Anteprima - Phantasy Star Universe
di
Angelo Sepe / Zero_C@LL
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Nata alla fine degli anni ottanta e sballottata un pò su tutte le piattaforme nel corso degli anni, la saga di Phantasy Star ha saputo contendersi da sempre insieme a Final Fantasy una buona fetta di mercato del genere JRPG, entrando di diritto nella lista dei titoli più conosciuti ed apprezzati dai videogiocatori. Durante il corso dei suoi quasi ventenni di vita ha subito innumerevoli evoluzioni adattandosi al corso dei tempi e sfoderando sempre un nuovo gameplay e trame alquanto appaganti, mutandosi da JRPG strategico a turni in un vero e proprio JRPG action in tempo reale.
La sua ultima incarnazione, Phantasy Star Universe, sviluppata da Yuji Naka, autore dell’episodio Phantasy Star Online e di Sonic the Hedgehog, affronta l’arduo compito di voler soddisfare sia le esigenze del giocatore single player che di quello multiplayer. La storia single player avrà una trama ben definita che regalerà dalle 50 alle 60 ore di gioco e che alla fine sarà la premessa per la storia della componente online. Sono passati cento anni ormai dalla fine dell’Ultima Grande Guerra e della stesura del trattato di pace che diede i natali alla Grande Alleanza dei popoli del sistema solare di Gurhal: l’ombra della guerra è ormai lontana e in un clima sereno iniziano i festeggiamenti. Ethan Weber e sua sorella Lumia festeggiano il centenario quando all’improvviso tutto viene interrotto da un improvviso attacco di una nuova minaccia aliena: i Seed. Risvegliatosi sotto le macerie, Ethan si rende conto che la sorella è stata rapita, così armatosi del suo coraggio e di una ferrea forza di volontà inizia la sua avventura attraverso il sistema solare di Guhral, incrociando nuovi amici e gli innumerevoli pericoli che si nascondono tra i pianeti. Questa è la storia che fa da base all’avventura single-player di Phantasy Star Universe, che andrà sempre più intrecciandosi e ci vedrà vestire i panni del giovane Ethan determinato a salvare sua sorella.
La versione multiplayer del gioco invece, che abbiamo avuto modo di testare in questi giorni, ha inizio come accennato con la fine delle vicende narrate nella storia single-player, e ci permetterà da subito di creare il nostro alter ego virtuale tramite un comodo editor iniziale. Peccato che anche se avremo diverse possibilità di caratterizzazione, si sarebbe potuto certamente fare di più dando maggiori possibilità di personalizzazione: facilmente in giro per la galassia incontreremo dei nostri gemelli.
Innanzitutto avremo la possibilità di scegliere il sesso e la razza del nostro alter ego tra le tre disponibili, Human, Cast e Beast, dopodichè potremo personalizzare alcune caratteristiche di volto, capelli e corporatura. Nella terza fase potremo scegliere diverse combinazioni per il nostro abbigliamento iniziale e nell’ultima fase inserire il nome e salvare il personaggio così da poter iniziare la nostra avventura nel mondo virtuale di Phantasy Star Universe Online.
Da qui verremo catapultati nella nostra stanza che rappresenta il nostro punto di partenza e nella prima fase saremo assistiti dal fido Hyuga che ci accompagnerà per una piccola parte della mappa illustrandoci le nozioni basilari del gioco, in pratica un Tutorial che potremo anche saltare se non interessati. Da questo momento potremo girare per i dungeon presenti nei pianeti che compongono il sistema solare di Guhral in cerca di quest che ci permetteranno di salire di livello e accrescere la potenza del nostro personaggio.
Naturalmente come in ogni RPG online che si rispetti potremo creare dei party con dei nostri amici o utenti incrociati sul Live. Creare un party è molto semplice ed intuitivo, basta la pressione di pochi tasti. Per spostarci all’interno del gioco potremo utilizzare i più svariati sistemi, da teletrasporti all’uso dei veicoli manovrabili dal giocatore al classico andare in giro a zonzo. Il sistema di combattimento impiegato è quello di un action-RPG in tempo reale, e spazia dall’impiego di armi da impatto, come i classici spadoni a cui ci si è abituati da questo genere di giochi a quelle a distanza con cui si potrà effettuare anche un comodo zoom con l’uso di un mirino di precisione. Nota dolente è quella che per giocare alla versione multiplayer del titolo dovremo pagare un abbonamento dedicato di circa 9 euro al mese, come già visto per Final Fantasy XI, oltre all’abbonamento Live di Microsoft. Da segnalare che nella versione di prova era spesso presente qualche accenno di lag, cosa che speriamo sicuramente si risolva nella versione finale del gioco.
Grafica e comparto audio
Premettiamo che il titolo è multipiattaforma ed ha radici profondamente last-gen, quindi non ha avuto una programmazione prettamente dedicata per console di nuova generazione. Anche se molto curato, è lontano dall'essere paragonabile a quanto visto in giochi come Oblivion o Enchanted Arms o dai dettagli visti nei titoli simili di prossima uscita. Fatta questa premessa, si può dire che Phantasy Star Universe mostra una grafica molto colorata e variopinta ed una immagine alquanto pulita, riproducendo i dungeon con texture abbastanza dettagliate e particolareggiate.
Il comparto audio richiama le musiche a cui la saga ci ha abituato nel corso degli anni, che risultano ottimamente realizzate come anche il doppiaggio dei dialoghi in inglese. Da segnalare che la colonna sonora è stata incisa sfruttando numerosi artisti hollywoodiani: questo aumenta sempre di più il connubio cinema-videogames.
Concludendo
Non ci resta che attendere la versione finale del gioco per tirare le somme e valutare in pieno il nuovo titolo SEGA. Le premesse ci sono soprattutto per gli amanti della saga e per chi vuol unire ad un esperienza di gioco single-player anche quella multiplayer ed avere così un titolo al massimo della longevità, anche se questo implica l’obbligo di un abbonamento dedicato. A breve quindi sapremo se Phantasy Star Universe di rivelerà un nuovo cult-game che vada ad arricchire ulteriormente il parco titoli della console di casa Microsoft.
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