Recensione - The Escapists (Xbox One)
Il Gioco
The Escapists ci mette negli arancioni panni di un prigioniero rinchiuso in un carcere americano, con un solo scopo: scappare di prigione senza essere scoperti. Facile a dirsi, un po' meno a farsi. Infatti per scappare da un carcere serve spirito di adattamento, un piano perfetto, attrezzi specifici e soprattutto molta fortuna. Ma come procurarsi tutto questo? Beh, diciamo che la prima cosa che ci servirà in The Escapists è molta, molta pazienza. Se pensate che il vostro piano di evasione possa essere messo in atto in tempi brevi, avete proprio sbagliato gioco. Infatti il nostro protagonista dovrà essere abbastanza scaltro e mantenere un basso profilo, presentandosi agli appelli mattutini e rispettando i propri doveri, evitando così i sospetti delle guardie carcerarie. Potrà anche sbrigare dei lavoretti nella prigione, come ad esempio lavare gli indumenti sporchi in lavanderia o pulire i bagni, al fine di guadagnare qualche soldo per comprare oggetti dagli altri detenuti. In più ci sono i favori. Eh si, perché se vuoi vivere tranquillo all’interno di un carcere ti conviene farti degli amici e accontentare le loro richieste, anche quelle più astruse come procurare del cibo, oggetti o perché no, pestare qualcuno a sangue.In cambio di questi favori potremo ricevere denaro o magari strumenti utili al nostro piano di evasione, come un cacciavite per svitare i pannelli dei condotti di aerazione o una pinza per tagliare il reticolato. Un altro metodo per racimolare attrezzatura è quella di fabbricarla combinando tra loro fino a tre oggetti alla volta. Ad esempio potremo creare un'arma improvvisata infilando una saponetta dentro un calzino, così come potremo farlo combinado tra loro un pettine e una lametta. Con i giusti elementi potremo creare oggetti ben più utili, come una pala o un piccone per scavare dei tunnel; inutile dire che le combinazioni sono davvero tante.
Oltre alle sue dinamiche di crafting, The Escapists prevede anche delle rudimentali componenti di gioco di ruolo. Infatti ogni personaggio all’interno della prigione è dotato di abilità come forza, intelligenza e velocità. Avvicinandoci al personaggio di turno potremo visionare la sua scheda personale e confrontare le sue skill con le nostre, decidendo così la strategia migliore per neutralizzarlo. Anche noi siamo dotati di tali statistiche, ed abbiamo la possibilità di migliorarle per aumentare le nostre chance di successo: ad esempio facendo sollevamento pesi in palestra possiamo aumentare la forza fisica, mentre le sessioni di tapis-roulant ci permetteranno di migliorare la nostra velocità in corsa, abilità cruciale nel gioco, e se invece ci recheremo in biblioteca per studiare o navigando su internet nella sala computer, potremo coltivare la nostra intelligenza ed apprendere nuovi metodi per combinare gli oggetti.
Finora sembra tutto facile, ma le cose tendono a complicarsi non poco quando si passa alle prigioni successive più difficili. Il gioco ci permette infatti di metterci alla prova con penitenziari di difficoltà differenti, da quelli più semplici a vere e proprie fortezze federali di massima sicurezza. Se nel primo carcere la vita scorre tutto sommato tranquilla, in quelli più difficili diventa tutto più complesso in quanto gli appelli e i controlli degli agenti sono più frequenti e severi, mentre i detenuti con cui dovremo relazionarci sfogheranno tutta la loro violenza tentando appena possibile di pestarci di botte, anche a mensa o sotto la doccia. Inutile dire che dovremo trovare modi creativi anche per aggirare le misure di sicurezza elettroniche come le telecamere di sorveglianza o le porte con lettori di schede magnetiche.
Insomma in parole povere, il limite di The Escapists è la nostra fantasia e la rigiocabilità è altissima, in quanto le dinamiche di sopravvivenza del nostro protagonista cambieranno di volta in volta costringendoci a mettere spesso in discussione il nostro piano di evasione. Se tecnicamente il titolo ha molto poco da dire vista la sua grafica volutamente retro, la cura nei dettagli che Mouldy Toof ha racchiuso tra le mura di cinta in visuale isometrica di The Escapists è a dir poco maniacale e vi appassionerà fin dalle prime ore di gioco. Se le meccaniche di gameplay che ho illustrato finora vi sembrano complicate, non preoccupatevi: il titolo all’inizio offre un tutorial piuttosto esaustivo che vi spiegherà quello che serve sapere per approntare il vostro piano di fuga. Per tutto ciò che concerne la vita all’interno del carcere, invece, avrete libertà totale e starà a voi decidere come affrontare al meglio il gioco.
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