, e Square-Enix ha già affermato che se le vendite saranno soddisfacenti si potrà pensare ad un sequel, ma se le aspettative verranno confermate non fatichiamo a credere che ne sentiremo presto riparlare.

Vi lasciamo infine questo nuovo ed inedito video di gameplay, in cui Lara dovrà recuperare la borsa con un kit medico per aiutare un altro superstite, stando attenta ai feroci lupi che girano nella zona.

MX Video - Tomb Raider
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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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