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Towerborne

Towerborne - provato alla gamescom

Gli autori di The Banner Saga hanno portato alla gamescom Towerborne, il loro nuovo action brawler cooperativo a tinte RPG in arrivo in esclusiva Xbox e Game Pass. Non ci siamo quindi fatti sfuggire l'occasione di provarlo e parlarvene: continuate a leggere!
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Stoic Studio è un piccolo team di sviluppo fondato nel 2011 da tre ex dipendenti di BioWare, fuoriusciti dallo studio dopo lo sviluppo di Star Wars: The Old Republic. Anche se sulla carta la loro sede è in Texas, in realtà si tratta di uno studio "remoto" al 100%, composto da talenti che lavorano in tutte le parti del mondo. I ragazzi di Stoic sono noti per i loro quattro titoli della serie The Banner Saga, ma per la loro nuova esclusiva Xbox, Towerborne, hanno deciso di allontanarsi un po’ dall’ambientazione e dal gameplay che abbiamo imparato a conoscere nella loro precedente epopea. Towerborne è un brawler RPG a scorrimento il cui mondo di gioco si concentra intorno a Belfry, una torre magica che si erge al centro della mappa come ultimo baluardo di un mondo ormai in decadenza. Nella demo che ci è stata mostrata dagli sviluppatori, prima di poterlo provare con mano, la torre era il centro nevralgico dell’azione: erano presenti svariati personaggi che assegnavano quest, una bacheca apposita e alcuni vendor di oggetti perlopiù cosmetici.

MX Video - Towerborne

Il nostro personaggio è un “Ace” (asso), un campione scelto dal regno degli spiriti, che riveste i panni del custode di Belfry. Il mondo di gioco è organizzato come una sorta di plancia, se così possiamo chiamarla, formata da una moltitudine di esagoni tutti nascosti da una "fog of war". Questo ricorda visivamente Carcassonne, ma in quanto a gameplay è ovviamente completamente diverso. La fog of war di una casella può essere rimossa selezionando e posizionando il proprio personaggio sull’esagono che si vuole vistare. A quel punto, una volta svelata la casella, possono succedere diverse cose: potremo trovare un PNG solitario, un intero livello, un boss oppure cavarcela con un bonus come un oggetto magico. Alcune altre zone invece saranno completamente indipendenti da Belfry, con le loro quest e i loro NPC. Gli sviluppatori stanno cercando di dare al gioco un’impronta diversa dai classici RPG, nei quali occorre sempre andare avanti e indietro dall’area principale, in questo caso la torre al centro della mappa, per ottenere nuove quest o riscattare le ricompense delle quest già completate. In Towerborne invece questo non succederà, fornendo a ognuna di queste zone/caselle della mappa le loro quest e relativi premi.

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Una volta lasciata la mappa e entrati in una zona-missione, il gameplay diventa quello dei classici brawler a scorrimento orizzontale, con ondate di nemici da sconfiggere e un boss finale. Gli sviluppatori hanno deciso di non far scegliere al giocatore la classe da cui partire, ma di dare importanza all’equipaggiamento sopra ogni cosa, con una particolare attenzione all’arma e alla specializzazione nell’uso di quest’ultima. Mi spiego: tutti i personaggi all’inizio saranno uguali nelle caratteristiche, e sarà poi compito del giocatore scegliere i tre “perk” principali per differenziarli secondo il suo stile di gioco. L’arma, l’armatura e lo spirito, infatti, saranno le tre scelte da seguire per sviluppare il personaggio: più si utilizza un determinato set di armi e più questo diventerà potente. In ogni caso questo approccio rende molto flessibili le possibilità in termini di gameplay, anche considerando il fatto che in co-op il gruppo dovrebbe essere ben bilanciato e racchiudere diverse possibilità (le armi nella versione finale dovrebbero essere quattro, nella demo ne abbiamo però viste solo due). L’armatura poi è un elemento importante in quanto permette di aumentare il livello di difesa, ma che costituisce anche la parte cosmetica. Saranno presenti una vasta gamma di personalizzazioni estetiche che ci permetteranno di personalizzare moltissimo i nostri personaggi e saranno in vendita a Belfry. Ultimo ma non meno importante invece è lo spirito, che in questa presentazione era raffigurato come un animaletto volante e che ci permette di aggiungere incantesimi e altri poteri speciali al nostro personaggio.

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Dopo la dimostrazione svolta dagli sviluppatori ho potuto provare il gioco in co-op con altri tre giocatori, due (compreso me) equipaggiati con spada e scudo e due con una sorta di mazza/lancia a due mani. Le combinazioni di tasti sono le solite dei brawler: attacco pesante, attacco normale, salto, attacco speciale (tramite lo Spirito) e parata. I nemici si susseguono senza sosta avanzando nel livello, in un numero abbastanza esiguo, tanto che in alcune occasioni ho trovato l’azione un po’ confusa, tanto da non riuscire chiaramente a identificare quale fosse il mio personaggio in mezzo al marasma generale. Al termine del livello c’è stata la classica boss fight, contro un fungo gigante. Ho trovato la boss fight tutto sommato impegnativa il giusto.

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Stilisticamente e artisticamente Towerborne è senza dubbio spettacolare: il gioco è completamente realizzato con questa grafica fumettosa che ricorda moltissimo i film dello Studio Ghibli. Anche i dialoghi con i personaggi non giocanti sono ben realizzati, a fumetti. E’ inoltre già disponibile un programma Insider a cui è possibile registrarsi da questo link e che permetterà nei prossimi mesi di partecipare a una serie di playtest per provare in anteprima il gioco e aiutare gli sviluppatori con feedback e bug fixing.

In definitiva ho trovato Towerborne un gioco discreto, che ha il potenziale di diventare un bel titolo da giocare in co-op. Ho qualche dubbio invece sulla modalità single player, che sarà comunque disponibile ma che potrebbe alla lunga essere noiosa e ripetitiva. In ogni caso il tempo mi potrà dire se mi sbaglio oppure no, dopo averlo magari provato anche nel programma Insider.

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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