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Medal of Honor
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Medal of Honor - Multiplayer Hands-on

EA ha lanciato la settimana scorsa la beta multiplayer di Medal of Honor, il nuovo e già attessissimo FPS bellico che cercherà di porsi come diretto antagonista della serie Call of Duty. La beta è purtroppo per ora disponibile unicamente su PS3 e PC, mentre non è ancora nota la data in cui la versione 360 sarà rilasciata. Nell'attesa abbiamo comunque voluto provarla nella versione per console Sony, per darvi le nostre prime impressioni su gameplay e mappe presenti.

Medal of Honor - Multiplayer Hands-on


La serie Medal of Honor è arrivata a una svolta importante, abbandonando lo scenario della Seconda Guerra Mondiale per ripercorrere i più attuali eventi della guerra in Afghanistan: una svolta importante e ambiziosa, tanto che per garantire il successo del progetto EA ha separato lo sviluppo single-player e multiplayer. Il primo è affidato a EA Los Angeles sull'ormai noto Unreal Engine 3, mentre il secondo, che peraltro vuole essere il punto di forza del gioco, è stato affidato alle esperte mani dei programmatori di DiCE, già affermati grazie gli ottimi risultati raggiunti con il loro motore Frostbite e con la serie Battlefield.

Oggi ci concentriamo sulla beta multiplayer del titolo, che ci permette di avviare una partita rapida, giocare con gli amici o controllare le statistiche. Il matchmaking in questa fase non è pienamente valutabile, ma siamo ottimisti visto che in pochi secondi è possibile accedere alle partite ed essere immediatamente catapultati nella mischia. La prima impressione a livello di netcode è positiva, ma anche in questo caso è ancora prematuro esprimere dei giudizi. A livello grafico il gioco non lascia perticolarmente allibiti, il gioco è graficamente gradevole ma il motore Frostbite risulta visibilmente castrato: niente a che vedere con quanto visto in Battlefield Bad Company, con la distruttibilità ambientale ridotta ai minimi termini. Il gioco non si distingue dalla media del genere e i modelli poligonali non sono ai livelli di quanto visto ad esempio in Call of Duty 4 anche se in quanto ad appeal visivo e ambientazioni sembra che DiCE si sia ispirata molto al titolo di Infinity Ward.

Le classi tra cui la beta ci permette di scegliere sono 3, cecchino, ricognitore e soldato; a seconda della fazione di appartenenza, esercito americano o milizia afghana, saremo equipaggiati con un set di tre diverse armi. Le modalità che abbiamo potuto testare sono due: la prima, denominata “Mission”, è una sorta di attacco contro difesa già visto nella modalità Corsa di Bad Company, dove l’obiettivo della squadra in attacco è conquistare checkpoint fino ad arrivare all’obiettivo finale mentre la difesa deve cercare ovviamente di difendere le posizioni e non concedere terreno. L’altra modalità, Team Assault, non è altro che il classico deathmatch a squadre.

A livello di gameplay troviamo un sistema di puntamento credibile e una frenesia di gioco molto più vicina a un Call of Duty piuttosto che a un Battlefield, anche se spesso, soprattutto nella modalità Mission, occorre pianificare l’attacco con i propri compagni e quindi essere meno frenetici nel tentativo di conquista delle posizioni. Le mappe della beta sono due e risultano discretamente vaste e soprattutto varie: i ragazzi di DiCE hanno fatto un ottimo lavoro nel tentativo di confezionare mappe dove sia difficile "camperare" o prevedere i respawn che paiono abbastanza vari e mai troppo distanti dalla zona di scontro. Per quanto riguarda il sistema di ricompense, nulla di nuovo sotto il sole: si tratta di un sistema basato sui punti ottenuti con le uccisioni che a fine partita vanno a incrementare il valore di skill e portano poi a ricompense in medagliette, portando poi con l’aumentare dei livelli anche a nuovi equipaggiamenti. E’ stato inoltre mantenuto il sistema di premi per i cosiddetti killstreak, cioè le serie di uccisioni, che offriranno supporti UAV, mortai ecc.

Insomma, apparentemente questo Medal of Honor sembra sulla buona strada almeno per quel che riguarda il mulltiplayer, andando a pescare i lati positivi della serie Call of Duty e alcune meccaniche tratte dalla serie Battlefield. Il mix creato non può che essere di sicuro successo e il titolo EA punta proprio su questo per cercare di fare centro. Dopo questa prima infarinata, non ci resta ora che poter valutare anche la parte single-player del gioco per capire se avrà davvero tutte le carte per rappresentare una vera minaccia per i grossi calibri del panorama FPS bellico.

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