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img The Bureau: XCOM Declassified
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XCOM - E3 Eyes-on

All'E3 ho fatto visita allo stand 2K Games, dove sono stato invitato ad una dimostrazione a porte chiuse del nuovo FPS "retrofantascientifico" di 2K Marin XCOM. Eccovi quindi le mie prime impressioni su questa inedita versione dei gloriosi anni '50.

XCOM - E3 Eyes-on


Quelli di voi che giocavano su PC all'inizio degli anni 90 ricorderanno senz'altro UFO: Enemy Unknown e i relativi seguiti X-Com: Terror from the Deep e X-Com: Apocalypse, vere pietre miliari del genere strategico a turni. In questi titoli ci trovavamo al comando di un'agenzia governativa chiamata X-Com, alle prese con attacchi alieni che avvenivano in tutto il mondo: era nostro compito rispondere alle chiamate di soccorso, combattere gli alieni e studiarne la tecnologia così da sviluppare armi più efficaci per contrastarli. 2K Games ha recentemente deciso di riesumare questo storico brand, mantenendone i presupposti storici ma trasportandone il gameplay all'interno del genere FPS: essendo io un grande fan dei titoli originali, ero curiosissimo di vedere dal vivo il nuovo gioco. L'E3 è stata l'occasione giusta per soddisfare la mia curiosità.

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La dimostrazione è stata condotta dal produttore di 2K Marin Drew Smith, il quale prima di iniziare ci ha spiegato che il gioco è ambientato nel 1950 in un'america simile a quella vista in tante pubblicità d'epoca, con quartieri tranquilli fatti di villette e famigliole felici: in realtà qualcosa di strano sta accadendo nel mondo e il focus principale del gioco saranno la paura e il terrore dell'ignoto. La demo inizia con l'arrivo in auto del protagonista William Carter all'interno di quello che sembra un hangar aeronautico: in realtà all'interno troviamo la base di XCOM, agenzia deputata a combattere e studiare la minaccia aliena. Drew ha iniziato a muovere Carter all'interno della base, spiegando che si tratta di uno dei capi di XCOM: all'interno trovano posto uffici e laboratori pieni gente con i quali il protagonista lavora quotidianamente. Dopo aver oltrepassato un paio di uffici e salutato diversi impiegati intenti a raccogliere segnalazioni telefoniche di avvistamenti alieni, abbiamo raggiunto la sala tattica in cui era presente un enorme tabellone con la mappa degli USA e diverse località segnalate da delle icone. Drew ha spiegato che su quella mappa appariranno tutte le segnalazioni di incontri alieni ricevute, e starà a noi decidere quali di queste intraprendere. A seconda dell'icona mostrata sulla mappa, queste possono dividersi in tre diversi tipi: salvataggio, anomalia, sconosciuto; dovremo decidere accuratamente quali scegliere perchè al nostro ritorno le altre potrebbero non essere più disponbili, inoltre a seconda delle le missioni scelte la storia potrebbe prendere direzioni diverse.

Dopo questa spiegazione, arriva una assistente di Carter con il rapporto della chiamata di una donna che affermava di essere stata attaccata da qualcosa: Drew spiega che questo tipo di chiamate sono delle missioni estemporanee che ci verranno proposte regolarmente e che potremo decidere se accettare oppure no. William accetta la missione e inizia a recarsi alla sua auto: nel tragitto passa davanti ad un laboratorio in cui alcuni scenziati stanno facendo esperimenti con uno strano oggetto toroidale sospeso nell'aria, fino a recarsi all'ufficio di un altro scienziato che lo informa di aver creato un nuovo tipo di arma, una granata in grado di uccidere velocemente un tipo di alieni chiamati Blob. Prese le nuove granate e raccolto un fucile e una strana pistola elettrica presso l'armeria, è ora di entrare in azione. All'auto troviamo ad aspettarci due energumeni: Drew spiega che Carter è principalmente un ricercatore ed uno stratega, quindi sul campo ha bisogno del supporto di qualcuno maggiormente votato all'azione.

Una veloce schermata di caricamento e si arriva sul luogo da cui è arrivata la richiesta di aiuto: un tranquillo quartiere di periferia fatto di villette, prati all'inglese e steccati bianchi. Inizialmente sembra essere tutto ok, quando da una delle case si sentono le grida di una donna: Carter e i suoi uomini si precipitano verso l'abitazione, trovando in giardino un cane ed un uomo morti a terra, ricoperti a chiazze da una strana sostanza nera. Improvvisamente dalla casa esce un altro uomo anch'esso ricoperto da questa sostanza, che muore a terra vomitando del liquido nero. A questo punto Drew fa estrarre una macchina fotografica a Carter, inquadrando il malcapitato e scattando una foto: ci spiega che questo tipo di prove serviranno poi come elementi di ricerca per scoprire nuove armi o oggetti da usare contro gli alieni.

Entrati dentro casa, i tre trovano la donna attaccata da uno strano essere gelatinoso nero, è un alieno di tipo Blob: William estrae il fucile e fa fuoco, azione che fa uscire allo scoperto numerosi altri Blob. Inizia così una battaglia furiosa, con i tre agenti dell'XCOM impegnati a contrastare gli alieni sia con armi convenzionali che con granate incendiare ed un fucile a dardi elettrici, che sembra particolarmente utile contro questo tipo di nemici. Il combattimento è frenetico e dà l'idea di essere molto intenso ed adrenalinico mentre i tre corrono da una stanza all'altra della casa attaccando gli alieni, ed alla fine della battaglia i tre ne escono completamente ricoperti di sostanza nera, con la casa in preda alle fiamme per via delle granate incendiarie. Tutto il combattimento mi ha fatto davvero un'ottima impressione, ricordandomi molto la frenesia dei combattimenti di Bioshock in cui bisogna essere continuamente in movimento per non soccombere ai nemici, cercando al contempo di contrastarli con le armi più adatte.

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Alla fine della battaglia, Carter e i suoi escono vittoriosi all'esterno della casa, ma un'altra sorpresa li aspetta: un enorme parallelepipedo nero fluttuante nel cielo che si è velocemente trasformato assumendo una forma toroidale, scatenando un forte vento che scaglia auto e altri oggetti contro gli agenti di XCOM, mentre vengono contemporaneamente attaccati con dei fulmini che creano enormi crateri nel terreno. La dimostrazione finisce con William e compagni che scappano dal terrificante nemico.

Sono uscito dalla stanzetta adibita per la demo, arredata come la cucina di una casa anni 50, estremamente soddisfatto di quello che ho visto: il gioco sembra conservare le componenti tattiche e d'atmosfera che hanno fatto la fortuna di Bioshock, trasportandole in un'ambientazione inedita e assolutamente non banale, con una rappresentazione della minaccia aliena assolutamente diversa da quanto visto finora. Anche visivamente il gioco mi è sembrato molto ben fatto: gli sviluppatori hanno optato per una grafica dallo stile pulito e molto colorato, capace di creare degli scenari davvero molto belli e suggestivi. Il primo contatto con XCOM è quindi stato sicuramente positivo e lo ritengo uno dei titoli più interessanti di questo E3: non rimane ora che attendere il rilascio di ulteriore materiale sul gioco, che ci permetta di valutarlo meglio.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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