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Quantum of Solace
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Quantum of Solace - Hands-on

Milano, 3 ottobre: Activision ci ha invitato ad un evento hands-on per permetterci di testare joypad alla mano il nuovo FPS di Treyarch Quantum of Solace, legato al prossimo blockbuster cinematografico dedicato a James Bond. Eccovi le nostre prime impressioni sul gioco.

Quantum of Solace - Hands-on


Arrivati nell'hotel milanese scelto per ospitare la prova del gioco, veniamo accompagnati in una sala allestita con scenografie tipiche dei film di 007, e con diversi televisori sui quali già gira Quantum of Solace sia single player che per multiplayer. Ci attende sul posto Adam Gascoine, co-direttore del design del titolo, con il quale ci facciamo una chiacchierata prima della prova su strada vera e propria.

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Adam ci spiega subito che i primi tre livelli del gioco ricalcheranno l’inizio del film Quantum of Solace per poi, tramite un flashback, venire trasportati nei ricordi di Bond che ci permetteranno di vivere la pellicola precedente, Casino Royale. Ci viene spiegato che potremo avere un approccio sia stealth che immediato alle varie missioni, ed in entrambi i casi ne trarremo soddisfazione perchè potremo sia sparare all’impazzata sui nemici, sia appostarci dietro a dei ripari e farli fuori silenziosamente senza che ci notino e senza far scattare allarmi. L’ambiente è così parte integrante delle meccaniche di gioco, anche se non sarà distruttibile eccezion fatta per estintori o bombole di gas che, se opportunamente centrati, permetteranno di far saltare in aria numeri cospicui di nemici. Il titolo durerà approssimativamente sulle 20 ore di gioco, in base al livello di difficoltà impostato.

Tutti i livelli sono stati creati cercando di essere il più possibile fedeli alle controparti cinematografiche, sia nel design che nella trama e nei personaggi: il titolo è quindi fortemente ispirato al cinema, ma Adam ha tenuto a precisare che non hanno mai perso di vista il fatto che si trattasse di un gioco che doveva essere in grado di "reggersi" da solo, indipendentemente dalla licenza a cui è legato. Le ambientazioni sono state molto curate, con numerosi dettagli: ci viene spiegato che la location più caratteristica sarà Venezia, città in cui i programmatori si sono appositamente recati per cercare di ricostruirla fin nei minimi particolari.


Dopo questa piacevole chiacchierata è il momento di provare il gioco: dei due scenari disponibili abbiamo scelto quello in cui James Bond si trova su di un treno in movimento. L’azione ci è sembrata immediata e di forte impatto, con una visuale in prima persona che passa in terza persona quando dovremo ripararci dietro ad una copertura o affrontare un combattimento corpo a corpo. Il livello è molto lineare, ma trattandosi di un treno non poteva essere altrimenti, e i nemici sono appostati ovunque. L'azione inizia sul tetto del treno, bagnati da una pioggia battente nel buio della notte, mentre dai tettucci di vetro scorgiamo una quantità considerevole di nemici che vengono immediatamente allarmati dai nostri spari mirati a frantumare i vetri e ovviamente ad ucciderli. Catapultatici dentro il vagone inizia la raffica di proiettili in una battaglia per niente facile visto che, anche se interpretiamo il grande James Bond, stiamo pur sempre combattendo contro un gran numero di nemici armati fino ai denti. Ingaggiamo così un gioco spara-nasconditi-avanza che caratterizzerà l’intero livello, intervallato solo da qualche breve cut-scene mirata ad enfatizzare i movimenti elastici e spettacolari, ed il grande carisma, del protagonista. Procediamo quindi senza particolari intoppi tra un vagone e l’altro, arrampicadoci sul tetto nel caso ci si trovi davanti a scompartimenti chiusi, fino al momento finale in cui dovremo districarci tra un folto gruppo di nemici intenti a staccare gli ingranaggi che legano la locomotiva al resto del treno.

I comandi sono molto semplici, e ci permettono di compiere azioni che vanno dalla raccolta delle armi e alla loro conseguente ricarica (raramente ci siamo trovati senza proiettili in canna), all’appostamento dietro casse o porte del treno. Il sistema di mira è immediato e preciso nel colpire il nemico, sia quando siamo nel bel mezzo dell’azione, sia quando siamo riparati, dove il passaggio dalla fase di copertura a quella di esposizione è rapido e fluido. Quando verremo colpiti, la visuale tenderà ad offuscarsi sempre più per lasciare spazio, nel caso si venga uccisi, ad una goccia di sangue rosso vivo che dall’alto verso il basso scorrerà sui nostri schermi, accompagnata dal classico leit-motiv di ogni capitolo della saga cinematografica.

È sempre possibile interrompere l’azione e visualizzare l’obiettivo della missione e la nostra localizzazione all’interno del livello, il treno in questo caso specifico. Una voce guida, presumibilmente di un collega dei servizi segreti, ci guida inoltre nelle varie fasi dell’avventura, dandoci consigli sui nemici che incontreremo, sugli obiettivi e i pericoli annessi. Molto coinvolgente è la presenza del countdown in alcuni spezzoni di gioco, terminato il quale la missione verrà dichiarata fallita, come anche i quick-time events, delle sequenze di tasti da premere col giusto tempismo durante le quali vengono esaltati il carisma e la forza dell'agente 007. Questo è forse un elemento che potrebbe risultare alla lunga ripetitivo: speriamo che non venga usato troppo spesso nel gioco.

Non c’è invece molto da dire riguardo al multiplayer, dove avremo i classici Deathmatch e Capture the Flag, sia da soli che a squadre. Tuttavia sotto questo aspetto non si nota alcuna innovazione rispetto ad altri FPS (è forse per questo che gli obiettivi del gioco, a detta di Adam, si focalizzano più sull’single-player che sull’online), eccezion fatta per la presenza, tra le armi, di una pistola dorata davvero potente e, di conseguenza, molto ambita. Le mappe risultano ricche di dettagli, ben curate e il divertimento è assicurato. Quella fattaci giocare era ambientata in una grande casa diposta su più piani. Peccato davvero che l’ambiente circostante non interagisca permettendo la sua distruzione con le nostre azioni.

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In conclusione, Quantum of Solace ci è sembrato ben aderire ai canoni del classico FPS, con sparatorie continue ed azione adrenalinica, e l'aggiunta di interessanti meccaniche come il sistema di copertura e le sequenze animate interattive. La trasposizione dalla versione cinematografica ci è sembrata realizzata davvero bene, permettendo una reale immersione nelle ambientazioni dei due film coperti. Non è però sicuramente un titolo innovativo, e si inserisce in un genere già molto inflazionato: ci è sembrato sicuramente adatto agli amanti di James Bond, a chi semplicemente vuol passare ore di puro divertimento grazie ad una trama sì lineare ma allo stesso tempo non troppo scontata. In generale non è facile trovare tie-in cinematografici di buona fattura, e questo è sicuramente un pregio del titolo Treyarch.

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