Recensione - Way of the Samurai 3
di
TheFury87
P
Il Gioco
Terzo capitolo di una serie che ha visto i suoi primi due episodi apparire su PS2 tra il 2002 e il 2004, Way of the Samurai 3 raggiunge anche Xbox 360 riprendendo ed ampliando leggermente tutte le caratteristiche che avevano reso celebre (soprattutto in terra nipponica) la saga realizzata da Acquire. Il titolo in questione è un action-adventure a giocabilità aperta ambientato nel Giappone feudale durante l’epoca Sengoku. Dopo aver personalizzato il proprio samurai scegliendo tra le (poche) opzioni a disposizione, si viene catapultati nel mondo di gioco, il distretto di Amana: questo è composto da otto zone principali alle quali è possibile accedere fin da subito e dove si può andar in cerca delle numerose quest (sia legate alla trama principale che secondarie) da portare a termine. Nel distretto di Amana sono presenti tre diverse fazioni. Il clan Fujimori è la fazione attualmente al potere, ma è anche quella meno popolare tra la gente in quanto dedica le sue attenzioni più all’esercito e alla guerra che alle necessità della popolazione; il clan Ouka è il più acerrimo rivale dei Fujimori, e ha come unico scopo quello di spodestare i rivali e salire al potere; infine, la terza fazione è composta dagli abitanti del villaggio Takatane, popolo di contadini che non ricerca altro che la pace. Inizialmente il protagonista non è legato a nessuno di questi: starà al giocatore scegliere da che parte stare di volta in volta, portando a termine le varie missioni date da ognuna delle fazioni in modo da acquisire fiducia nei loro confronti, ma stando attenti a non schierarsi per troppo tempo dalla stessa parte in modo da non diventare inaffidabile agli occhi degli altri clan.Le missioni sono molto diverse tra loro, spaziando dalla semplice ricerca di un oggetto o consegna di un messaggio alle missioni di combattimento, dove ci si confronterà con i clan rivali in sanguinosi duelli spada contro spada. Le sezioni di combattimento sono estremamente semplici, visto che non esistono mosse particolari o strategie da adottare: le uniche azioni possibili sono l’attacco e la parata, e a causa di questa semplicità di solito ha la meglio chi dispone dell’arma migliore. Si può inoltre scegliere se comportarsi lealmente, divenendo così un eroe agli occhi della gente, o trasformarsi in un mercenario, stimatissimo agli occhi dei capi-clan guerrafondai ma odiato dal popolo: alla fine, le scelte intraprese nel corso del gioco daranno vita ad uno dei 21 finali a disposizione.
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