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Magna Carta II
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Recensione - Magna Carta IIXbox 360Game

Un regno sull'orlo del baratro, una guerra civile che divide in due l'intera popolazione ed un giovane e misterioso protagonista dal passato oscuro fanno da sfondo a questo ennesimo gioco di ruolo di stampo orientale. Softmax e Namco Bandai ci offrono la possibilità di immergerci in questa appassionante avventura. Vediamo nella nostra recensione tutte le caratteristiche di Magna Carta II.

Il Gioco

Lanzheim è nel caos: il primo ministro del regno, Shuenzeit, usurpa il trono della regina Ibrin uccidendola ed imprigionandone la figlia, la principessa Rzephillda, come il peggiore dei criminali. Fortunatamente la principessa Zephie riesce a sfuggire alla prigionia entrando nelle fila dell'esercito Meridionale, l'unica forza che cerca di contrapporsi al dittatore. Da qui comincia la nostra avventura. Il nostro eroe, Juto, vive spensierato sull'Isola di Ventalto, colpito da un'amnesia che ha cancellato ogni ricordo del suo passato ed al contempo gli impedisce di impugnare una qualsivoglia arma di ferro, come se la sua stessa esistenza sia stata segnata da qualcosa di terribile che non ricorda, ma che percepisce. La sua vita verrà sconvolta in seguito all'invasione della propria isola, dopo che Melissa, la ragazza che si occupava di lui come un fratello minore, scomparve nei tumulti dovuti all'invasione e dopo aver incontrato la principessa e le Controsentinelle dell'esercito meridionale. Questo lo porterà a viaggiare attraverso l'intera nazione in cerca della verità e del proprio passato.

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Magna Carta II abbraccia come filosofia di gioco quella dei combattimenti in tempo reale, consentendoci anche di cambiare liberamente il personaggio sotto il nostro controllo, abbandonando quindi i combattimenti a turni. Il nostro party può viaggiare liberamente per il regno e quando incontriamo dei nemici è sufficiente premere un tasto per passare in modalità combattimento. Abbiamo la possibilità di attaccare con combinazioni di colpi normali i nemici, cosi da poter caricare il Kan, una rivisitazione dei più classici punti magia. Tramite questo potremo dar libero sfogo alla tecniche speciali di ognuno dei personaggi, abilità che potremo sbloccare per ognuno dei due distinti stili di combattimento a nostra disposizione. Colpendo ripetutamente i nemici entreremo in un particolare stato, la Riserva; durante questo frangente godremo, per un breve lasso di tempo, di una maggior forza fisica, ma con il rischio concreto di passare allo stato Sfinito, rendendoci praticamente immobili per qualche istante. In questo frangente dobbiamo semplicemente sfruttare una particolare tecnica chiamata Vincolo. Con questa prenderemo immediatamente il controllo di un altro componente del nostro party sfruttando un ulteriore potenziamento, potendo poi cambiare successivamente membro per dar via a devastanti combinazioni. Riuscendo a concatenare tre Vincoli otterremo la Rottura Empatica, che diminuisce drasticamente la fatica dei nostri eroi consentendoci quindi di proseguire i nostri attacchi. Probabilmente a parole non si riesce a descrivere esattamente la semplicità di utilizzo di questo originale sistema di combattimento, ma pad alla mano basta davvero poca pratica per riuscire a padroneggiarlo efficacemente.

Amore

Combat system appagante

- L'approccio action rende questo JRPG alla portata di tutti, anche ai meno avvezzi a questo genere di gioco. Il poter ingaggiare un combattimento praticamente quando vogliamo senza la frustrazione degli scontri casuali, caratteristici di altri titoli di stampo giapponese, il non dover attendere il caricamento della snervante arena di gioco e l'intuitività dell'intero combattimento lo rendono davvero unico ed apprezzabile. Tutto questo senza sacrificare la profondità dello stesso Combat System che, grazie alle sue molteplici sfaccettature, garantisce comunque un ottimo livello di strategia e tantissime possibilità d'azione, per merito anche delle poderose combinazioni che possiamo attuare sfruttando i Vincoli e le Rotture Empatiche. Davvero meritevole.

Character design

- Grazie al tratto tipico del disegnatore Coreano Hyung Tae Kim, i personaggi principali del gioco vantano un design davvero pregevole ed originale. Nota di merito particolare ai personaggi femminili, tutti volutamente molto sinuosi e abbondanti nelle forme: insomma, anche l'occhio vuole la sua parte.

L'epopea di Lanzheim

- Sebbene ricca di figure ultra stereotipate, viste e riviste innumerevoli volte, la storia che vivremo risulta comunque appassionante ed intrigante, con alcuni colpi di scena che invogliano il giocatore a proseguire per capire tutto ciò che ha portato alla guerra e per far luce sull'oscuro passato di Juto.

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Odio

Parole, parole, parole...

- Naturalmente in un gioco di ruolo che si rispetti i dialoghi la fanno da padrone, aspetto fondamentale per poter narrare le vicende in maniera approfondita. Il problema in Magna Carta II è però la particolare struttura degli stessi. Dimenticatevi suggestive cut scenes in computer grafica, scordatevi scene di intermezzo articolate che, sfruttando il motore grafico del gioco, raccontano gli eventi e preparatevi ai dialoghi più lenti della storia. Abbiamo su schermo i modelli poligonali dei personaggi che, gesticolando a volte in maniera assurda, parlano, parlano e parlano. In particolare all'inizio dell'avventura questi risultano spesso noiosi, troppo statici, un pugno nello stomaco. Una volta oltrepassato lo shock iniziale e grazie alla buona trama diventa meno opprimente, ma è innegabile quanto questa scelta si riveli sbagliata e penalizzante per il prodotto finale.

Natura... morta

- Se da un lato abbiamo dei personaggi caratterizzati ottimamente e realizzati piuttosto bene, dall'altro troviamo dei paesaggi piuttosto scarni ed anonimi. Nelle zone cittadine il design si rivela discreto, sempre piuttosto spoglio ma con paesaggi piuttosto evocativi. I problemi maggiori si notano invece nelle zone aperte, contraddistinte da una vegetazione totalmente da rivedere, composta principalmente da textures in 2d. Considerando che il gioco viene mosso dal celebre Unreal Engine, era lecito aspettarsi di più. Da segnalare anche la scarsa profondità dell'orizzonte visivo ed i frequenti pop-up di alberi, cespugli, nemici e ritardi nel caricamento delle textures.

Tiriamo le somme

Magna Carta II si rivela un discreto JRPG, un antipasto per portate di maggior impatto, ma che saprà ritagliarsi la sua piccola schiera di fan principalmente grazie all'azzeccatissimo sistema di combattimento, piacevole, profondo e mai frustrante. Peccato per una realizzazione d'insieme non certo eccezionale e per la particolare struttura dei dialoghi, capaci di allontanare i giocatori meno pazienti. Se siete affamati di avventure di questo genere, potrebbe comunque rivelarsi una piacevole piccola sorpresa.
7.0

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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