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Need for Speed Undercover
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Need for Speed Undercover - TGS hands-on

Nel corso dell'ultima edizione del Tokyo Game Show abbiamo potuto provare non solo titoli di matrice orientale, ma anche alcuni dei titoli occidentali di prossima uscita. Uno di questi è il nuovo racer di EA Need for Speed UndercoverA, che abbiamo potuto provare e del quale vi riportiamo le nostre impressioni joypad alla mano.

Need for Speed Undercover - TGS hands-on


Chi segue la saga di Need For Speed saprà benissimo che la qualità dei diversi episodi ha visto un certo decadimento negli anni. Titolo dalle notevoli qualità nei primi episodi (chi non ricorda Porsche Unleashed?), ha cominciato a mostrare un po’ di acciacchi con l’avanzare dell’età, per arrivare ad esempi di assoluta mediocrità con i recenti ProStreet e, sebbene in misura minore, Carbon. Attualmente si tratta insomma di un marchio che fatica a risplendere nell’universo dei giochi di guida, soprattutto perché è un settore questo che ultimamente ci ha regalato cose notevoli (come Race Driver: GRID e il recente Midnight Club: LA).

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L’ultima puntata della serie, quella in cui sperano tutti gli appassionati, è rappresentata da Need for Speed Undercover, in cui saremo si invischiati in corse cladestine, ma con il ruolo di un poliziotto sotto copertura, come suggerisce il titolo stesso. Sul suolo del Tokyo Game Show abbiamo dato le prime occhiate al gioco tramite video e partite in corso di altri giocatori mentre attendevamo il nostro turno, e almeno in questo ci siamo sentiti rinfrancati: Electronic Arts sembra aver realizzato un ottimo lavoro. Ogni cosa a Tri-City (la location nella quale si svolgono gli avvenimenti) è modellata decisamente bene, con abbondanza di poligoni, texture dettagliate (sgranate non ne abbiamo vista alcuna), e una illuminazione anch’essa di ottima fattura. E bisogna considerare che l’estensione geografica è più che degna di nota: stando a quanto dichiarato ci saranno oltre 150 km di strade liberamente percorribili. E le auto? Beh, nessun timore nel dire che sono fra le più belle che si possano vedere in giro, sia in termini di modelli disponibili (una lunga lista con esemplari presi da produttori di tutto il mondo, ovviamente quasi tutti modelli d’elite) che in quanto a realizzazione. Spigoli quasi assenti, riflessi in tempo reale... tutto senza che mai si siano mostrati ai nostri occhi fastidiosi scatti o rallentamenti. A tal proposito permetteteci un paragone con l’ultimo Midnight Club: se l’NFS che sarà nei negozi avrà la stessa qualità di quel che abbiamo visto, almeno in quanto a fluidità e solidità del frame-rate Electronic Arts ha già vinto.

Stando a quanto dice la casa produttrice, Undercover dovrà rappresentare non solo un gran bel gioco di guida, ma anche (se non soprattutto) una più che avvincente esperienza videoludica, ragione per cui il gioco è stato letteralmente riempito di sequenze cinematiche ad alto impatto coreografico, così tanto che la cosa ha inciso anche su un aspetto del gioco: i danni alle auto, per quanto siano ben realizzati e vari, non avranno alcuna ripercussione sulle prestazioni e sui comportamenti delle vetture. EA ha infatti detto che vuole vedere i giocatori interessarsi al gioco e alla trama senza doversi curare troppo di aspetti di contorno o tecnicismi particolari.

Joypad alla mano, il controllo delle auto è pronto e con un'ottima risposta ai controlli, ma quello che lascia un po’ perplessi, considerando che la demo non ci metteva alla guida di quelle che si definirebbero utilitarie, è il modello di guida: l’inerzia ci è sembrata un po’ eccessiva, e sembrava quasi che ci fosse poco contatto con la strada. Insomma una sensazione in cui ci siamo sentiti non proprio a nostro agio, con le vetture poco rapide nei cambi di direzione. C’è però la probabilità che tutti questi aspetti vengano migliorati o modificati prima dell’effettiva uscita nei negozi.

Bene invece per il traffico e per l’IA delle altre vetture, che non giocheranno semplicemente il ruolo di stupidi ostacoli, ma reagiranno con coerenza a quanto gli accade intorno: se andremo contro un’auto questa cercherà di smarcarci, e il traffico dietro di noi sembrava far strada alla polizia che veniva a cercarci. Per di più il numero di veicoli è piuttosto sostenuto: non il più alto che abbiamo visto, ma non si gioca nel deserto di sicuro.

Numerose le modalità di gioco presenti, sebbene fosse possibile provarne solo un paio, e quella che abbiamo scelto prevedeva la demolizione di opere cittadine per un tot di denaro: una modalità interessante che ci ha dato modo di apprezzare la spettacolarità del gioco, nonché l’accanimento della polizia che cercava di braccarci. Per seminarla abbiamo potuto notare che molte delle manovre richieste poco si discostano da quanto già visto in passato: testa-coda improvvisi, corse folli su strade veloci, devastazione di cantieri e sfondamento di pompe di benzina per far perdere le nostre tracce.

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Insomma, modello di guida “strano” a parte, Need for Speed Undercover sembra avere il necessario per far risalire la serie sul podio. Se ci riuscirà, però, lo si saprà con certezza solo dal 21 novembre.

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