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Trackmania Turbo
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Trackmania Turbo - anteprima hands-on

Dopo il successo su PC sta finalmente per arrivare anche su console la saga di Trackmania con le sue folli piste, le acrobazie spericolate e la marea di contenuti creati dagli utenti. Ubisoft ci ha invitati a provate in anteprima Trackmania Turbo; eccovi le nostre impressioni!
Per chi non avesse familiarità con la saga di Trackmania, eccovi un breve riepilogo: dal primo episodio uscito nell'ormai lontano 2003, Trackmania è stato un titolo di nicchia ma con una community estremamente dedicata grazie al potentissimo editor e le componenti social che permettevano a chiunque di creare adrenalinici ed assolutamente stravaganti (pieni di rampe, sopraelevate e giri della morte) tracciati con pochi semplici clic. La popolarità l'ha raggiunta con l'episodio gratuito Nations, che presentò meno contenuti del solito (una sola ambientazione invece delle solite tre), ma che introdusse milioni di giocatori a questa saga competitiva e creativa. Negli ultimi anni ci sono stati anche delle incursioni nel mondo console come le versioni Nintendo Wii e DS, che però non potevano competere con le controparti PC, più potenti graficamente e più cariche di contenuti. Ora però Ubisoft ha dato una mano ai ragazzi di Nadeo per produrre un gioco ampio, ambizioso e tecnicamente valido anche sulle nostre console, con l'uscita ormai a meno di un mese, il 22 marzo.

Trackmania Turbo si presenta subito con quattro ambientazioni piuttosto diverse tra loro, che vanno a influire sia sul look che sulla guidabilità dei veicoli presenti (all'interno di una stessa area comunque non ci saranno differenze di performance, così da livellare la competizione). C'è Canyon dal look desertico con tanto di dirupi, tunnel, dighe, e che presenta un tipo di veicolo votato alle derapate; Valley che presenta velocità più basse nella tipica campagna europea, il tutto accompagnato da una macchina con una guidabilità piuttosto pesante; la velocissima Lagoon che ambientata tra isolette tropicali e che prevede una guida estremamente reattiva su piste anche verticali grazie a strade magnetiche, ed infine il ritorno di Stadium, che propone un look olimpionico e bolidi stile Formula 1, che i fan di vecchia data conosceranno già (pur essendoci diverse novità). Certamente i look in sé non fanno il gioco, ma Trackmania è noto anche per le sue acrobazie e piste surreali, e infatti la differenza tra le ambientazioni si nota proprio qui.

MX Video - Trackmania Turbo

La guida risulta sempre incredibilmente semplice da imparare richiedendoci di gestire solo acceleratore, freno e sterzo, ma sono proprio le piste a rendere il tutto estremamente competitivo e preciso. Non si tratta infatti di classici tracciati piatti ma ci sono dislivelli di ogni tipo, lunghissimi salti ma anche elementi surreali come giri della morte, blocchi turbo o che fanno spegnere il motore, o addirittura le già citate strade magnetiche di Lagoon, per non parlare poi delle strade inclinate per derapate lunghissime o le cadute infinite grazie a partenze volanti dove la macchina viene fatta cadere da un elicottero, il tutto a velocità folli che spesso e volentieri superano 500-600 chilometri orari. La varietà delle parti che compongono le piste risulta davvero impressionante anche rispetto ai vecchi episodi della saga con ogni tipo di rampa, dislivello, ostacolo e così via. E gli autori del gioco si sono sbizzarriti per sfruttare al meglio le potenzialità di tutti questi elementi creando ben 200 livelli di difficoltà crescente: avendone potuti in questa occasione provare più di 50, posso dire che funzionano davvero bene sia come look che giocabilità, e con ben quattro medaglie ottenibili su ciascuna pista, la voglia di migliorarsi c'è sempre.

Nella sua componente in singolo Trackmania Turbo è infatti un gioco basato sul time trial, non sulle sportellate con altri veicoli. Si lotta quindi contro i fantasmi dei tempi per le medaglie (o contro quelli di altri giocatori online) poiché conta solo l'abilità e, visto quanto sono acrobatiche e strette molte piste, chiaramente non avrebbe nessun senso mettere 20 macchine a sportellarsi, poiché nessuna arriverebbe in fondo. Stesso discorso per i danni, che risultano solo estetici ma abbastanza efficaci e ben realizzati dal al motore grafico. Una menzione va anche alla colonna sonora, che prevede canzoni su licenza da label importanti della musica elettronica come Monstercat e Mad Decent, e che cambia di intensità in base alla velocità di gioco. Ma Trackmania è soprattutto la possibilità di creare e condividere piste coi giocatori di tutto il mondo, e allora vediamo come funziona l'editor del nuovo titolo.

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Per chi come me arriva dalle versioni PC del gioco è facile trovarsi inizialmente spaesati. Ovviamente non c'è il mouse o un touch screen, quindi il tutto è gestito dal controller e gli sviluppatori hanno optato per delle hotkey per accedere a qualsiasi blocco di pista posizionabile, con comandi altrettanto rapidi per provare un elemento del tracciato o per rimediare a qualche errore. Inizialmente è tutto piuttosto confuso, ma prendendoci la mano potrebbe risultare forse anche più veloce degli editor dei vecchi episodi su PC. Comunque chi vuole creare piste semplici può usufruire di versioni basilari dell'editor, dove il gioco si occupa di decorare automaticamente il tracciato e dove suggerisce anche i blocchi da posizionare. Per i più pigri c'è persino la possibilità di generare le piste proceduralmente, e ovviamente qualsiasi creazione è poi possibile condividerla e farla giocare ai giocatori di tutto il mondo, sia da soli che in compagnia.

Anche la componente multiplayer ha una sua importanza del gioco, forse più che mai vista la mole di modalità presenti. Le classifiche dei tempi singoli vengono qui affiancate da una valanga di variazioni del gameplay, sia online che in locale: sulla stessa console si può sfruttare lo split-screen ma anche la modalità hot seat, dove molti giocatori possono alternarsi anche con un solo controller nel tentativo di battersi i tempi a vicenda. Qualora si vada online invece, si apre tutto un altro mondo: possiamo collegarci ad altri giocatori decidendo se gareggiare in contemporanea in una classica gara (senza collisioni, però), oppure con un limite di tempo entro il quale ognuno deve cercare di fare il tempo migliore, simile a una qualificazione insomma. A questo si aggiungono una serie di variazioni (alcune delle quali in modalità segrete sbloccabili con dei codici, cosa che ben si sposa col feeling arcade del titolo), che per esempio possono aggiungere la possibilità di fare acrobazie come rotazioni o derapate per ottenere del turbo da spendere nel corso della gara.

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Ma è proprio in locale che si presenta la modalità di gioco più surreale e innovativa. Si chiama Double Driver e mette due giocatori alla guida di una sola macchina. Come? Entrambi guidano normalmente col proprio controller, e la macchina calcola la media tra la combinazione di tasti dei due giocatori. Questo costringe i giocatori a collaborare al meglio mettendosi d'accordo su quando frenare, quando sgommare e così via; anche per questa modalità sono presenti sia classifiche che la possibilità di competere contro altri giocatori in multiplayer, quindi trovare un compagno affiatato e affidabile può dare risultati davvero soddisfacenti.

In Trackmania Turbo c'è un potenziale praticamente infinito, e qui vi ho parlato solo di alcuni aspetti del titolo. La guida è precisa e divertente, l'editor potentissimo, la grafica su ottimi livelli e gli elementi di competizione sono tantissimi, con un'infinità di modalità e opzioni per soddisfare ogni tipo di giocatore. Con il gioco in arrivo il 22 marzo al prezzo di lancio di 39,99 Euro, sembra proprio che gli appassionati dei giochi di guida arcade, della competizione e della creatività (per via del potentissimo editor) abbiano davvero motivo di attendere Trackmania Turbo, e per fortuna manca davvero poco. Non mancheremo di recensirlo una volta arrivato, ma le premesse sono davvero positive: speriamo che il gioco riesca a confermarsi valido anche nelle aree che non abbiamo ancora potuto testare.

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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