Recensione - Aliens vs Predator: Extinction
Lo scopo del gioco sarà di portare a termine un certo numero di obiettivi con ognuna delle tre razze per portarle ad avere il comando del pianeta su cui si svolge l'azione. All'inizio di una partita potremo quindi scegliere la razza da comandare e prima di gettarci nella mischia abbiamo la possibilità di eseguire un tutorial, che ci spiegherà tutte le azioni possibili ed i controlli necessari per attuarle, alcune delle quali in comune per tutti ed altre specifiche per la razza selezionata. L'esercitazione è molto completa, ci metterà in grado di padroneggiare tutte le possibilità d'azione del gioco e ci spiegherà i vari meccanismi di attacco, difesa, selezione truppe e movimento, e l'interfaccia per la realizzazione delle azioni risulta essere ben fatta e permette di attuare rapidamente le varie operazioni. Il gioco si presenta con una visuale 3D dall'alto, come da tradizione PC, e si è cercato di sopperire alla minore risoluzione grazie ad un sistema di zoom preimpostati a tre diversi livelli: normale, vicino e lontano. Diversamente da titoli simili per PC, manca la componente di costruzione di strutture ed edifici, ed abbiamo a disposizione solo una base preposta alla creazione di nuove truppe, spendendo un certo numero di crediti. Ogni specie ha il suo modo per ottenere i crediti: gli umani uccidendo aliens o predators, i predators raccogliendo i crani sulle spoglie ancora fumanti dei loro nemici e gli aliens facendo incubare i propri embrioni nei corpi delle creature incontrate. La razza forse più interessante è quella degli Aliens, in quanto gli sviluppatori hanno ideato un particolare sistema di evoluzione della specie: le nostre creature passeranno per tutte le fasi mostrate nelle varie pellicole cinematografiche, dalla regina madre ai simil-ragni che si attaccano alla faccia delle prede fino al semplice soldato. Il gioco rimane sicuramente coerente con quanto mostrato nei vari film delle rispettive serie è questo farà probabilmente contenti gli ultra-appassionati.
Il genere dei giochi strategici non è molto diffuso su console a causa delle barriere sia di interfaccia utente che di risoluzione poste dalla piattaforma: alcuni giochi riescono comunque ad aggirare tali ostacoli ed ad offire ottime esperienze di gioco, ed altri falliscono nel tentativo di offrire una trasposizione di modelli di gioco ereditati dal mondo PC e poco adatti per l'uso su console, accompagnati inoltre da una realizzazione tecnica mediocre. Dobbiamo purtroppo ammettere che AvP: Extinction cade pienamente in questa seconda categoria. Infatti nonostante la gestione dei controlli sia ben curata e di facile utilizzo, questo da solo non basta a rendere il gioco un buon RTS. Il problema principale e più importante è la IA deipersonaggi: la mappa di gioco è piuttosto vasta ed abbiamo la possibilità di indicare alle nostre truppe di muoversi da un punto all'altro, ma purtroppo gravi problemi di "orientamento" fanno sì che spesso alcuni soldati si stacchino dal gruppo e percorrano strade sbagliate, finendo il più delle volte anche in mano ai nemici, che ringraziano gli dei per un regalo tanto ghiotto. E questo è ancora più frustrante quando la cosa è determinante ai fini della missione, come ad esempio quando dobbiamo scortare un personaggio da una parte all'altra di un livello, e durante il cammino questo cambia improvvisamente strada staccandosi dal gruppo, oppure decide autonomamente di attaccare nemici ben più forti (anche se non posto in modalità di attacco) senza che i soldati della scorta facciano nulla per aiutarlo. Per ovviare a ciò dovremmo continuamente avere sott'occhio i movimenti dei personaggi per correggerli quando sbagliano, ma spesso e volentieri saremo impagnati in battaglie su più fronti e questo non è possibile. Un problema del genere è inammissibile per un gioco strategico, in cui noi dovremmo occuparci di dare degli ordini alle truppe confidando poi nella loro capacità di svolgerli al meglio. Decisamente frustrante. Tutto il gioco inoltre è completamente in inglese senza sottotitoli, e questo va ulteriormente a svantaggio della giocabilità per chi non ha dimestichezza con la lingua.
Dal punto di vista grafico il gioco raggiunge appena la sufficienza: i modelli delle truppe sono molto elementari e realizzati con poca ricchezza di dettagli, pecca notabile anche nonostante la bassa risoluzione televisiva, e tendono a sovrapporsi e diventare indistinguibili in caso di grosse battaglie. Anche le ambientazioni sembrano piuttosto tirate via, senza dettagli particolari e con una monotonia rotta solo dalle differenze paesaggistiche dovute alla modellazione del terreno. Stessa musica, passatemi il gioco di parole, dal punto di vista sonoro dove non ci eleviamo dalla sufficienza, con una colonna sonora piatta ed anonima e degli effetti speciali senza lode nè infamia, abbelliti solo da alcuni suoni presi direttamente dai film, come i tipici rumori prodotti dalle due razze aliene.
Ci dispiace vedere un franchise come quello di Aliens Versus Predator così male sfruttato, ma AvP Extincion risulta essere un gioco di mediocre fattura, con molti problemi di giocabilità e senza dubbio facilmente dimenticabile. Speriamo che il film in uscita l'anno prossimo dedicato proprio allo scontro tra le due specie aliene spinga le software house ad investire di più per realizzare un progeto degno del nome che porta.
Ringraziamo Gamesurf per la collaborazione. 4.8
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