MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Red Dead Redemption
copertina

Anteprima - Red Dead Redemption

Manca ormai un mese dall’uscita sul territorio europeo di Red Dead Redemption, interessante ed ambizioso progetto del team Rockstar San Diego che mira a riportare sulla cresta dell’onda il genere western, generalmente un po’ snobbato e che, eccetto il discreto Gun e l’ottimo Call of Juarez , non ha avuto esponenti di rilievo in questa generazione di console. La carne al fuoco è davvero molta e quindi vi proponiamo una corposa anteprima che vi permetterà di raccogliere le idee sul gioco in vista dell'uscita nei negozi.
John Marston, il protagonista dell’avventura, non è certo quello che può definirsi uno stinco di santo. Per lui e la sua banda sparatorie, rapine ed omicidi rappresentano il pane quotidiano e l’ombra della forca incombe da sempre , inevitabile ed inesorabile; era solo questione di tempo prima che venisse “pizzicato” e sbattuto al fresco. Ma il richiamo della libertà è troppo forte per John che, pur di rivedere il sole, arriva a siglare un accordo con un governo fermamente intenzionato a metter le mani sul resto della pericolosa gang e accetta quindi di mettersi sulle tracce dei propri compari. Ed eccoci dunque immersi nell’affascinante west di inizio ‘900, profondamente trasformato da un travolgente boom economico e tecnologico, testimone al contempo di una massiccia regolamentazione governativa che rilegherà, non senza spargimento di sangue, il mito del “selvaggio west” ai libri di storia, guidando gli States verso l’epoca moderna.

La nuova frontiera
Rockstar, vera capostipite della filosofia free-roaming, ha sempre trattato con gran riguardo la propria “clientela”, sia intermini di qualità che di quantità: in questo caso però il team sembra davvero essersi superato e ci trasporterà in un mondo di gioco veramente molto, molto esteso, uno dei più vasti finora creati. Vi basti pensare che le varie città, i villaggi, i canyon, le pianure che attraverseremo nel corso della nostra ricerca, troveranno collocazione su di una superficie quasi tripla rispetto a quella apprezzata in GTA San Andreas: un’estensione davvero estrema, che consentirà lo sviluppo di zone morfologicamente molto diverse fra loro.

  • img
  • img
  • img


L’immensa area di questo titolo a giocabilità aperta può essere suddivisa in tre zone principali. A nord trova spazio la regione di Port Elizabeth che ospita Black Water, la città che maggiormente ha goduto degli effetti della crescita economica. Un fervente insediamento brulicante di vita e di attività di ogni genere: la banca, i negozi di armi e abbigliamento e le botteghe dei fabbri con cui potremo interagire e commerciare ci terranno occupati sicuramente per un bel po’ di tempo, ma certamente mai quanto il grande saloon, dove potremo scommettere del denaro giocando d’azzardo, farci un bicchierino ristoratore o lasciarci tentare dai terreni piaceri dispensati, al giusto prezzo, dalle bellezze locali. A far da cornice a questo importante centro economico troviamo un'imponente catena montuosa coperta da fitte foreste, dove potremo imbatterci nelle numerose specie animali autoctone che potremo, a nostra discrezione, anche cacciare.

Viaggiando verso ovest potremo poi esplorare le deserte pianure e gli altipiani della regione di New Austin, una zona non troppo tranquilla nella quale non sarà raro imbattersi in ladri di bestiame, banditi e viscidi truffatori, una zona ideale per i nostri ex soci che potrebbe quindi essere stata scelta come loro rifugio. In quest’area gli scorci sui paesaggi ricordano molto da vicino le ambientazioni più caratteristiche dei film western: la rada e secca vegetazione, i cactus, le polverose vie delle diligenze, i piccoli insediamenti rurali. Ma anche vasti pascoli dove le mandrie ed i bufali si sfamano e verdeggianti aree dove sorgono i ranch dei cowboy si estendono in questa variegata regione, che ospita anche placidi fiumi come il Rio Bravo che nel suo scorrere sconfina a sud, in Messico, nella terza area che completa la panoramica geografica di Red Dead Redemption, una zona nota come Nuevo Paraiso.

Il Messico di questo periodo storico è una vera polveriera ormai in procinto di esplodere: i moti rivoluzionari alimentati dalla disparità sociale stanno per sfociare in violenti scontri ed un gran quantitativo di piombo sta per essere dispensato in zona. Gli spettacolari paesaggi che fanno da sfondo alle nostre peregrinazioni sono arricchiti da effetti come il ciclo giorno/notte, che conferisce aspetti sempre diversi alle varie location (oltre a regalare bellissime albe e tramonti infuocati) o come il mutare delle condizioni climatiche, caratteristica onnipresente nelle produzioni Rockstar e alla quale siamo ormai abituati, ma comunque sempre gradita. L’engine del gioco riesce altresì a riprodurre in maniera molto realistica le movenze di animali ed uomini, generando animazioni ottime, apprezzabili soprattutto nel caso delle uccisioni, con i corpi che cadono in maniera sempre diversa e coerente. In tal senso gli sviluppatori affermano che grazie all’eccellente motore fisico Euphoria è scongiurato il rischio di assistere ad animazioni uguali le une alle altre, a tutto vantaggio di un maggior realismo.

Molto da vedere, moltissimo da fare
La varietà paesaggistica è sicuramente garantita, ma lo scopo di Rockstar non è certamente quello di trasformarci in noiosi turisti che attraverso in lungo e in largo il west: una vasta serie di attività, da svolgere parallelamente alla storia principale, è stata pensata per rendere la nostra avventura più appagante e varia possibile. Anzitutto va menzionato un aspetto che personalmente m’ha colpito molto e che, se si comporterà secondo le promesse, costituirà una piccola ma preziosissima perla: il comportamento della fauna. Le oltre quaranta specie di animali presenti nel gioco, che vanno dai piccoli, innocui roditori ai feroci orsi grizzly, si comportano seguendo le rigide regole della catena alimentare, con i predatori perennemente impegnati nella caccia e gli erbivori che avranno nella fuga o nel gran numero di esemplari del branco, come nel caso dei bisonti, la principale arma di difesa. Ciò significa che gli animali interagiranno tra di loro indipendentemente dalle nostre azioni, accrescendo notevolmente la verosimiglianza del gioco con la realtà e regalando momenti certamente spettacolari.

Plausibilmente questo fattore influirà non poco sulla caccia, una delle attività in cui ci potremo cimentare, e che era alla base della vita del west: per cercare di stanare ed abbattere un determinato predatore potremo decidere infatti di seguire i movimenti della sua preda favorita. Ed una volta messo a segno il colpo e “freddato” il bersaglio, avremo la possibilità di scuoiarlo per venderne il trofeo in città o per ricavarne degli abiti con cui abbigliarci. Altre attività caratteristiche dell’epoca legate alla pastorizia sono state fedelmente riproposte: lo spostamento delle mandrie di bestiame sul territorio a cavallo del nostro destriero ne è un esempio, così come la caccia, la cattura e l’addomesticazione dei vigorosi cavalli mustang, che vagano fieri e bradi per le pianure.

Non turisti dicevo, ma allora cosa? Cacciatori? Mansueti allevatori? Neanche per idea! La canna della nostra fida pistola dovrà fumare parecchio nel corso degli scontri che affronteremo nell’evolversi dell’avventura ed i bersagli più pericolosi non si muoveranno certo su quattro zampe; allora perché non tenersi in esercizio col nostro ferro andando a caccia di qualche criminale con una taglia sulla testa? Il denaro oltretutto fa sempre comodo. O perché invece non prestare i nostri servigi a qualche abbiente cittadino, proteggendone le proprietà dai malintenzionati? Sono entrambe attività incui potremo cimentarci in qualunque momento. E se invece volessimo cercare la ricchezza andando a caccia di tesori nascosti, nessuno ci impedirebbe di farlo.

La discrezionalità nelle scelte la fa da padrona in questo game, e starà solo a noi decidere se stare dalla parte della legge aiutando i più deboli o se farci tentare dalla nostra natura più selvaggia e cupa dedicandoci a furti di cavalli, assalti a banche e diligenze e a qualsiasi altra attività illecita. Naturalmente dovremo poi sopportare le conseguenze delle nostre azioni, giacché l’allineamento del nostro personaggio influirà pesantemente nei rapporti con la comunità. La nostra fama e le nostre azioni tenderanno sempre a precederci, e non sempre sarà un bene.

Cuore di piombo
Andiamo ora ad analizzare come si struttureranno i combattimenti, fondamentali e determinanti in un action game. Da quello che abbiamo visto finora, sembra che il gameplay di Red Dead Redemption poggerà su un sistema molto solido: si è visto ad esempio un buon uso delle coperture da parte dei nemici durante le sparatorie, il che lascia presagire che sarà necessario un pizzico di pianificazione strategica nel corso degli scontri. Le armi che andranno man mano ad arricchire il nostro arsenale sono anch’esse piuttosto varie e vanno da una buona scelta di pistole, fucili, (alcuni dei quali fanno sfoggio delle nuovissime ottiche per il tiro di precisione) e coltelli da lancio ai primi, letali mitragliatori pesanti, alla dinamite e alle bottiglie incendiarie. Interessante il fatto che il giocatore potrà decidere su che parte del corpo dell’avversario direzionare il fuoco: ferire strategicamente un nemico ad una gamba per atterrarlo, piuttosto che disarmarlo tirandogli ad un braccio, risulta utilissimo per catturare i criminali senza ucciderli. A dare ulteriore man forte in queste circostanze arriva anche il sistema di mira denominato “Dead Eye”, attivando il quale si può assistere al rallentamento dell’azione: questo ci regalerà preziosi secondi per affinare la mira, sino ad arrivare a poter colpire bersagli multipli in una singola azione a seconda del grado d’esperienza raggiunta dal nostro personaggio. Per certi versi questo sistema ricorda un po’ quello visto in Fallout 3, soprattutto riguardo alla scelta dell’arto colpire, ma il tutto parrebbe molto più dinamico. Notizia poi degli ultimi giorni è quella relativa a tre livelli di difficoltà per il sistema di mira: da una mira completamente automatica ad una del tutto guidata dal giocatore, il gioco si adatterà a tutte le esigenze di gioco.

  • img
  • img
  • img


Multiplayer di fuoco
E' infine il momento di parlare di quello che potrebbe rivelarsi la vera sorpresa del gioco e su cui in Rockstar non fanno segreto di puntare molto: il fattore multiplayer. Il concetto sviluppato dagli autori si basa su una semplice convinzione: se una modalità diverte il giocatore in singolo, permettergli di sperimentarla in gruppo sarà il massimo. Nasce così il free-roaming multiplayer di Red Dead Redemption, feature che ci consentirà di esplorare il mondo di gioco in compagnia dei nostri amici sino ad un massimo di 16 players contemporaneamente. Le potenzialità di una simile introduzione sono immense, così come il divertimento che promette di regalare. Formare una banda con i nostri amici sfidando quelle avversarie, cavalcare all’interno di cittadine brulicanti di banditi per liberarle, cacciare animali e in generale svolgere in compagnia (ma comunque in totale autonomia) tutte quelle cose che si possono realizzare nella modalità a giocatore singolo rischia d’essere assuefacente. Ovvio poi in un tale contesto l’introduzione di un livello di esperienza per i giocatori, che con l’aumento dei vari gradi andranno via via a sbloccare nuove armi, cavalcature e personaggi.

Esisteranno poi altri modi per godere della compagnia degli amici online, secondo schemi più canonici. Ad oggi sono trapelati i nomi di tre modalità note come Shootout, Gold Rush e Hold your Own: la prima ha tutta l’aria di essere il classico deathmatch, affrontabile sia a squadre che da “lupi solitari”, la seconda richiederà di recuperare delle sacche d’oro sparse per la mappa di gioco cercando di sopravvivere ai colpi dei rivali che dovranno impedircelo, mentre la terza può essere riassunta come un “cattura la bandiera” dove due squadre dovranno cercare di accaparrarsi l’altrui bottino. Resta indubbio che la maggior curiosità derivi dal free-roaming e dal modo in cui questo verrà implementato e regolamentato, per non rischiare di vederlo trasformare in nulla più che un insensato susseguirsi di scontri fra bande.

La resa dei conti
Per quanto visto finora le impressioni su Red Dead Redemption sono ottime, così come le aspettative sono elevatissime. Rockstar rischia seriamente di mettere a segno uno dei suoi colpacci presentandoci un gioco che ha tutti i requisiti per diventare una vera Killer App, forse anche più dell'osannato GTA IV. L'eccezionale cast di personaggi, l'incredibile livello di esplorazione e la profondissima customizzazione di un protagonista che pare sin da ora dannatamente carismatico, sono solo alcuni dei fattori che fanno schizzare a livelli quasi insostenibili l’hype per questo gioco; la curiosità per il free-roaming online fa il resto. Non ci resta che darci appuntamento a fine maggio per sincerarci della reale bontà del titolo, di cui vi daremo testimonianza con la nostra puntuale recensione.

c Commenti

copertina

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...